Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Tuesday, November 29, 2011

Smog, tavolo Comune-Provincia con i sindaci dell'area critica

Emergenza smog sempre in primo piano nelle città italiane. Roma e Milano hanno varato una serie di provvedimenti anti-inquinamento. A Milano i 74 sindaci che hanno partecipato al tavolo organizzato dal Comune e dalla Provincia di Milano per combattere l'inquinamento hanno detto no alle targhe alterne, introducendo una limitazione del traffico privato dei veicoli Euro 3 diesel senza filtro antiparticolato dalle 8.30 alle 18.00 e un grado in meno di riscaldamento in tutti gli edifici pubblici e privati. 

I veicoli commerciali diesel Euro 3 senza fap potranno circolare solo dalle 10 alle 18. Le misure saranno in vigore da mercoledì a venerdì di questa settimana e lunedì e martedì della prossima. 

Roma il primo dicembre si comincia invece con le targhe alterne, le prime della Giunta Alemanno: si parte con il blocco dei veicoli dispari, che non potranno circolare all'interno della fascia verde dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 21. Le targhe alterne potrebbero essere adottate anche venerdì 2 dicembre, ma solo se non saranno scesi i livelli degli inquinanti.

Bergamo comunque non sta a guardare. Per domattina - conferma l'assessore all'Ambiente del Comune Massimo Bandera - è stato convocato il tavolo congiunto fra Comune, Provincia e i sindaci dei Comuni dell'area critica per discutere eventuali azioni da intraprendere. 

«E' ormai da marzo - dice Bandera - che ci riuniano periodicamente per monitorare la situazione e discutere il da farsi. Al tavolo parteciperanno anche gli esperti dell'Arpa. Personalmente ritengo che occorrano interventi anzitutto che coinvolgano tutti i Comuni e non siano possibili soluzioni tampone. Bisogna puntare sul parco mezzi, aumentare i controlli, valutare e capire l'incidenza che hanno eventuali mezzi inquinanti. Non siamo per le soluzioni una tantum e ribadisco che da mesi ci stiamo adoperando su vari fronti compreso quello degli impianti di riscaldamento per contenere gli inquinanti».

Ieri intanto la colonnia di rilevamento della qualità dell'aria ha registrato ancora una volta valori di Pm10 sopra il limite (50 microgrammi): a Bergamo via Meucci 64, via Garibaldi 71, Filago 88, Osio Sotto 66, Treviglio 82, Calusco 65. 

Monday, November 21, 2011

Merate Online - Merate: da sei giorni la centralina Arpa per le PM10 sopra il valore limite di 50 µg/mc

Merate Online - Merate: da sei giorni la centralina Arpa per le PM10 sopra il valore limite di 50 µg/mc


Da sei giorni l'aria di Merate è la peggiore della Provincia, almeno stando ai valori di Pm10 rilevati dalle centraline disposte dall'Arpa. Da domenica 13, infatti, in città, sono costantemente superati i livelli soglia di 50 µg/mc mentre ciò non accade negli altri punti di raccolta dati di Lecco, dove i valori vengono registrati sia in via Sora sia in via Amendola,  di Moggio e di Valmadrera. 

Il valore peggiore si è toccato nella giornata di venerdì quando la concentrazione delle cosiddette "polveri sottili" ha toccato quota 96 µg/mc, peggio .

La situazione non migliora se, al posto di considerare i singoli dati riferiti a Merate, si prendono in considerazione quelli relativi all'area sovracomunale dove il meratese è inserito insieme a Milano e Como. A Milano venerdì 18 novembre, nella zona A1, il picco ha raggiunto i 91µg/m3, distaccato di 5 punti rispetto a Merate. Seguono Brescia con 88 µg/m3, Bergamo con 81 µg/m3 e Cremona con 64µg/m3. Nei limiti invece sono rimasti Lodi con 40µg/m3, Mantova con 39µg/m3 e Pavia con 45µg/m3.

