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Monday, February 24, 2003

L’ECO DI BERGAMO 24 02 03


Calusco, circonvallazione per deviare i camion
CALUSCO Il nuovo impianto del cementificio Italcementi è approdato venerdì in Consiglio comunale a Calusco. E le comunicazioni del sindaco Rinaldo Colleoni (lista civica «Lineacomune») sono state talmente numerose che la riunione è finita all'una di notte. Per dibattere i primi otto punti all'ordine del giorno, tra cui il bilancio, ci sono volute due ore; altrettante per l'illustrazione sul cementificio. Il sindaco ha ricordato l'avvio a fine dicembre del nuovo impianto di cottura che dovrebbe entrare a regime, dopo un periodo di prove e collaudi, entro la metà di marzo. La prima concessione edilizia risale al 1992, che aveva autorizzato addirittura una torre alta ben 140 metri, contro gli attuali 110. Colleoni ha aggiunto: «I quattro forni vecchi cesseranno a metà marzo, quando entrerà a regime il nuovo impianto di cottura. Abbiamo chiesto all'Italcementi di demolirli. Gli attuali 18 camini verranno sostituiti da uno solo di emissione, quello di color giallo, mentre i sei mulini di macinazione del sasso proveniente dalla cava, saranno rimpiazzati da un solo grande mulino. I silos prospicienti via Marconi verranno demoliti, secondo l'accordo, nei prossimi vent'anni. Questo nuovo impianto porta un grosso vantaggio ambientale: le emissioni saranno del 30% in meno. E poi verrà impiegata una moderna tecnologia, limitando le emissioni dei tre inquinanti: polveri, biossidi di zolfo e azoto». Un gruppo di lavoro sarà la «sentinella» sull'impianto.
Si è poi affrontato il problema da risolvere al più presto: la viabilità, ovvero la circonvallazione a sud che dirotti i circa 650 camion che quotidianamente percorrono la centralissima via Marconi, e una nuova strada di accesso alla cava a Monte Giglio, in quanto l'attuale verrà distrutta dalla rotatoria della nuova strada Villa d'Adda-Calusco-Carvico in zona Valtulina. «La nuova variante a sud dell'abitato è di estrema urgenza – ha ribadito il sindaco –. Il Comune è da tempo attivo con la Provincia, il Comune di Solza e la stessa Italcementi per arrivare alla soluzione. Esiste la difficoltà del tracciato, che passa per Solza: è servito uno studio di impatto ambientale del traffico, arrivato proprio in questi giorni».
«L'altro problema – aggiunge Colleoni – è la strada comunale che porta alla cava di Monte Giglio. Si è pensato a un sovrappasso o a un sottopasso. La soluzione è stata trovata con l'approvazione del piano di lottizzazione "Monte Giglio", nel quale inseriremo la nuova strada. Per questo si deve immediatamente inserire il progetto nel piano regolatore generale». A breve verranno organizzati un incontro con tutti i sindaci dei paesi limitrofi, con le associazioni ambientaliste, e un'assemblea pubblica, appena verranno forniti i primi dati relativi al nuovo impianto della cementeria, entro metà marzo.
Angelo Monzani

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