Merate, polveri sottili: 108 i superamenti del limite nel 2011, la media sale a 45 µg/mc. La situazione è in peggioramento
Come ormai da tre anni a questa parte il trend delle polveri sottili è in continuo peggioramento. Aumentano i giorni di sforamento così come la media, salita di ben 5 punti rispetto al dato del 2010. I valori sono riscontrabili prendendo in considerazione quanto fornito dalla centralina dell'Arpa (agenzia regionale protezione ambiente) situata lungo la SP342dir e che quotidianamente registra la concentrazione di PM10.
Nel 2011 gli sforamenti (oltre cioè i 50 µg/mc) sono stati 108, ben 15 in più rispetto all'anno precedente quando il valore limite è stato superato 93 volte, 6 comunque in più rispetto al 2009.
L'annus horribilis è stato, come si ricorderà, il 2005 quando per ben 180 volte si è sorpassato il limite, praticamente metà anno con aria irrespirabile. Nel 2006 i superamenti sono calati, raggiungendo quota 158, ma ad alzarsi è stata la media arrivata a toccare quota 58µg/mc. Negli anni la situazione è migliorata fino al 2009 con "solo" 87 superamenti (a fronte tuttavia di 30 giorni senza la rilevazioni per via del mancato funzionamento della centralina) e una media scesa a 40µg/mc. Dall'anno successivo, il 2010 cioè, le cose sono tornate a peggiorare. I superamenti sono saliti a 93 mentre la media è rimasta stabile. Il peggioramento netto lo si è avuto lo scorso anno: 108 giorni oltre il limite di 50µg/mc e una media salita di cinque punti per un valore di 45µg/mc.
Ma vediamo nel dettaglio l'anno appena concluso.
I mesi più critici sono sempre quelli invernali dove, complice l'accensione degli impianti di riscaldamento e le condizioni climatiche, la concentrazione delle polveri sottili si fa più consistente. A gennaio i superamenti sono stati 24 (su 31 giorni di cui 5 non dichiarati), a parimerito febbraio e novembre con 21, seguiti da dicembre con 15.
Nel complesso sono stati 21 i giorni con valori oltre i 100µg/mc, in pratica più del doppio rispetto al limite. Le 24 ore peggiori sono state a gennaio quando il 27 la centralina è arrivata a quota 129 (e trattandosi di una media giornaliera si può bene ipotizzare che nelle ore calde la concentrazione abbia raggiunto livelli davvero pericolosi). A febbraio per ben 11 volte i valori registrati sono stati oltre i 100µg/mc.
Come dicevamo dunque la salute dell'aria è andata peggiorando nel corso degli ultimi tre anni. Tra blocchi del traffico, circolazione a targhe alterne, giornate per la bicicletta le amministrazioni tentano di porre un argine a questa situazione ma non pare proprio con successo. Di lavoro da fare ce n'è ancora tanto.
S.V
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