Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Tuesday, December 23, 2014

Italcementi vuole triplicare l’utilizzo di rifiuti

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La richiesta presentata ad Ottobre, la nostra Amministrazione tace e non informa i cittadini
di Francesca Punzi

La notizia è ormai nota a tutti: Italcementi ha chiesto l’autorizzazione per aumentare l’utilizzo di combustibili alternativi nel suo impianto di Calusco. Quello che ai cittadini è meno chiaro è: cosa verrà bruciato? Si tratta di materiali pericolosi? Il Comune dov’è? Sta informando la cittadinanza?
Noi cercheremo, in questo articolo, di spiegarvi cosa succederà, e soprattutto vogliamo dirvi cosa ne pensiamo noi di Lineacomune.
La Cementeria
Ad oggi, la cementeria di Calusco utilizza fino a 30mila tonnellate all’anno di CDR (combustibile derivato dai rifiuti) per alimentare il proprio forno, in parziale sostituzione del pet-coke (un combustibile fossile derivato dalla lavorazione del petrolio).
Ad ottobre 2014, Italcementi ha chiesto alla Provincia di Bergamo l’autorizzazione ad utilizzare fino a 110mila tonnellate anno di rifiuti speciali non pericolosi, sempre in sostituzione del pet-coke attualmente utilizzato, con l’obiettivo di arrivare sostituire circa il 60% del calore necessario al processo. In particolare, l’azienda ha chiesto di poter utilizzare, oltre al CDR, anche rifiuti speciali (con questo termine si intendono i rifiuti provenienti dalle aziende e non quelli urbani) costituiti da plastiche, pneumatici, legna, fanghi di depurazione, rifiuti da imballaggi.

L’Amministrazione Comunale
La normativa prevede che l’autorizzazione all’uso dei combustibili alternativi sia gestita dalla Provincia. Ciò non significa che l’Amministrazione non abbia responsabilità nell’iter autorizzativo, e soprattutto non cancella le responsabilità verso i suoi cittadini.
L’Amministrazione ha deciso da sola la strategia da adottare, senza coinvolgere il Consiglio Comunale. Fino ad ora, il Sindaco si è limitato a convocare un Tavolo Tecnico, costituito da tecnici e da rappresentanti di maggioranza e minoranza, per esaminare il progetto e presentare eventuali osservazioni alla Provincia: meglio di niente, ma sicuramente non abbastanza.
Non c’è alcuna intenzione di creare un Tavolo Politico, né di coinvolgere altri comuni limitrofi, come il Sindaco ci ha confermato in Consiglio Comunale. Ma ciò che più si nota è la totale mancanza di comunicazione verso la cittadinanza per spiegare cosa succede: mentre andiamo in stampa, possiamo vedere solo alcuni interventi sui giornali locali e nulla più. Signor Sindaco, quando intende organizzare un incontro aperto a tutti i cittadini?
E Linecomune cosa ne pensa?
La nostra posizione vuole essere critica, anche se non contraria a priori: non vogliamo puntare il dito contro “il mostro”, a prescindere, ma vogliamo controlli, partecipazione e soprattutto informazione!
Se guardiamo alla gestione dei rifiuti, vorremmo vedere sempre più materiale recuperato con la raccolta differenziata, e prima ancora vorremmo vedere una produzione di rifiuti sempre in calo, ma sappiamo che resta sempre una frazione di rifiuti che non può essere riciclata (almeno con le tecniche attuali) e deve quindi essere bruciata o, come ultima soluzione, inviata a discarica. Siamo anche consapevoli che, almeno in linea teorica, è meglio che i rifiuti non riciclabili vengano utilizzati in un cementificio piuttosto che in un classico termovalorizzatore: così facendo, si riduce l’utilizzo di pet-coke, un combustibile fossile ed inquinante.
Il progetto di Italcementi sembra ben fatto ed in linea con gli altri impianti europei, ma non possiamo accontentarci di quanto dichiarato dall’azienda senza chiedere controlli ed informazione.

