Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Tuesday, May 27, 2008

Iniziativa "10x10"

Iniziativa "10x10" SEMPRE PIÙ ADESIONI


Raccoglie sempre più consensi l'iniziativa di "Quattroruote" battezzata "10x10", nella quale dieci grandi società si sono impegnate a ridurre del 10% nel corso del 2008 le emissioni di anidride carbonica della loro flotta di vetture aziendali. Le dieci società che avevano aderito inizialmente al nostro "protocollo" sono, infatti, già diventate quattordici e altre stanno completando l'iter approvativo interno per entrare a far parte del gruppo. All'inizio di quest'anno il "panel" di società era composto da Autogrill, Autostrade per l'Italia, Bristol-Myers Squibb, Coca-Cola HBC Italia, Intesa San Paolo, Johnson & Johnson, Pirelli, Sanofi Aventis, Tnt Express Italy e Vodafone Italia. A queste si sono aggiunte più recentemente Europ Assistance, Italcementi, Linde e Obiettivo Lavoro.

Europ Assistance è attiva nel settore assicurativo e dell'assistenza a chi viaggia: opera nel nostro Paese dal 1968 ed è strutturata in quattro aeree, ovvero auto, viaggi, salute e casa. In Italia ha 1126 dipendenti e un parco auto di 105 unità, cui si sommano le 1870 vetture date a noleggio ai propri dipendenti.

Italcementi è una delle prime dieci società industriali italiane e il quinto produttore mondiale di cemento; è presente in 22 Paesi e, nella sola Italia, utilizza 1039 autoveicoli per trasporto persone e promiscui che percorrono complessivamente poco meno di 45 milioni di chilometri l'anno. Tra le operazioni attuate per ridurre le emissioni di CO2 della propria flotta c'è anche l'acquisto di dieci Toyota Prius, un veicolo elettrico e tre bici a pedalata assistita.

Linde Gas Italia e Linde Medicale fanno parte di The Linde Group, azienda leader mondiale nel settore dei gas industriali e medicali e dell'ingegneria impiantistica. Presente in Italia dal 1991, ha numerose sedi nel nostro Paese per un totale di 322 dipendenti diretti; la sua flotta si compone di 134 veicoli che percorrono circa cinque milioni di chilometri l'anno.

Obiettivo lavoro, infine, è la più grande agenzia per il lavoro a capitale interamente italiano; i dipendenti sono 790, le filiali in Italia 166, otto le società all'estero con 15 filiali, da Bucarest a Rio de Janeiro. Il parco aziendale è composto da 167 auto, con una percorrenza di 6,6 milioni di chilometri l'anno. Da qualche mese ha adottato una nuova "car policy" secondo criteri concordati con "Quattroruote".

Con queste "new entry" il parco auto coinvolto dall'iniziativa "10x10" sale a più di 18.600 veicoli, destinati a aumentare nelle prossime settimane: chi fosse interessato ad avere più informazioni o ad aggiungersi al gruppo di partecipanti, può contattarci inviando un'e-mail a redazione@quattroruote.it.

In Borsa largo a cieli e strade

In Borsa largo a cieli e strade
(23/05/2008)
Cieli e strade saranno favorite dall'opera del Governo Berlusconi. E' quanto prevedono gli analisti di Lehman Brothers che pensano come "il recente evento politico italiano porterà molto probabilmente a un ambiente più favorevole, in cui i settori aeroportuali e le società autostradali ne beneficeranno".

Quindi largo ai titoli che hanno a che fare con questi settori anche in maniera indiretta, come Atlantia, i titolo legati alle compagnie aeree, i titoli delle società che gestiscono gi aeroporti, come Save e Adf, e magari i titoli delle costruzioni, come Impregilo, Italcementi e Astaldi, impegnati nelle opere infrastrutturali.

