Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Friday, November 18, 2011



Egregio direttore,

sull'Eco di Bergamo del 16 novembre 2011 sono uscite due pagine
dedicate alla questione delle polveri sottili: PM10 in particolare.
Finalmente, verrebbe da dire, l'Eco di Bergamo affronta la questione con forza!
Avevo parlato, qualche giorno prima, con una delle vostre giornaliste
che mi aveva chiesto la mia opinione sul Piano dell'Aria promosso dal
Comune di Bergamo. Avevamo fatto una piacevole chiacchierata e le
avevo fornito dei numeri a sostegno delle mie posizioni.

Il 16 ho letto il giornale riscontrando che, anche quest'anno, le mie
dichiarazioni vengono usate come contraltare a quelle dell'Assessore
Bandera.
Nulla da obiettare, certo, se non per il fatto che tra i doveri della
stampa ci sarebbe quello di verifica delle fonti. Ora se l'Assessore
Bandera dichiara "Particolare attenzione anche sulle caldaie,
Bergamo infatti ha iniziato a sforare la soglia dei 50 microgrammi con
l’accensione del riscaldamento." e Cremaschi dichiara "I superamenti
ci sono stati anche prima del 15 ottobre quando le caldaie erano
ancora spente" ci sono solo due possibilità: o stiamo parlando di
numeri diversi, città diverse, forme di inquinamento diverse (e in
questo caso la giornalista avrebbe dovuto fare una verifica, chiedere
approfondimenti ai due intervistati, chiarire ai lettori il perché di
due dichiarazioni così contradditorie) o uno dei due sta riportando
dei dati inesatti.
Visto e considerato che suppongo che ambedue ci si riferisca ai dati
forniti dall'ARPA e che gli stessi dati sono quelli cui voi fate
riferimento, visto e considerato che l'Eco di Bergamo ha pubblicato
notizie riguardo agli sforamenti prima del 15 ottobre (data prevista
per l'accensione delle caldaie), mi permetto di desumere che i dati da
me forniti siano confortati da l'Eco di Bergamo stesso.
Ma la vera domanda è perché l'Eco di Bergamo non ha approfondito la
questione con l'Assessore?
Forse l'Assessore sa di qualche impianto caldaia acceso prima del 15 ottobre?
O forse, continuare a ripetere che il nodo delle polveri sottili sta
nelle caldaie serve a "coprire" la non volontà di intervenire su
quello che è il nodo principale di produzione dell'inquinamento: il
traffico.
Peraltro leggendo il trafiletto pubblicato nelle stesse pagine a
titolo "Si chiama «nerofumo» È nocivo" i tecnici ARPA sottolineano
come anche il PM1 sia prodotto dal traffico autoveicolare…

Ora… so bene che quando si parla di traffico e della mobilità urbana
si tocca uno dei problemi più delicati per i politici. Ma se una
persona sceglie di fare l'Assessore alla Mobilità, deve assumersi
delle responsabilità e non limitarsi a organizzare la "settimana della
mobilità" una volta all'anno.
Concludendo: avrei piacere di sapere da parte del Vostro giornale se
ritenete che i dati che ho fornito sono inesatti; se avete intenzione,
anche quest'anno, di occuparvi della questione delle polveri sottili
con l'approssimazione dimostrata sino ad oggi; se avete intenzione di
presentare -come in questa occasione- degli obblighi di legge come
delle iniziative innovative da parte dell'amministrazione; se avete
intenzione di presentare - come in questa occasione- delle iniziative
puramente simboliche come la soluzione ai problemi.

Cordiali saluti,

Nicola Cremaschi
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Legambiente Bergamo

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