Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Sunday, March 09, 2003

L'ECO DI BERGAMO 08 03 03

Gruppo Italcementi, Italia ed Europa trainano la crescita
Il fatturato consolidato si attesta a 4,26 miliardi (+4,9%). Calusco d'Adda è l'investimento produttivo principale del 2002
Crescita del 4,9% del fatturato consolidato che giunge in questo modo a toccare i 4,26 miliardi di euro, e un incremento del 36,1% dell'utile netto di gruppo che si è attestato a quota 274 milioni. A trainare la crescita l'Europa (+5,2%) e l'Italia (+6%), mentre buoni spunti vengono dai mercati emergenti dove si registra una crescita pari al 6,2%. Sono questi i dati di tendenza più significativi del bilancio 2002 del gruppo Italcementi: un esercizio, quello chiusosi a fine dicembre, che si è caratterizzato per un ulteriore rafforzamento del controllo della capogruppo Italcementi Spa sulla francese Ciments Français (con un investimento di 68 milioni di euro tramite società controllate) a cui ha fatto seguito - nei primi due mesi del 2003 - un nuovo investimento (35 milioni) grazie al quale la quota detenuta è salita complessivamente al 73,7%.
Tornando all'andamento economico 2002 di gruppo, la crescita del fatturato consolidato è stata accompagnata da un incremento del margine operativo lordo salito del 7,8% a 1,11 miliardi. Il risultato operativo è cresciuto invece dell'8,7% a 711 milioni, andando così a rappresentare il 16,7% dei ricavi. Il miglioramento della gestione operativa - sottolineano dal gruppo Italcementi - «è stato sostenuto da un livello globalmente buone dell'attività e dal conseguimento degli obiettivi di riduzione dei costi operativi pianificati per il biennio trascorso».
Oneri finanziari netti in calo (-5,9%) a 127,6 milioni nonostante la crescita dell'indebitamento (+11,7% a 2,08 miliardi) conseguenti alla politica di investimento messa in atto.
Il buon andamento consolidato trova riscontro anche nel bilancio 2002 della capogruppo Italcementi Spa che ha registrato una crescita del 6,1% nel volume dei ricavi (891 milioni), un margine operativo lordo salito dal 10,2% a 273 milioni, un risultato operativo di 216 milioni (+16,6%) ed un utile netto cresciuto da 123 a 163 milioni (+32,9%). Valori questi che hanno permesso al consiglio di amministrazione di proporre all'assemblea degli azionisti (convocata il 14-15 aprile prossimi) la distribuzione di un dividendo di 0,30 euro alle azioni di risparmio (+11,1% rispetto al 2001) e di 0,27 euro alle azioni ordinarie (+12,5%).
Per quanto riguarda lo specifico dell'attività di gruppo, il fatturato consolidato di 4,26 miliardi è stato realizzato per il 62,3% con la vendita di cemento (2,65 miliardi di euro), per il 32,9% con la vendita di calcestruzzo e inerti (1,40 miliardi) e per il 4,8% con attività diverse )(203 milioni). Dal punto di vista geografico, la ripartizione delle vendite vede l'Unione Europa come area di riferimento (70,5% del fatturato, vale a dire 3 miliardi di euro) con l'Italia che rappresenta una quota complessiva pari al 31,1% (1,32 miliardi) e con un buon andamento di Spagna e Grecia. Segue l'area del Nord America (14,8% pari a 629 milioni) e l'Asia (4,2% pari a 181 milioni).
Per quanto riguarda il capitolo investimenti, nel 2002 il gruppo ha stanziato 812 milioni (739 nel 2001) con una crescita indirizzata soprattutto ad investimenti in strutture: la nuova cementeria bergamasca a Calusco d'Adda, in Francia negli Usa, in Spagna e Belgio.
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