Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Tuesday, August 26, 2008

Calusco: due grattacieli di mezza estate

Calusco: due grattacieli di mezza estate
Di Vercingetorix
Non abbiamo potuto partecipare al consiglio comunale di Calusco di lunedì 4 agosto dove si adottava il progetto per un edificio di “torri gemelle” alto 45 metri che dovrà sorgere proprio nel triangolo di terreno di fronte all’Italcementi . Ma avevamo chiesto materiale (immagini, rendering, prospetti) all’assessore Cocchi per poter parlare della cosa su Terradadda. L’assessore in partenza per le vacanze ha rimandato l’invio del materiale a dopo le ferie, ma evidentemente nel frattempo ha trovato il tempo di trasmetterlo al giornalista Monzani del l’Eco di Bergamo (ci mancherebbe altro: ubi maior, minor cessat) che oggi ci ha ricavato una intera pagina sul giornale e trovate anche al sito internet qui (da cui abbiamo tratto l’immagine qui riprodotta). Il progetto è stato adottato dal consiglio comunale di Calusco con il voto contrario della minoranza, e dovrà essere definitivamente approvato a ottobre dopo avere recepito eventuali osservazioni dei cittadini di Calusco e della Provincia di Bergamo. Sicuramente un progetto di grande modernità, ma che farà molto discutere per quanto riguarda l’impatto ambientale e visivo. Ma si dirà: c’è già il precedente della torre dell’Italcementi. Ci piacerebbe avere l’opinione dei nostri lettori su questa ardita realizzazione.


Italcementi: 350.000 api «assunte» come sentinelle ambientali


Operai, impiegati, dirigenti e alcune centinaia di migliaia di api: sono i dipendenti dell'Italcementi. Api? Si, non è un errore di battitura. Il gruppo cementiero bergamasco ha infatti «assunto» anche 350 mila di questi laboriosi insetti, e lo ha fatto con uno scopo preciso: monitorare la qualità dell'aria e dell'ambiente attorno ai propri impianti.

L'esperimento è partito nella cementeria di Scafa, in


Abruzzo nel 2002, poi, visto il successo, è stato esteso a una decina di impianti del Gruppo: dopo l'estate toccherà anche alla cementeria di Calusco d'Adda. A Rezzato (Brescia) sono state per esempio sistemate una decina di arnie. Le api si muovono fra la vegetazione e i fiori, raccogliendo il polline che poi usano per produrre il miele.

Il miele viene poi spedito a Bologna dove viene analizzato dall' Istituto nazionale di apicoltura: se tutto è nella norma, cioè se i contenuti sono nei limiti previsti dalla legge, il miele viene certificato come commestibile. Questo significa che l'aria e la zona in cui vivono le api è pulita.

Fino a ora - conferma Italcementi - il prodotto è sempre stato trovato di ottima qualità: questo significa che gli inquinanti non sono sfuggiti ai filtri delle ciminiere. Il sistema viene valutato come più affidabile del normale campionamento dell'aria, su cui influiscono le condizioni atmosferiche e il momento del prelievo: le api invece lavorano sempre, con il bel tempo e quando piove, consentendo un controllo, attraverso il miele, più preciso.

Ma che fine fa il miele: non viene commercializzato ma regalato come gadget in un barattolino col nome Italcementi cui è allegato un foglio che spiega come e perché è stato prodotto.

A oggi il monitoraggio biologico con le api viene effettuato negli stabilimenti Italcementi di Broni (PV), Scafa (PE), Vibo Valentia, Matera, Isola della Femmine (PA), Monselice (PD), Borgo San Dalmazzo (CN), Sarche (TN) e Rezzato (BS).

11/08/2008)

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