MEMORIA SUL CEMENTIFICIO INCENERITORE DI Calusco d'Adda la Pianura Padana resta la zona peggiore d'Europa insieme all'area più industrializzata della Polonia (classifica cui gli inceneritori forniscono un contributo determinante).
Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni
NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI :
Paderno d'Adda e Solza
.
HANNO FIRMATO :
Calusco d'Adda,
Cornate d'Adda,
Imbersago,
Medolago,
Parco Adda Nord,
Robbiate,
Verderio Inferiore,
Verderio Superiore,
Villa d'Adda,
Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia .
Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento .
http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html
Countdown alla ferrovia
il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .
Tuesday, August 26, 2008
Calusco: ecco le torri gemelle con hotel e uffici
Calusco: ecco le torri gemelle con hotel e uffici
Due «torri gemelle» alte 45 metri a destinazione alberghiera e uffici, un edificio con un mix di funzioni commerciali e direzionali, un supermercato discount, parcheggi, piste ciclopedonali e aree verdi. Tutto questo sorgerà sul «Triangolo» di Calusco d’Adda, il terreno posto tra la provinciale di via Marconi e la via Vittorio Emanuele, di fronte alla torre della cementeria dell’Italcementi.
Le imponenti costruzioni architettoniche mirano a diventare un segno caratteristico di Calusco d’Adda, assieme ai cento metri della ciminiera del forno dell’Italcementi, ma soprattutto l’intervento si propone come una soluzione per la riqualificazione urbana e ambientale di un’area periferica con strutture produttive nelle vicinanze. Questo progetto fa parte del piano integrato di intervento che è stato adottato a maggioranza, con voto contrario della minoranza, nell’ultimo Consiglio comunale.
Per l’assessore allo Sviluppo del territorio, Massimo Cocchi: «Questo piano integrato d’intervento (Pii) ha avuto come base un proficuo rapporto tra pubblico e privato per attuare una progettazione concordata e partecipata al fine di promuovere con un intervento idoneo ed efficace la riqualificazione del territorio, dell’ambiente e del paesaggio, nonché l’ottimizzazione dei servizi. La realizzazione di edifici alti 45 metri e dall’alto valore architettonico e strutturale, è stata concessa al fine di catalizzare lo sguardo dell’osservatore e per nascondere le strutture industriali circostanti». Il Comune riceverà da questa operazione, in opere pubbliche (in buona parte rotonde, piste ciclabili e riqualificazione di strade) e oneri di urbanizzazione, la somma di due milioni e 370 mila euro.
Al consiglio comunale ha illustrato il piano denominato «Il Triangolo», l’architetto Ales Previtali, dello Studio Associato Previtali di Calusco d’Adda che ha predisposto il progetto per conto della società Le-Ber Immobiliare sas di Colleoni Luigi con sede a Calusco. La superficie totale interessata da questo intervento è di 18.500 metri quadrati, di cui 6.600 metri quadrati saranno interessati dalle costruzioni, mentre sui restanti metri quadrati saranno adibiti a verde, parcheggi, uso pubblico, nonché la realizzazione di una nuova rotatoria all’incrocio tra via Marconi e Vittorio Emanuele.
Gli edifici che verranno realizzati sull’attuale area disomogenea (non edificata, a destinazione pubblico-collettiva, con spazi e zone di rispetto cimiteriale, con la presenza di alcune realtà commerciali e residenze private) saranno tre, studiati architettonicamente da far risultare, come ha descritto l’architetto, uno «skyline movimentato e irregolare, fatto di corpi che si innalzano a diversi livelli alternati agli spazi vuoti dei parcheggi ed a zone verdi».
Il primo fabbricato ospiterà un supermercato discount e sarà a un solo piano per un totale di 1.500 metri quadrati. Verrà realizzato subito dopo il corpo di fabbrica dell’Italcementi, che nell’accordo fatto con il comune dovrà essere distrutto, separato da una pista ciclopedonale, che collegherà la via Vittorio Emanuele a via Marconi, e da una barriera verde alberata. Proseguendo verso Ovest, ci sarà l’area destinata a parcheggio, con mitigazioni di verde e un piccolo parco con piante. Quindi, sorgerà il secondo edificio su due piani (800 metri quadrati il primo e altri 800 metri quadrati il secondo), che ospiterà un mix funzionale, commercio al piano terra e attività direzionale al primo piano. Con l’adozione il Piano integrato rimarrà in visione per trenta giorni per le osservazioni, quindi altri 45 giorni in Provincia per l’approvazione e poi ritornerà in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva.
