Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Tuesday, August 01, 2006

Stop agli incentivi all'incenerimento

Stop agli incentivi all'incenerimento


Se dovesse passare la legge Comunitaria 2006 al voto in questi giorni in Parlamento per introdurre nella legislazione italiana alcune modifiche che recepiscono le direttive europee, nel settore dei rifiuti si produrrebbe una vera e propria rivoluzione, richiesta da Legambiente attraverso una petizione avviata da alcuni mesi.





All'articolo 15 bis del provvedimento è previsto un emendamento che cancella una delle tante contraddizioni della normativa ambientale nazionale: quella cioè che mette sullo stesso piano l'incenerimento di scarti biodegradabili e non per ottenere energia elettrica classificando entrambe le tipologie di rifiuto tra le fonti rinnovabili.





Ebbene questo articoletto frutto di un accordo tra governo e maggioranza, breve ma efficace, rimette finalmente le cose a posto ripristinando implicitamente una distinzione che, riconosciuta anche dal semplice buon senso, solo l'ostinazione o forse un interesse di parte non riconosceva come tale.





Perché se la Comunitaria dovesse passare così com'è oggi, i finanziamenti e gli incentivi pubblici previsti per la produzione di energia da fonti rinnovabili sarebbero concessi solo a quegli impianti che rientrano nella definizione dell'articolo 2 della direttiva 2001/77/Ce. In altre parole, escludendo l'utilizzo di rifiuti non biodegradabili e limitandolo solo a quelli a base di biomassa.





Recita, infatti, l'articolo 15-bis, comma 1: "Ai fini della corretta applicazione della direttiva 2001/77/CE i finanziamenti e gli incentivi pubblici sono concedibili esclusivamente per la produzione di elettricità prodotta da fonti energetiche rinnovabili, così come definita dall'articólo 2 della medesima direttiva 2001/77/Ce".





Aggiunge poi il comma 2: "I benefici previsti dal decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 per gli impianti di incenerimento, di co-combustione, di coincenerimento possono essere concessi soltanto a quegli impianti la cui costruzione sia iniziata dopo l'entrata in vigore del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 e prima del 9 giugno 2006". Il che significa che viene anche ristretto notevolmente il campo di utilizzo degli inceneritori.

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