Merate, inquinamento da polveri sottili:
141 giorni oltre il limite di 50µg/mc e media di 52.
Per 41 volte centralina ko
141 giorni sopra il valore limite consentito dalla legge di 50 µg/mc (microgrammi per metro cubo) e 41 non dichiarati a causa, generalmente, di un malfunzionamento della centralina di rilevamento. Per i restanti 183 si può dire di “avere respirato”. È questo il bilancio di fine anno relativo alla concentrazione di polveri sottili nell’aria, misurata dal rilevatore dell’Arpa (agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) posizionato a Merate nei pressi della statale 342. Non si può dire certo di avere brillato anche se un paragone con l’anno 2006 è inficiato dall’elevato numero di non rilevamenti (come dicevamo ben 41 per il 2007 contro i 15 della precedente annata) che non permettono dunque un paragone preciso.
L’anno peggiore dell’ultimo triennio in fatto di superamenti era stato il 2005 quando per ben 180 volte la concentrazione di polveri sottili nell’aria aveva oltrepassato i livelli consentiti (ai tempi era possibile anche ricevere il dato orario e si era così scoperto che nell’ora di punta del 20 gennaio si era toccato la spaventosa e impressionante quota di 425µg/mc).
Come dicevamo nel 2007 i superamenti totali sono stati 141, concentrati soprattutto nei mesi invernali e dunque più freddi quando, per forza di cose, caldaie e riscaldamenti sono a pieno regime e spesso anche condizioni meteo avverse contribuiscono al formarsi della cappa di inquinamento. Guidano a parimerito questa triste classifica gennaio e dicembre con 24 sforamenti su 31 giorni, seguono febbraio con 23 e ottobre con 18.
Nel complesso per 34 giorni le polveri sottili hanno superato la concentrazione di 100 µg/mc raggiungendo il valore massimo il 21 novembre con 132 µg/mc. 11 giorni in gennaio e 10 in dicembre hanno fatto registrare PM10 superiori a 100.
La palma d’oro, invece, spetta a maggio, giugno, luglio e agosto quando tutti i parametri sono rimasti nella norma anche se nessuno è mai riuscito a collezionare l’en plein di 30 o 31 giorni sotto i 50 µg/mc (era accaduto solamente nel mese di agosto 2006).
Per 11 volte ad agosto la centralina sembra essere andata in “vacanza” non avendo appunto registrato i dati diversamente da gennaio, aprile e novembre quando tutto è andato alla perfezione per l’intero periodo.
Come dicevamo il paragone con il 2006 è in parte inficiato dalla presenza di ben 41 mancati rilievi, un numero decisamente elevato che potrebbe contribuire ad abbassare o ad aggravare ulteriormente la media. Nel 2006, comunque, il mese peggiore era stato gennaio con 27 sforamenti, 3 nella norma e uno non dichiarato. Al secondo posto c’era dicembre (24), seguito da febbraio e, a parimerito, marzo e novembre. Ottima performance di agosto con 30 giorni sotto la soglia dei 50 µg/mc.
Complessivamente la media annua è andata migliorando scendendo dai 58 punti del 2006 ai 52 del 2007.
S.V.
Luglio: allarme ozono in tutte le centraline
Nel bollettino giornaliero dell’Arpa, spesso somigliante più a un bollettino di guerra, vengono riportati differenti parametri presi da diversi punti del territorio di competenza. Dunque, assieme alle famose polveri sottili, si trovano anche il biossido di zolfo (SO2), il biossido di azoto (NO2), il monossido di carbonio (CO) e l’ozono (O3). Si tratta di componenti fortunatamente meno “famosi” proprio perché il superamento dei rispettivi valori limite indica situazioni di criticità da non prendere, come si suol dire, “sotto gamba”. Qualche caso, tuttavia, di sforamento non manca. Il mese di maggio, restato nei parametri di legge per quanto riguarda le polveri sottili, ha invece registrato un primato negativo per i superamenti orari della “soglia di informazione” dell’ozono. Nella seconda metà del mese, infatti, complici probabilmente particolari situazioni climatiche le centraline di Varenna , Merate, Moggio e Valmadrera hanno registrato valori di ozono ben oltre la soglia dei 180 µg/mc. Il 22 maggio Valmadrera ha addirittura superato la soglia di allarme (240µg/mc) con 254µg/mc. Condizione che è persistita purtroppo con una certa regolarità anche nel mese di luglio dove si è aggiunta anche la stazione di rilevamento di Colico. Giorno disastroso il 27 luglio quando tutte le centraline del lecchese si sono portate sopra i 180µg/mc: 185 a Colico, 279 a Nibionno, 197 a Merate, 269 a Moggio, 281 a Valmadrera e addirittura 301 a Varenna. Situazione tranquilla per le polveri sottili ad agosto, ancora un po’ traballante per l’ozono. Nel mese di dicembre, invece, la criticità è stata rappresentata dalla centralina di Nibionno che, per ben 6 volte ha superato il limite di legge delle concentrazioni di biossido di azoto.
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