Ambiente Il dato registrato per chi risiede in un raggio di 3 chilometri
Rifiuti nei cementifici? Sale il rischio-tumore
Il 22 ottobre la Camera ha adottato una mozione di maggioranza, favorevole alla combustione di Css nei forni. Ma uno studio pubblicato negli Usa dalla rivista "Environmental Health"evidenzierebbe una correlazione positiva tra le emissioni di diossine e l'insorgere di Linfomi non-Hodkin per chi vive nei pressi di questi impianti
di Luca Martinelli - 24 ottobre 2013
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In Italia chi si oppone alla combustione deicombustibili solidi secondari (Css) negli altiforni dei cementifici lo farebbe "per ideologia o superstizione", come ha commentato un esponente del governo dopo che il 22 ottobre scorso alla Camera è stata votata una mozione presentata dalla maggioranza.
Tuttavia un articolo pubblicato qualche mese fa negli Usa daEnvironmental Healt, una delle più autorevoli riviste scientifiche per quanto riguarda l'analisi del rapporto tra ambiente e salute degli esseri umani -"Residential proximity to industrial combustion facilities and risk of non-Hodgkin lymphoma: a case–control study"-, documenterebbe "per la prima volta nella letteratura internazionale che esisterebbe una correlazione positiva tra vivere in un raggio di tre chilometri da cementificiche bruciano rifiuti e il rischio di contrarre un Linfoma non-Hodgkin (Lnh)"spiega Agostino Di Ciaula, dell'Associazione medici per l'ambiente-ISDE Italia.
La stessa correlazione, aggiunge Di Ciaula, "era già stata riportata in letteratura, ma solo per chi viveva vicino agli inceneritori. Secondo il gruppo di ricercatori che ha curato l'articolo, il rischio sarebbe da mettere in relazione alle emissioni di diossine. Lo stesso gruppo in precedenza aveva pubblicato un altro studio in cui avrebbe dimostrato la presenza di quantità importanti di diossine nella polvere di casa degli appartamenti prossimi a dei cementifici/inceneritori".
Il Linfoma non-Hodgkin, oggetto dell'analisi, è un tipo di tumoreabbastanza raro, e rappresenta -afferma Di Ciaula- "solo la punta di un iceberg: bisognerebbe superare la visione cancro-centrica delle patologie -spiega il medico dell'Isde-, ma esistono tutta un'altra serie di patologie che sono dovute ad altri inquinanti, e che sono correlate a problemi respiratori, cardio-circolatori, neuro-motori. Il LNH fa impressione, perché è un tumore, ma in termine di 'danni' non è l'aspetto più importante".
Lo studio ha coinvolto ricercatori del National Cancer Institute, del Cancer Research Center, dell'United States Environmental Protection Agency (EPA) e di numerose università degli Stati Uniti d'America, ed ha preso in rassegna numerose tipologie di impianti (tra gli altri, inceneritori ed acciaierie), compresi i cementifici che bruciano rifiuti
Tuttavia un articolo pubblicato qualche mese fa negli Usa daEnvironmental Healt, una delle più autorevoli riviste scientifiche per quanto riguarda l'analisi del rapporto tra ambiente e salute degli esseri umani -"Residential proximity to industrial combustion facilities and risk of non-Hodgkin lymphoma: a case–control study"-, documenterebbe "per la prima volta nella letteratura internazionale che esisterebbe una correlazione positiva tra vivere in un raggio di tre chilometri da cementificiche bruciano rifiuti e il rischio di contrarre un Linfoma non-Hodgkin (Lnh)"spiega Agostino Di Ciaula, dell'Associazione medici per l'ambiente-ISDE Italia.
La stessa correlazione, aggiunge Di Ciaula, "era già stata riportata in letteratura, ma solo per chi viveva vicino agli inceneritori. Secondo il gruppo di ricercatori che ha curato l'articolo, il rischio sarebbe da mettere in relazione alle emissioni di diossine. Lo stesso gruppo in precedenza aveva pubblicato un altro studio in cui avrebbe dimostrato la presenza di quantità importanti di diossine nella polvere di casa degli appartamenti prossimi a dei cementifici/inceneritori".
Il Linfoma non-Hodgkin, oggetto dell'analisi, è un tipo di tumoreabbastanza raro, e rappresenta -afferma Di Ciaula- "solo la punta di un iceberg: bisognerebbe superare la visione cancro-centrica delle patologie -spiega il medico dell'Isde-, ma esistono tutta un'altra serie di patologie che sono dovute ad altri inquinanti, e che sono correlate a problemi respiratori, cardio-circolatori, neuro-motori. Il LNH fa impressione, perché è un tumore, ma in termine di 'danni' non è l'aspetto più importante".
Lo studio ha coinvolto ricercatori del National Cancer Institute, del Cancer Research Center, dell'United States Environmental Protection Agency (EPA) e di numerose università degli Stati Uniti d'America, ed ha preso in rassegna numerose tipologie di impianti (tra gli altri, inceneritori ed acciaierie), compresi i cementifici che bruciano rifiuti
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