talcementi: Calusco apre alla discussione, posizione condivisa sullo scalo ferroviario
Nella serata di ieri, mercoledì 22 aprile, presso il municipio di Calusco d'Adda, i comuni che sottoscrissero nel 2012 il protocollo di intesa sulle compensazioni ambientali con l'azienda Italcementi sono tornati a confrontarsi in un tavolo territoriale organizzato dalla sezione locale dell'Isola bergamasca dell'associazione ambientalista Agenda 21.
Come nel 2012 e viste le ultime novità che riguardano il cementificio di Calusco d'Adda, l'associazione è tornata a proporsi come soggetto in grado di coordinare la discussione tra le parti. La novità emersa nell'incontro di ieri - preceduto da un primo tenutosi lo scorso 30 marzo - è che tutti i comuni coinvolti, incluso quello di Calusco, hanno raggiunto una posizione condivisa sulla questione del raccordo ferroviario che Italcementi, con gli accordi del 2012, si impegnò a realizzare per portare su rotaia parte del traffico merci in entrata e in uscita dallo stabilimento.
Italcementi, partecipando all'incontro del 30 marzo, aveva spiegato le proprie difficoltà nella realizzazione dell'opera e l'attuale disinteresse a portarla a compimento, riservandosi di mettere sul tavolo soluzioni alternative. Pur restando aperti a valutare le proposte dell'azienda, gli amministratori riuniti al tavolo territoriale di ieri hanno verbalizzato, all'unanimità, l'intenzione di non voler rinunciare al raccordo ferroviario - che dovrebbe togliere dalla strada circa 8000 camion all'anno - e quella di spingere l'azienda a rispettare gli impegni assunti.
"Per la prima volta durante l'assemblea di ieri tutti i comuni coinvolti hanno raggiunto una posizione condivisa sottoscritta in un documento: non è possibile aprire una nuova discussione con Italcementi senza che questa porti a termine gli accordi presi in passato, e il raccordo ferroviario ne è parte fondamentale", ha spiegato Giuseppe Acquati, assessore all'ambiente del Comune di Robbiate. "Inizialmente il Comune di Calusco aveva manifestato l'intenzione di non volersi confrontare con i comuni limitrofi, il fatto che abbia mutato la propria posizione è un risultato importante, frutto sia del lavoro istituzionale che abbiamo svolto con la Provincia di Bergamo sia della maggiore attenzione dell'opinione pubblica sulla vicenda".
"L'interesse di tutti i soggetti coinvolti è garantire la salute dei cittadini e il rispetto dell'ambiente, questioni che non hanno confini e che ci vedono ora remare tutti dalla stessa parte", ha aggiunto Roberto Riva, consigliere delegato all'ambiente presente alla riunione per il Comune di Imbersago. "La volontà delle amministrazioni è quella di portare l'azienda a intraprendere tutte le azioni necessarie per migliorare la qualità delle emissioni e di non accettare altri tipi di compensazioni come in passato. La strada del raccordo ferroviario siamo convinti che vada perseguita, ma non chiudiamo a priori alle proposte di Italcementi che, insieme, ci riserviamo di valutare con i tecnici".
Non ha mancato però di creare polemiche la decisione di svolgere gli incontri a "porte chiuse". Cosa che il gruppo consiliare di minoranza di Calusco d'Adda, a suo tempo presente al tavolo territoriale del 2012, ha voluto sottolineare con una lettera aperta alle amministrazioni coinvolte in questo nuovo tavolo.
La discussione ora proseguirà con la Provincia di Bergamo che - lo ricordiamo - ha accolto tutte le richieste fatte dai comuni e concesso a Italcementi 90 giorni di tempo per integrare il progetto presentato.
Come nel 2012 e viste le ultime novità che riguardano il cementificio di Calusco d'Adda, l'associazione è tornata a proporsi come soggetto in grado di coordinare la discussione tra le parti. La novità emersa nell'incontro di ieri - preceduto da un primo tenutosi lo scorso 30 marzo - è che tutti i comuni coinvolti, incluso quello di Calusco, hanno raggiunto una posizione condivisa sulla questione del raccordo ferroviario che Italcementi, con gli accordi del 2012, si impegnò a realizzare per portare su rotaia parte del traffico merci in entrata e in uscita dallo stabilimento.
Italcementi, partecipando all'incontro del 30 marzo, aveva spiegato le proprie difficoltà nella realizzazione dell'opera e l'attuale disinteresse a portarla a compimento, riservandosi di mettere sul tavolo soluzioni alternative. Pur restando aperti a valutare le proposte dell'azienda, gli amministratori riuniti al tavolo territoriale di ieri hanno verbalizzato, all'unanimità, l'intenzione di non voler rinunciare al raccordo ferroviario - che dovrebbe togliere dalla strada circa 8000 camion all'anno - e quella di spingere l'azienda a rispettare gli impegni assunti.
"Per la prima volta durante l'assemblea di ieri tutti i comuni coinvolti hanno raggiunto una posizione condivisa sottoscritta in un documento: non è possibile aprire una nuova discussione con Italcementi senza che questa porti a termine gli accordi presi in passato, e il raccordo ferroviario ne è parte fondamentale", ha spiegato Giuseppe Acquati, assessore all'ambiente del Comune di Robbiate. "Inizialmente il Comune di Calusco aveva manifestato l'intenzione di non volersi confrontare con i comuni limitrofi, il fatto che abbia mutato la propria posizione è un risultato importante, frutto sia del lavoro istituzionale che abbiamo svolto con la Provincia di Bergamo sia della maggiore attenzione dell'opinione pubblica sulla vicenda".
"L'interesse di tutti i soggetti coinvolti è garantire la salute dei cittadini e il rispetto dell'ambiente, questioni che non hanno confini e che ci vedono ora remare tutti dalla stessa parte", ha aggiunto Roberto Riva, consigliere delegato all'ambiente presente alla riunione per il Comune di Imbersago. "La volontà delle amministrazioni è quella di portare l'azienda a intraprendere tutte le azioni necessarie per migliorare la qualità delle emissioni e di non accettare altri tipi di compensazioni come in passato. La strada del raccordo ferroviario siamo convinti che vada perseguita, ma non chiudiamo a priori alle proposte di Italcementi che, insieme, ci riserviamo di valutare con i tecnici".
Non ha mancato però di creare polemiche la decisione di svolgere gli incontri a "porte chiuse". Cosa che il gruppo consiliare di minoranza di Calusco d'Adda, a suo tempo presente al tavolo territoriale del 2012, ha voluto sottolineare con una lettera aperta alle amministrazioni coinvolte in questo nuovo tavolo.
Dalla riunione sono state escluse anche quelle amministrazioni comunali, Paderno d'Adda e Solza, che tre anni fa non sottoscrissero gli accordi sulle compensazioni ambientali.
"Ho richiesto formalmente di poter partecipare agli incontri organizzati da Agenda 21 in qualità di rappresentante dei comuni che partecipano alla conferenza dei servizi indetta dalla Provincia di Bergamo - ha spiegato il sindaco di Paderno Renzo Rotta - , per volontà di alcuni questa possibilità mi è stata però negata".
La discussione ora proseguirà con la Provincia di Bergamo che - lo ricordiamo - ha accolto tutte le richieste fatte dai comuni e concesso a Italcementi 90 giorni di tempo per integrare il progetto presentato.
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