4
Maggio 2012
COMUNICATO STAMPA
Protocollo compensazioni ambientali tra
Italcementi S.p.A. ed i Sindaci del Territorio: un lungo percorso, che ha visto
coinvolti anche i portatori d’interesse diffuso come la nostra associazione,
che si conclude tra luci ed ombre.
Questa
sera, 4 Maggio 2012, è prevista la firma di un protocollo d’intesa tra
Italcementi s.p.a e i Comuni circostanti lo stabilimento, per l’attuazione di
compensazioni ambientali a fronte dell’autorizzazione all’utilizzo di
combustibili alternativi (CDR – Combustibili Derivati da Rifiuti) al posto di
combustibili convenzionali per la produzione di cemento.
Questo
documento sarà sottoscritto dalla società Italcementi S.p.A. e da alcuni Sindaci
che in questi anni sono stati coinvolti in un lungo percorso di confronto,
partecipazione ed approfondimento delle ricadute dell’attività del cementificio
di Calusco d’Adda sul territorio.
Questo
percorso durato più di 8 anni è iniziato e proseguito anche grazie al
significativo intervento di diversi gruppi portatori di interesse tra cui la
nostra associazione.
Fare
un bilancio di questa lunga esperienza per noi è francamente difficile.
Riteniamo
molto positivo il fatto che il documento sancisca l’impegno da parte di
Italcementi, caldeggiato fortemente fin dall’inizio anche da noi, alla riattivazione
dello scalo ferroviario interno all’azienda, un’operazione che toglierà dalla
strada circa 10.000 veicoli l’anno e che va nella direzione, oltre che di
diminuzione delle emissioni inquinanti, soprattutto di un cambiamento culturale
nella concezione della mobilità delle merci di cui siamo il fanalino di coda
dell’Europa.
Accanto
a ciò non possiamo non sottolineare con una punta di amarezza come sia andata
scemando nel corso del tempo la partecipazione di alcune amministrazioni
comunali all’inizio coinvolte e come sia andato diminuendo il livello di vigilanza
del corretto funzionamento degli impianti di Italcementi da parte di alcuni
Comuni e del tavolo di coordinamento di “Agenda XXI Dalmine Zingonia - isola bergamasca”
che ne ha guidato le scelte. A dimostrazione di ciò, con rammarico, abbiamo
assistito alla grave errore politico di aver consentito alla fine del 2007 la
sostanziale conclusione dei lavori del tavolo tecnico, costituito a supporto
del tavolo politico con il consenso di Italcementi, che è riuscito a seguire
solamente il primo dei tre “steps” di sperimentazione programmati per la
verifica delle emissioni e dell’inquinamento prodotto dall’impiego del CDR.
Altrettanto negativamente valutiamo la scelta di aver cancellato dal documento che verrà sottoscritto oggi un passaggio che espliciti la disponibilità da parte della Società al proseguo dell’esperienza del Tavolo Territoriale come luogo di continuo dialogo con il territorio anche per nuovi progetti di sostituzione di combustibili convenzionali. Riteniamo infatti che si debba fare di tutto per avere la garanzia che possa continuare questa importante esperienza di confronto permanente, indice di un elevato livello di civiltà, che consente un costante monitoraggio dell’impatto ambientale delle attività produttive presenti sul territorio, favorendo il potenziale miglioramento delle condizioni di salubrità e di qualità della vita, fattori che non hanno prezzo dal punto di vista monetario.
Prendiamo atto pertanto della scelta di
alcune amministrazioni comunali di sottoscrivere stasera un documento così
ridimensionato e non condiviso all’unanimità, decisione presa forse per
stanchezza o forse alla fine di un lungo percorso di decantazione che ha fatto
sfumare una lunga serie di occasioni, con la forte speranza e il vivo augurio
per tutto il territorio di veder realizzato e funzionante al più presto lo
scalo ferroviario previsto.
Da
parte nostra, Legambiente continuerà ad impegnarsi, come fatto finora, e a vigilare
sull’impianto di Calusco per tenere vivo il controllo
sulla qualità ambientale per la tutela del territorio e della salute pubblica.
LEGAMBIENTE
Circolo di Bergamo e Circolo Meratese
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