Monday, May 19, 2008

Calusco d’Adda: ieri porte aperte all’ Italcementi

Calusco d’Adda: ieri porte aperte all’ Italcementi

Di Vercingetorix
Nonostante il tempo davvero da lupi, con scrosci di pioggia battenti, la giornata di “Cementerie aperte” organizzata da Italcementi nello stabilimento di Calusco d’Adda si è rivelata un successo, che ha visto la partecipazione di una nutrito pubblico. Un’operazione di trasparenza per la quale occorre rendere merito alla multinazionale bergamasca del cemento. Un'esperienza molto istruttiva che ci auguriamo possa essere ripetuta ancora (magari in giornate dal clima migliore). La giornata è stata organizzata in collaborazione con le organizzazioni di volontariato di Calusco che hanno dato il loro supporto per la gestione della giornata, con un’ottantina di volontari a garantire la sicurezza e il tranquillo svolgimento della manifestazione. Italcementi ha erogato un contributo di 15.000 euro alle associazioni, in una politica che tende a riallacciare i rapporti con il territorio e in particolare con la comunità che ospita questo impianto all’avanguardia. In più vi erano clown, trenino, stand vari e molte altre cose.
I visitatori a gruppi di quindici sono stati accompagnati da un tecnico che ha loro illustrato le principali fasi di lavorazione del cemento, con quali materie prime lo si produce, come funziona il forno (che raggiunge una temperatura di 1.450 gradi) e un attenzione particolare è stata data a sottolineare come vengano rispettate tutte le misure di sicurezza (tanto che Italcementi ha raggiunto il record di 1.158 giorni senza alcun infortunio) e di come tutta la filiera di produzione rispetti le normative e anzi i parametri delle emissioni siano molto al di sotto degli standard di legge. Ha suscitato interessa sapere che è per fare il cemento oltre a calcare (di Col Pedrino), marna (del Monte Giglio), fluoro, idrossido di calcio, residui di pirite, si usi anche l’urea, elemento che paradossalmente serve a contenere i valori delle emissioni, e anche una parte di residui incombusti derivati dai termo valorizzatori. I tecnici hanno spiegato anche che oltre a carbone, olio combustibile per fare funzionare il forno si usa anche un 8-9% di rifiuti urbani si tratta di CDR (combustibile derivato da rifiuti, cioè rifiuti solidi urbani ridotti in coriandoli). La potenzialità della produzione del forno è di 150 tonnellate di cemento al all’ora. Si è spiegato anche che la nuova galleria da Colle Pedrino a Calusco, che sostituisce la vecchia teleferica trasporta ora circa 350 tonnellate ora di materiale, ma arriverà a regime a 600 tonnellate, contro una potenzialità dei vecchi carrelli di 70 tonnellate ora. Cosa che ha consentito di togliere dalla circolazione un gran numero di camion. Grande soddisfazioni per grandi e piccini con buffet finale con bibite letteralmente preso d’assalto e distribuzione di kit informativi e di una piantina per ognuno dei visitatori.
sx I cartelli della minfestazione, Dx Clown e volontari
Sx l 'arrivo del trenino che trasportava i visitatori, Dx il pupazzo di MisterCem (prima si chiamava Smogbuster), il cemento TX mangia smog
sx altra immagine del trenino, dx i visitatori si radunano prima della visita
sx il tecnico davanti all'iniettore del forno
dx particolare del mulino dove vengono macinate le materie prime
dx e sx
particolari del tecnico davani al forno dove si cuoce il cemento
dx e sx
vedute di particolari dello stabilimento
alcuni dei monitor di controllo
sx il forno di cottura,
dx il cartello che mostra i giorni senza infortuni
apparecchiature di controllo chimico e fisico
sx il buffet preso d'assalto, dx i carrellini smantellati della teleferica