(12/08/2008)
Strade - Via libera al progetto definitivo di una edelle opere più importanti della viabilità provinciale. La strada sarà lunga tre chilometri e attraverserà i territori di Cisano Bergamasco e Pontida. Consentirà a chi arriva da Lecco di raggiungere Bergamo in tempi molto più rapidi.
Variante di Cisano, la Provincia approva il progetto
Stampa Invia Zoom testo
La Giunta Provinciale ha approvato il progetto definitivo della Variante di Cisano Bergamasco. Mantenendo l’impegno assunto con il Ministero delle Infrastrutture, il progetto è stato predisposto entro il mese di agosto e verrà immediatamente trasmesso per consentire al Cipe l’approvazione definitiva con la relativa copertura finanziaria, come presupposto necessario per l’auspicato appalto dell’opera. Questa attraverserà i territori di Cisano Bergamasco e Pontida e si svilupperà tra la ex SS 639 a Nord di Cisano Bergamasco e lo svincolo con la SP 169. La strada sarà lunga 3,2 chilometri, avrà inizio a nord ovest dell’abitato di Cisano e comprende:
- uno svincolo a salto di montone con il tracciato principale in sottopassaggio rispetto alla rampa di svincolo costituita dalla direzione Lecco-Bergamo
- una galleria artificiale lunga poco più di 600 metri
- il ponte di attraversamento del Torrente Sonna
- una rotatoria a raso prevista per il futuro collegamento alla ex SS 342 in direzione Pontida
- un tratto in rilevato lungo il Torrente Sonna
- una rotatoria a raso di interconnessione con la SP 169.
La Variante di Cisano ha un’importante valenza interprovinciale e rappresenta un segmento del collegamento Bergamo-Lecco, all’interno del più ampio disegno infrastrutturale già definito tra le Province di Bergamo e Lecco e condiviso con la Regione Lombardia e il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
“Consentirà alla realtà di Lecco di accedere rapidamente all’aeroporto di Orio al Serio, all’autostrada A4 e nel prossimo futuro alla Pedemontana. – ha spiegato l’assessore alle Grandi Infrastutture, Felice Sonzogni - In questo itinerario si inserisce il recente intervento della variante Villa d’Adda-Carvico realizzato dalla Provincia e aperto al traffico nel luglio 2007 e sarà completato con il successivo tratto Calusco d’Adda-Terno d’Isola, inserito nella Legge Obiettivo”. L’insieme di questi interventi – continua l’assessore Felice Sonzogni – “consentirà anche di migliorare le condizioni generali di sicurezza e ambientali nei Comuni dell’Isola bergamasca, penalizzati dal traffico di attraversamento che sarà trasferito sulla nuova infrastruttura”. Il costo complessivo ha subito incrementi significativi dovuti sostanzialmente: all’accoglimento delle prescrizioni Cipe, del Parco dell’Adda e dei Comuni; all’incremento dei costi di acquisizione ed espropiazione delle aree, all’adeguamento dei prezzi unitari del 2000. Il costo attuale è di 53 milioni di euro. “Con l’adempimento di oggi la Provincia di Bergamo ha concluso la fase progettuale – ha concluso il Presidente della Provincia, Valerio Bettoni -. Le procedure e i tempi delle approvazioni sono ora affidate al Cipe. L’auspicio è che entro la fine di quest’anno si concluda l’istruttoria per passare nel 2009 alla realizzazione dell’opera”.
Ottanta telecamere contro il crimine
di SERGIO PEREGO— PADERNO D'ADDA —
di SERGIO PEREGO
UN IMPIANTO di videosorveglianza con ottanta telecamere installate nei quattro comuni i cui amministratori hanno organizzato insieme il servizio di polizia locale. Decine di occhi che, a Paderno d'Adda, Robbiate e nei due Verderio stanno già controllando i punti sensibili del territorio. Un impegno economico importante per le amministrazioni Obiettivo? Rendere sempre più sicura la vita dei loro concittadini anche con la vigilanza preventiva. Spiega il sindaco Valter Motta: «La fase di collaudo dell'impianto di videosorveglianza è terminata. Le telecamere sono già tutte in funzione. Il controllo è stato esteso sui punti sensibili dei quattro Comuni del nostro territorio; scuole materne, elementari e alla media di Robbiate. Le piazza o le strade che ospitano i municipi. Le biblioteche e i centri sportivi. Le isole ecologiche. Gli agenti sono già in grado di monitorare le aree comunali».