Se la situazione nei prossimi giorni non migliorerà è del tutto prevedibile che, nel corso del mese, si registreranno altri sforamenti andando così a superare le 8 "giornate nere" riferite a novembre 2010 e le 6 dello stesso periodo del 2009

Friday, November 18, 2011



Egregio direttore,

sull'Eco di Bergamo del 16 novembre 2011 sono uscite due pagine
dedicate alla questione delle polveri sottili: PM10 in particolare.
Finalmente, verrebbe da dire, l'Eco di Bergamo affronta la questione con forza!
Avevo parlato, qualche giorno prima, con una delle vostre giornaliste
che mi aveva chiesto la mia opinione sul Piano dell'Aria promosso dal
Comune di Bergamo. Avevamo fatto una piacevole chiacchierata e le
avevo fornito dei numeri a sostegno delle mie posizioni.

Il 16 ho letto il giornale riscontrando che, anche quest'anno, le mie
dichiarazioni vengono usate come contraltare a quelle dell'Assessore
Bandera.
Nulla da obiettare, certo, se non per il fatto che tra i doveri della
stampa ci sarebbe quello di verifica delle fonti. Ora se l'Assessore
Bandera dichiara "Particolare attenzione anche sulle caldaie,
Bergamo infatti ha iniziato a sforare la soglia dei 50 microgrammi con
l’accensione del riscaldamento." e Cremaschi dichiara "I superamenti
ci sono stati anche prima del 15 ottobre quando le caldaie erano
ancora spente" ci sono solo due possibilità: o stiamo parlando di
numeri diversi, città diverse, forme di inquinamento diverse (e in
questo caso la giornalista avrebbe dovuto fare una verifica, chiedere
approfondimenti ai due intervistati, chiarire ai lettori il perché di
due dichiarazioni così contradditorie) o uno dei due sta riportando
dei dati inesatti.
Visto e considerato che suppongo che ambedue ci si riferisca ai dati
forniti dall'ARPA e che gli stessi dati sono quelli cui voi fate
riferimento, visto e considerato che l'Eco di Bergamo ha pubblicato
notizie riguardo agli sforamenti prima del 15 ottobre (data prevista
per l'accensione delle caldaie), mi permetto di desumere che i dati da
me forniti siano confortati da l'Eco di Bergamo stesso.
Ma la vera domanda è perché l'Eco di Bergamo non ha approfondito la
questione con l'Assessore?
Forse l'Assessore sa di qualche impianto caldaia acceso prima del 15 ottobre?
O forse, continuare a ripetere che il nodo delle polveri sottili sta
nelle caldaie serve a "coprire" la non volontà di intervenire su
quello che è il nodo principale di produzione dell'inquinamento: il
traffico.
Peraltro leggendo il trafiletto pubblicato nelle stesse pagine a
titolo "Si chiama «nerofumo» È nocivo" i tecnici ARPA sottolineano
come anche il PM1 sia prodotto dal traffico autoveicolare…

Ora… so bene che quando si parla di traffico e della mobilità urbana
si tocca uno dei problemi più delicati per i politici. Ma se una
persona sceglie di fare l'Assessore alla Mobilità, deve assumersi
delle responsabilità e non limitarsi a organizzare la "settimana della
mobilità" una volta all'anno.
Concludendo: avrei piacere di sapere da parte del Vostro giornale se
ritenete che i dati che ho fornito sono inesatti; se avete intenzione,
anche quest'anno, di occuparvi della questione delle polveri sottili
con l'approssimazione dimostrata sino ad oggi; se avete intenzione di
presentare -come in questa occasione- degli obblighi di legge come
delle iniziative innovative da parte dell'amministrazione; se avete
intenzione di presentare - come in questa occasione- delle iniziative
puramente simboliche come la soluzione ai problemi.

Cordiali saluti,

Nicola Cremaschi
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Legambiente Bergamo

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