Thursday, May 15, 2008

Settimana europea del cemento


Settimana europea del cemento
Porte aperte a Calusco d'Adda



Sabato 17 maggio la Cementeria di Calusco d’Adda, una tra le più importanti e significative di Italcementi, sarà aperta al pubblico
In occasione della Settimana europea del cemento in programma dal 10 al 18 maggio in tutta Europa, sabato 17 maggio dalle ore 14,30 alle 19 sarà aperta al pubblico la Cementeria Italcementi di Calusco d’Adda.
Con questa iniziativa Italcementi vuole rafforzare il legame con la comunità locale e il territorio facendo conoscere in maniera approfondita e diretta la cementeria, la realtà aziendale e l’impegno a tutela dell’ambiente, della sicurezza e della qualità dei prodotti.
Nel corso della mattinata è prevista la visita delle scolaresche mentre nel pomeriggio è organizzata l'apertura dell’impianto a tutta la cittadinanza.
L’invito a partecipare è esteso a tutti i cittadini di Calusco d’Adda, dell’Isola e dei Comuni vicini da una parte e dall’altra dell’Adda.

Tutte le informazioni sulla manifestazione sono disponibili su sito www.aitecweb.it e www.italcementi.it

Wednesday, May 07, 2008

NANOTECNOLOGIE E NANOPARTICELLE: OPPORTUNITA’ O RISCHIO SOTTOVALUTATO?

NANOTECNOLOGIE E NANOPARTICELLE: OPPORTUNITA’ O RISCHIO SOTTOVALUTATO? PDF Stampa E-mail
Tuesday 15 January 2008
La notizia è di oggi: la Soil Association non concederà la certificazione a quei prodotti contenenti additivi realizzati con nanotecnologie. Ma cosa sono nanoparticelle e nanotecnologie? Cominciamo a scoprirlo.


nanoparticelle nel nucleo.jpgPer molti non ci sono dubbi: il futuro sono le nanotecnologie, con tutte le prospettive di applicazione che questa nuova parte di progresso sembra riservarci. Per nanotecnologia si intende la manipolazione della materia su una scala dimensionale inferiore al micrometro, normalmente tra 1 e 100 nanometri , e la progettazione e realizzazione di dispositivi di tali dimensioni. Per farsi un'idea di cosa significhino tali ridottissime dimensioni basti pensare che il Dna ha un diametro di circa due nanometri e che una cellula ne contiene una catena, raggomitolata su se stessa, di lunghezza pari a circa due metri.

Secondo numerosi esponenti della comunità scientifica ma anche del mondo imprenditoriale queste nuove applicazioni tecnologiche rappresenterebbero già oggi un elemento di progresso e di profitto, dal momento che sono possibili un'infinità di future applicazioni: dal campo sanitario (utilizzando nano particelle c'è chi sostiene sarà possibile combattere i tumori), alla tecnologia informatica e le comunicazioni, solo per fare degli esempi. Alcune applicazioni concrete delle nanotecnolgie in ambito industriale ci sono, ad esempio, nella cosmesi , nelle vernici, nei tessuti tecnici e nell'abbigliamento, piuttosto che negli articoli sportivi. Inoltre nei nanocompositi, che trovano un' applicazione in sofisticati hard disk con superfici nanostrutturate utilizzati per registrazione di dati ad altissima densità, ma anche chip di memoria con dimensioni inferiori a 100 nm, dispositivi fotonici, superfici autopulenti, sistemi per la diagnostica medica, celle fotovoltaiche ecc., senza dimenticare le applicazioni nel campo dell'edilizia (l'applicazione più conosciuta in Italia è ad esempio quella dei materiali cementizi nanostrutturati della Italcementi).

