Meratese: il caso Italcementi e il ''silenzio assordante'' del PD
Finalmente il "bubbone" è scoppiato! La questione dello smaltimento rifiuti presso il cementificio Italcementi di Calusco d'Adda è diventata argomento primario nelle cronache meratesi e un po' più sommessamente, in quelle dell'isola bergamasca. Bisogna ammettere che le interrogazioni presentate nei comuni di Verderio prima (anche se dopo oltre un mese il sindaco non le ha ancora discusse), Paderno e Merate hanno "dato la sveglia" ai nostri sindaci e contribuito ad accendere i fari su un tema che rischiava di passare inosservato. In questa situazione va riconosciuto che i sindaci della zona, capitanati da Rotta di Paderno, pur non essendo stati invitati a partecipare alla conferenza di servizi della provincia di Bergamo, si sono poi mossi. Sono riusciti a "farsi invitare" alla conferenza dei servizi e a presentare, pur tra mille difficoltà, delle prime osservazioni. Giovedì 5 marzo la delegazione dei sindaci sarà ricevuta dall'assessore regionale all'ambiente Claudia Terzi, leghista. Dicono i bene informati, che l'incontro sia stato fortemente voluto da Paolo Mauri, esponente leghista meratese, che, in qualità di Vice Presidente del Parco Adda Nord, ha chiesto e ottenuto un incontro in Regione nel tentativo di serrare i ranghi e individuare una strategia quanto più condivisa. L'idea, ripresa dallo stesso sindaco di Merate Massironi, è quella che l'aria e il suo inquinamento, non ha colore politico. Così una delegazione di sindaci, per lo più di centro-sinistra, trova una sponda con un assessore della Lega. Sempre in quest'ottica, i quattro leghisti Benedetti, Valli, Panzeri e Crippa hanno costituito il comitato "Aria Pulita Centro Adda" , proposto una raccolta firme con la Rete Rifiuti Zero Lombardia e con La Nostra Aria di Solza, evitando inutili distinguo di natura politica o di contenuto. Dal punto di vista politico, la Lega Nord, anche tramite l'interrogazione del Senatore Arrigoni, ha avuto in questa partita un ruolo centrale. Anche il movimento 5 stelle, molto vicino alla rete rifiuti zero, non ha perso tempo e ha appoggiato in pieno la raccolta firme che ha avuto l'appoggio anche di Fratelli d'Italia, tramite il suo referente Mauro Corbacella. Il quadro politico di sostegno all'iniziativa della petizione popolare si fa via via più ampio. In questo contesto, va sottolineato l'assenza di alcuni attori della politica locale. Se da una parte Forza Italia è palesemente in difficoltà al suo interno, dall'altra fa molto "rumore" il totale silenzio degli organi politici del PD. A oggi non c'è stato nessun esponente del Partito Democratico che abbia espresso la propria gratitudine ai sindaci o che abbia detto chiaramente se è giusto o meno che un cementificio, diventi un inceneritore in una zona dove gli inceneritori sono già presenti e hanno una capacità di smaltimento molto maggiore rispetto a quanto prodotto dal territorio. Un silenzio assordante che francamente si fatica a comprendere, se non pensando che tutta questa corsa allo smaltimento dei rifiuti, sia funzionale al decreto sblocca Italia voluto da Renzi, che permette ai rifiuti classificati come "speciali", di "muoversi" liberamente all'interno della penisola. E l'ultima parola spetta alla Provincia di Bergamo, capitanata da un Presidente del Partito Democratico.
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