DAL NOSTRO INVIATO STEZZANO (Bergamo) - L' avevano «immaginato in un' altra epoca», lontana da questo lunghissimo, «severo inverno per l' Italia e per buona parte dell' Occidente». E dunque è vero che decidere di andare avanti con i.lab, l' ipertecnologico polo di ricerca in cui Italcementi ha investito 40 milioni, da un certo momento in poi non è stato proprio scontato. Come osserva Giampiero Pesenti: «L' economia mondiale poteva indurre a un rinvio». E allora c' è da un lato l' orgoglio della scelta: «Ricerca e investimenti sono da sempre il cuore del nostro sviluppo», rivendica il presidente, e non si ripete in continuazione che proprio nelle crisi è cruciale non mollare? In parallelo, c' è una scommessa più ampia: «Non abbiamo perso fiducia nel futuro dell' Italia e della sua industria». i.lab nasce così. Fortemente voluto da Carlo Pesenti, figlio di Giampiero e consigliere delegato del gruppo, per concentrare in un unico, avveniristico laboratorio tutti i ricercatori italiani del quinto player mondiale del settore. Realizzato al Kilometro Rosso, il parco scientifico creato alle porte di Bergamo da Alberto Bombassei, dall' archistar Richard Meier con una missione precisa: farne un' icona dell' «architettura sostenibile», prima ancora che della «grande architettura» (e i riconoscimenti sono già arrivati, con la rara certificazione Leed Platinum, il massimo standard di valutazione energetico-ambientale). Inaugurato ieri, con taglio di nastro affidato al ministro dell' Ambiente Corrado Clini, in una cornice simbolica per altre ragioni. La crisi, appunto. Quella crisi che costringe le imprese a tagliare costi e investimenti, quando non a chiudere tout court. La ricerca è una delle voci che per prime ne fanno le spese. Tener duro lì è, invece, «la chiave della crescita per il nostro Paese». È Clini, a sottolinearlo. La sua puntata a Bergamo è veloce, nel pomeriggio c' è il Consiglio dei ministri. Ma «porterò lì quest' esempio sperando possa ispirare il governo, le forze politiche, le organizzazioni sociali e sindacali: i.lab significa investimenti in innovazione e nuove tecnologie, è un segnale fortissimo nella direzione dello sviluppo». Uno sviluppo che sia anche «sostenibile», però. Com' è nelle ambizioni di Carlo Pesenti: «Italcementi intende confermare la propria leadership in questo campo, nella convinzione che il futuro sarà delle imprese che avranno saputo coniugare intelligentemente crescita economica, uso oculato delle risorse naturali, rispetto dei diritti umani e livelli adeguati di lavoro e di vita». affaella Polato RIPRODUZIONE RISERVATA
Polato Raffaella
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