Nonostante l'entusiasmo, negli ultimi tempi iniziano a diffondersi i risultati di alcune ricerche che evidenziano potenziali effetti nocivi per la salute umana che le nano particelle potrebbero causare. La capacità di produrre e gestire questi piccoli elementi di materia ha comportato anche la possibilità di studiarne gli effetti, ad esempio, sul corpo umano, e di comprendere la loro reale diffusione nell'ambiente. Infatti, il primo tema di dibattito è rappresentato dalle ormai famose polveri sottili, che sono costituite da micro e nano particelle, presenti in misura relativamente abbondante nell'ambiente. Queste polveri non sono generalmente un prodotto delle nanotecnologie ma il sottoprodotto di alcuni processi industriali, dell' incenerimento di rifiuti piuttosto che della combustioni nei motori diesel.
Grazie a questo processo tecnologico si è quindi anche compreso che l'attività umana, oltre a deturpare l'ambiente con svariate tipologie di inquinanti chimici, presenta tra i suoi effetti collaterali l'immissione nell'ambiente di enormi quantità di micro e nano particelle.
Oltre all'inquinamento volontario dell'ambiente, dovuto alla produzione di nano particelle a scopo industriale, ed all'inquinamento collaterale derivante dall'attività produttiva, le nano particelle trovano una loro fonte anche nel normale divenire del mondo naturale: le eruzioni vulcaniche, ad esempio, immettono nell'aria quantità minime di particelle (l'attività di tutti i vulcani del mondo produce la medesima quantità di polveri sottile del traffico di una singola città di medie dimensioni).

A questo punto è d'obbligo porsi una domanda fondamentale: quali potrebbero essere i rischi associati alla presenza di nano particelle nell'ambiente?
A questo proposito esistono diverse ricerche da cui risulta che le nano particelle sono effettivamente pericolose per l'ambiente e per la salute umana. In particolare è possibile fare riferimento agli studi di due ricercatori italiani, il Dott. Stefano Montanari e la Dott.ssa Antonietta M. Gatti, i quali sarebbero riusciti a collegare la penetrazione di queste particelle nell'organismo umano con la genesi di forme tumorali. La diffusione di forme patologiche connessa agli effetti delle nano particelle sull'organismo umano è tanto elevata che per definire tali malattie è stato creato il termine: "nanopatologie". Con questa parola s'intendono quindi "le malattie provocate da micro e nanoparticelle inorganiche che sono riuscite, per inalazione od ingestione, ad insinuarsi nell'organismo e si sono stabilite in un organo o in un tessuto".
Un primo importante esempio di nanopatologia è la cosiddetta "sindrome dei Balcani". Nel 2002 e negli anni successivi, molti reduci della guerra nella ex Yugoslavia hanno presentato un insieme di sintomi, spesso gravi, apparentemente assai difficili da correlare e malattie come tiroiditi, leucemie e diverse forme di cancro.
In un primo momento la causa di queste patologie era stata individuata nella debole radioattività propria dell'uranio impoverito. In realtà, lo studio condotto nella fattispecie dalla dott.ssa Gatti ha individuato come la vera origine delle patologie fossero le polveri sottili generate con l'esplosione delle bombe all'Uranio impoverito, in cui si sviluppano temperature molto elevate, superiori ai 3000°C. A queste temperature, tutto quanto si trovi intorno il punto di esplosione si fonde e vaporizza. Si forma così un aerosol che viene disperso finemente nell'atmosfera e che, una volta inspirato, si diffonde attraverso il sangue nei tessuti. Una grave conseguenza è che poi queste nano particelle inorganiche non vengono eliminate dal corpo umano, ma tendono ad accumularsi provocando con il tempo seri danni per l'organismo. In particolare queste particelle sono talmente piccole che riescono a penetrare nei nuclei delle cellule, distruggendone quindi le funzionalità e trasformandole in forme cancerose.
Questo è solo un esempio, ma un identico meccanismo patologico si verifica anche per le persone che vivono lontane dalle zone di guerra ma a contatto con altre nano particelle che sono presenti nell'aria, nel cibo, nell'acqua, e che sono il prodotto dall'incenerimento di rifiuti urbani, argomento sicuramente molto attuale.
La ricerca, ormai fortemente indirizzata allo studio applicativo delle nanotecnologie, dovrebbe riconoscere il proprio dovere etico, una sincera e inopinabile responsabilità rispetto al comprendere gli effetti collaterali delle nanotecnolgie e al contempo i possibili danni derivanti dall'inquinamento dell'ambiente da nano particelle.

Dario Muzzarini

Thursday, May 01, 2008

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