Quanto di più difficile da immaginare... accade QUI e ORA
Alcune considerazioni sulla richiesta di aumento
di combustione da rifiuti nel cementificio di Calusco d’Adda
Realtà ed immaginazione
Avreste mai immaginato che nell’isola Bergamasca,
a pochi passi dalla verde Brianza, ci sia una delle zone di maggiore
concentrazione ed incenerimento dei rifiuti di tutta l’Europa?
Infatti nel
raggio di c.ca 15 km da Calusco d’Adda si accentrano ben 4 impianti di
incenerimento dei rifiuti, a cui si aggiunge il cementificio di Calusco d’Adda.
Parlando proprio del cementificio di Calusco,
ogni giorno per produrre cemento:
-Brucia
3.000 Kg di olio combustibile;
-Incenerisce 300.000 Kg di Petcoke (scorie di raffineria: un “rifiuto”
industriale);
-Incenerisce
20.000 Kg di CDR, che sono rifiuti urbani e speciali.
Il totale di 323.000 Kg sono pari a circa 16
autoarticolati stracarichi di materiale! Mandati in fumo ogni giorno!
Pessimo risultato per quanto riguarda
il contenuto di inquinanti alle emissioni
Dal camino del forno di Calusco OGNI GIORNO escono:
-5.800kg
(5,8 tonnellate!!) di Nox, sostanza dannosa alla salute e precursore di PM10 e
Ozono;
-180g
di stagno, sostanza tossico nociva per la salute;
-170 g
in totale di arsenico, cadmio, cromo e nichel: composti del gruppo 1IARC (cancerogeni certi);
-500 g
di piombo: particolarmente dannoso per chi è in fase evolutiva(BAMBINI e
ragazzi!);
-80 g
di mercurio: il quale procura una perdita del quoziente intellettivo,
idem come sopra per BAMBINI e ragazzi. Esso viene accumulato addirittura in
fase fetale (nella pancia della mamma…);
-12 g
di PCB+IPA+Diossine: inquinanti persistenti (non biodegradabili) noti agenti
cancerogeni.
Non semplici considerazioni da bar, ma
osservazioni documentate da studi medici di professionisti impegnati nella
tutela della salute collettiva, come i medici ISDE (International Society of
Doctors for the Environment).
Sono ormai molteplici gli studi scientifici sulla
pericolosità dell’incenerimento dei rifiuti per la salute umana. Basta fare
riferimento a esperti del settore, come il Dott. Di Ciaula, Coordinatore Scientifico
dell’ISDE, o il Dott. Bai, sempre dell’ISDE, o il Dott. Crosignani (Istituto Nazionale
dei Tumori di Milano).
Per questo richiediamo che prima di
ogni altra cosa venga effettuata una analisi
epidemiologica per una valutazione di danno sanitario (VDS) e di impatto
sanitario (VIS), che chiarisca l’entità dell’impatto dell’inquinamento
sulla salute della popolazione.
Questa richiesta deve formalmente essere fatta dall’autorità di
tutela sanitaria sul territorio, cioè DAI
SINDACI !! Ogni singolo
cittadino deve far valere il proprio diritto alla salute.
SOLLECITIAMO I NOSTRI SINDACI A COMPIERE ATTI CONCRETI.
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