Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Wednesday, October 05, 2011

Legambiente: osservazioni sul Piano-Cave provincia Lecco

PROCEDURA VAS PER IL NUOVO PIANO CAVE- OSSERVAZIONI

Dalla prima seduta in data 22 u.s.della 1^ Conferenza di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del nuovo Piano delle Attività Estrattive in provincia di Lecco, presieduta dall’Assessore all’Ambiente Carlo Signorelli e condotta dai tecnici incaricati della stesura del Piano,

abbiamo rilevato come il quadro conoscitivo non sia stato condiviso per cui sono necessari approfondimenti e integrazioni, che qui di seguito riassumiamo secondo il nostro punto di osservazione.
a) prospetto che fotografi e metta a confronto la situazione in cui si trova il vecchio piano rispetto ai recuperi e riqualificazioni, ai quantitativi estratti con loro destinazione e ancora da estrarre;

b) fabbisogni provinciali secondo precalcolate esigenze riferite all’opportunità di utilizzo delle risorse esistenti, allo sviluppo socioeconomico, al censimento dei volumi residenziali e produttivi realizzati e non utilizzati, alle previsioni di nuove costruzioni contenute nei PGT;
c) ricadute paesaggistiche in generale e in particolare per il paesaggio lacuale (vedi Moregallo, Mossini ecc) dove non si deve fare riferimento solo al D.Lgs.42/04 e s.m.i. ma alle tavole e ai contenuti relativi alla tutela dei paesaggi dei laghi come ulteriore integrazione ed approfondimento introdotti dal PPR 2008;

d) elencazione e descrizione dei SIC, ZPS e Riserve naturali non all’interno dei giacimenti potenzialmente sfruttabili, questi ultimi non indicati nel documento di Scoping, ma citati verbalmente durante la Conferenza sopraccitata dal dr.geologo Balistreri, giacimenti ipotizzati che con sorpresa sono risultati simili alle localizzazioni contenute nelle richieste dei cavatori riportate nelle 17 schede nel sito della Provincia, come se il Piano Cave venisse impostato dagli operatori del settore.

In tale scenario non ancora ben definito dove il processo di elaborazione del Rapporto Ambientale da parte dell’Autorità procedente d’intesa con l’Autorità Competente VAS con le informazioni previste dalla Direttiva 2001/42/CE è completamente sconosciuto, appare sconcertante che delle 17 schede con le richieste dei cavatori apparse sul sito della Provincia, ben 15 risultino AMMISSIBILI PREVIO APPROFONDIMENTI.

Questo giudizio non appare riferito alla regolarità e legittimità della domanda (richiedere è lecito) ma al merito della richiesta tanto che nella scheda N°.p.3 -Moregallo 2 appare NON AMMISSIBILE con la seguente motivazione: “ Non si ritiene ammissibile un ulteriore ampliamento dell’attività estrattiva, soprattutto in ragione alla modalità di estrazione in sotterraneo”.
Con simile significato riservato al termine ammissibile, vorrebbe dire che sul Cornizzolo invece si darebbe via libera ad una pesante escavazione in galleria, così come sarebbe concesso una ulteriore escavazione in Valle Oscura sotto le “mentite spoglie” di “recupero ambientale”?. Motivazione che per una volta ha permesso nel recente passato di eludere i vincoli esistenti in quel settore di Parco, ma la cui riproposizione giustificata come recupero ambientale “aumenterebbe i volumi estraibili” (vedi scheda N°1.4).
E’ evidente quindi che il metodo seguito con la predisposizione delle schede produce “pregiudizi” sugli sviluppi della VAS, sia perché il gruppo tecnico incaricato della stesura del Piano è lo stesso che dovrà elaborare il Rapporto Ambientale e sia perché l’Autorità Competente per la VAS, d’intesa con l’Autorità Procedente, deve formulare alla luce della proposta di Piano e del Rapporto Ambientale il parere motivato, presupposto per la prosecuzione del procedimento di approvazione del Piano.
Dopo questi primi passi con le espressioni di ammissibilità o meno c’è ancora spazio per una corretta funzione dell’Autorità Competente e dei presentatori di osservazioni?
In considerazione delle perplessità e dubbi di legittimità sopra esposti, come Circoli Legambiente della Provincia di Lecco chiediamo che vengano annullate le 17 schede presentate e che siano riproposte senza l’espressione di alcun giudizio. Chiediamo inoltre che venga individuato un nuovo gruppo tecnico, che dovrà elaborare il Rapporto Ambientale, differente da quello che ha l’ incarico di stendere il Piano Cave.
Distinti saluti.
Lecco 29 settembre 2011

I Circoli di Legambiente della Provincia di Lecco

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