IL SINDACO MOTTA rileva: «L'impegno di spesa è stato di 290 mila euro. Ma vorremmo allargare ancora la sorveglianza anche ad altri punti che in questa prima fase non siamo riusciti a coprire. Esempio? Le aree con le campane del vetro dove vengono lasciati anche altri rifiuti». Spiega Salvatore Gugliotta vice-comandante del pool di polizia locale, sede a Robbiate, a Villa della Concordia: «Le telecamere sono tutte in funzione. Il territorio è controllato nei siti comunali più sensibili. Chi sta attraversando ora piazza Vittoria a Paderno, è già sul video. Lo stesso vale per le piazze e le aree che accolgono le scuole o gli impianti sportivi. Da settembre, col rientro degli amministratori dalle vacanze, il servizio di videosorveglianza troverà l’assetto definitivo».
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2 comments:
Pura follia ! A Calusco dovrebbero andare a scuola ambientale.... dai cinesi!
VALE LO STESSO PER CALUSCO!
La cultura di quanti siedono sugli scranni del potere istituzionale locale
Da come una città viene amministrata, dalle scelte e dalle decisione che prendono coloro che ne hanno la maggiore responsabilità, si dimostra la cultura stessa di quanti siedono sugli scranni del potere istituzionale locale. In questi giorni vengono diffuse a piene mani, le immagini futuribili di come diventerà l'area Sacelit-Italcementi. Il grande albergo a più piani, con quella etichetta un po' cafona "a cinque stelle", buona per i nostalgici che ancora sognano il dancing alla Rotonda e le serate di Villa Sorriso.
Un disegno bello, non c'è che dire, in più "nobilitato" da quella firma di architetto che a tutti costi sindaco e giunta comunale stanno cercando di inserire nella biografia di questa amministrazione, nel segno del solito provincialismo senza sostanza fatto d'immagine e di effimero.
Nessuno però fa sentire la sua voce a dire che, sì, il progetto è anche bello, ma quel mastodonte messo in quel punto, a ridosso del mare è la negazione pura di una fascia costiera che qualcun altro, non molti anni fa, voleva proteggere dall'edificazione pesante, da palazzoni che già alle 4 del pomeriggio gettano la loro ombra sulla spiaggia.
No, quell'albergo lì non va bene, perchè in fondo è come riavere gli impianti dell'Italcementi, in uno spazio che dopo la demolizione del vecchio complesso industriale, andava progettato in maniera ben diversa, più leggera e più intonata a uno spazio aperto come poi è quello portuale.
Purtroppo però c'è chi vuole lasciare ai posteri la grande opera, quella che parli alle future generazioni di colui (o colei) che ha deciso di costruirla, sulla spinta di un complesso d'inferiorità che probabilmente affonda le sue radici nell'adolescenza e forse ancor prima.
Da queste parti ha gioco facile. Specialmente se si affida a "fumogeni" come l'albergo a cinque stelle, lo stile felliniano e via dicendo. Come se tanto bastasse a risollevare le sorti di un settore turistico, che ormai è uguale a quello di centinaia di altre località marine d'Italia.
Per non parlare dell'altro specchietto per le allodole, costituito dalla ipotesi di affidarsi ai congressi per lavorare fuori dalla stagione estiva. Già questo alibi è servito per ricostruire il teatro La Fenice così come lo vediamo oggi: un cassone grigio e anonimo incastrato nel centro storico. Adesso si ritorna alla carico con il maxi-albergo. Senza pensare che qui non esiste proprio chi è capace di organizzare congressi, cui spesso non basta un solo albergo da 150 camere. E da ottobre a maggio la maggior parte degli altri sono sbarrati, in attesa dei vacanzieri da spremere nella prossima estate.
x
SARASTRO
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