Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Monday, February 23, 2015

Italcementi, dopo il boato in Brianza resta la paura



Italcementi, dopo il boato in Brianza resta la paura
  • Domenica 22 febbraio 2015
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Il sindaco di Calusco: «Ora serve capire le cause dello scoppio nel serbatoio. Nessun ferito e l’azienda rassicura, non c’è rischio ambientale»
Il potente botto causato dall’esplosione di un serbatoio della cementeria Italcementi, avvenuto venerdi pomeriggio sarà ricordato dalle tante persone che l’hanno udito e hanno visto tremare vetri di porte e finestre. Paura c’è stata. E non poca. Il boato si è udito anche nei paesi vicini: Solza, Medolago, Carvico e Villa d’Adda che hanno telefonato ai numeri dell’emergenza e ai giornali per avere notizie.
Per tutto il pomeriggio di venerdi ma anche ieri mattina il sindaco Roberto Colleoni e i suoi collaboratori hanno effettuato sopralluoghi e hanno parlato con il prefetto, i tecnici di Asl e Arpa e con i dirigentidello stabilimento, ricevendo assicurazioni che il rischio ambientale era scongiurato. «Il primo fatto positivo e importante è quello che non ci sono state persone danneggiate –evidenzia il sindaco Colleoni. E diciamo che l’esplosione ha fatto solo danni materiali. Ora faremo le opportune valutazioni sull’esplosione quando i vigili del fuoco e le autorità competenti ci comunicheranno attraverso i loro rapporti le cause dello scoppio ed eventuali conseguenze. Alcuni cittadini hanno telefonato o inviato email. Abbiamo risposto a tutti rassicurandoli».

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