Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Wednesday, November 26, 2008

Isola delle Femmine: trasporto insicuro di petcoke

Isola delle Femmine: trasporto insicuro di petcoke


Dell'On. Alessandra Siragusa (PD)




A questa interrogazione è stata invitata a rispondere la Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
l'interrogante richiama in premessa l'interrogazione a risposta in Commissione 5-00287 presentata il 30 luglio 2008,
seduta n. 45 avente per oggetto l'impiego del petcoke, come combustibile, nella cementeria Italcementi Spa di Isola delle Femmine;
l'interrogante allega alla presente 7 fotografie scattate il 12 agosto 2008 che documentano l'escavazione e il trasporto del petcoke su autocarri in condizione di assoluta insicurezza;
in data 1o ottobre 2008, alcuni residenti di Isola delle Femmine presentano un esposto alle autorità locali per denunciare «la presenza nell'aria di un odore tipico delle sostanze contenenti zolfo, nonché di polvere nera zolfo, nonché di polvere nera finissima che si deposita in superficie soprattutto nelle zone adiacenti allo stabilimento industriale Italcementi. Tale fenomeno - si legge nell'esposto - si è intensificato soprattutto a partire dal mese di agosto protraendosi a tutt'oggi».
la Italcementi produce cemento utilizzando sostanze inerti che vengono lavorate in forni ad altissima temperatura fatti funzionare con combustibile solido o liquido; il 24 ottobre 2008 il Sindaco di Palermo, con ordinanza n. 322 vieta il trasporto del petcoke all'interno del territorio urbano con «autocarri a cassone aperto anche se coperti da telone» consentendo il transito soltanto ai «mezzi in grado di assicurare la perfetta tenuta onde scongiurare il rilascio, anche in caso di evento accidentale, di materiale tossico in ambiente»;
nella stessa ordinanza si legge inoltre che «questo tipo di combustibile comprende anche sostanze che, se inalate - scrive il dirigente del servizio ambiente del Comune, Attilio Carioti - possono causare il cancro alle vie respiratorie»;
il 3 novembre 2008 alcuni Consiglieri comunali di Isola delle Femmine presentano una «Mozione sul transito di camion che trasportano petcoke all'interno del territorio comunale di Isola delle Femmine» con la quale si chiede al Sindaco di emettere analogo provvedimento a quello emesso dal primo cittadino di Palermo;
nella sopra citata mozione si rileva inoltre che «presso lo stabilimento Italcementi di Isola delle Femmine viene utilizzato il petcoke come combustibile principale con consumi medi dell'ordine di 180 tonnellate giornaliere (dato desunto dal verbale sopralluogo ARPA del 18 agosto 2008);
la mozione viene votata e approvata in data 13 novembre;
alcune associazioni ambientaliste e di cittadini presentano ricorso al TAR avverso al provvedimento di concessione dell'utilizzo del petcoke -:
se non intenda intervenire con opportune verifiche, anche alla luce di quanto sopra illustrato, al fine di stabilire le cause dell'emissione di polvere nera di zolfo nelle zone adiacenti la Italcementi a tutela della salute dei cittadini;
se non intenda altresì verificare quali accorgimenti siano stati adottati dalla Italcementi e se gli stessi siano o meno sufficienti a garantire sicurezza ai lavoratori e agli abitanti che vivono nelle immediate vicinanze del plesso industriale;
se siano stati adottati tutti gli accorgimenti necessari al fine di monitorare quantitativamente e qualitativamente le esalazioni che fuoriescono dai punti di emissione e che impatto abbiano gli stessi per l'ambiente circostante ed in particolare quali conseguenze possano provocare per la salute pubblica;
se vengano rispettate le normative relative alla sicurezza degli impianti e se le emissioni vengano o meno monitorate con regolarità e, in particolare, se intenda verificare da dove partano i carichi e quale sia il percorso che seguono.
(5-00652)

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