Lineacomune si è già trovata ad affrontare una situazione molto simile una decina di anni fa, quando Italcementi chiese di iniziare ad utilizzare il CDR (Combustibile Derivato dai Rifiuti). All’epoca, l’Amministrazione comunale targata Lineacomune aveva voluto creare un “Tavolo Territoriale”, composto da un tavolo tecnico e un tavolo politico, dove si confrontavano gli esponenti di molti Comuni vicini a Calusco. In quell’occasione era stato sottoscritto un “protocollo ambientale”, con vincoli più stringenti di quanto permesso dalle normative, che Italcementi avrebbe dovuto seguire per garantire la non pericolosità dei combustibili alternativi: tra i contenuti del protocollo c’erano l’utilizzo graduale del CDR, controlli aggiuntivi delle emissioni effettuati da tecnici esterni, confronto delle emissioni con e senza CDR e la comunicazione in tempo reale dei dati registrati dai sistemi di misura aziendali (il famoso monitor installato in Municipio, finalmente tornato in funzione).
Ultimo ma non meno importante, il tavolo territoriale ha ottenuto che Italcementi ripristinasse lo scalo ferroviario, per ridurre il traffico di mezzi pesanti sul territorio di Calusco e dei comuni limitrofi (poi sono arrivate le elezioni, e il nostro Sindaco ha pensato bene di smantellare il Tavolo e di trattare da solo con Italcementi).
Noi vorremmo che anche in questa occasione si seguisse il percorso tracciato dieci anni fa, che si è rivelato proficuo. Rivogliamo i controlli aggiuntivi (sospesi anche grazie al nostro Sindaco!) e tutto il resto, ma vorremmo anche che Italcementi utilizzasse solo rifiuti provenienti dal territorio (ad esempio fanghi da acque reflue gestiti da Hidrogest o rifiuti speciali prodotti dalle attività produttive locali) per creare sinergie locali e migliorare la gestione dei rifiuti nella nostra Provincia.
Oggi invece la nostra Amministrazione vuole fare tutto da sola, forse sperando di ottenere di più perché non dovrà spartire nulla con altri Comuni: sembra che l’unico interesse del nostro Sindaco sia quello di ottenere compensazioni economiche (e non ambientali) da Italcementi per poter realizzare la “Tangenziale Sud”. Nel frattempo, si dimentica di comunicare con i suoi cittadini, e di dare risposte alle loro preoccupazioni.
Nell’ultimo Consiglio comunale Lineacomune ha chiesto la convocazione urgente di un tavolo di confronto su questo progetto (sottolineando che i tempi sono ormai molto stretti, perché il tempo per le osservazioni alla richiesta di autorizzazione scade a metà gennaio, con le vacanze di Natale di mezzo) e la programmazione di incontri informativi con la popolazione. Non solo: questo è il momento per una riflessione più ampia sulla gestione dei rifiuti nel nostro territorio, dove da tempo la raccolta differenziata non cresce ed i termovalorizzatori esistenti chiedono autorizzazioni per bruciare ancora più rifiuti. Se le nostre proposte verranno accettate, Lineacomune continuerà ad apportare il proprio contributo di idee e competenze, altrimenti che sia la maggioranza ad assumersi le sue responsabilità. Da parte nostra, noi continueremo ad informarvi e rispondere alle vostre domande, perché avete tutto il diritto di chiedere risposte.
… e il raccordo ferroviario?
La realizzazione del raccordo ferroviario per togliere traffico dalle nostre strade era prevista dall’accordo del 2012. I lavori avrebbero dovuto concludersi un anno fa, e invece non sono nemmeno iniziati, nonostante le promesse sentite in primavera. Italcementi continua a dare la colpa alle Ferrovie, e il nostro Sindaco pare accontentarsi di queste scuse. Intanto il raccordo ferroviario non c’è, e la colpa è sempre di qualcun altro.Inceneritore a calusco

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