Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Saturday, February 26, 2005

Italcementi e Mazzucconi, l'Isola difende l'ambiente

L'ECO DI BERGAMO 25 02 05

Italcementi e Mazzucconi, l'Isola difende l'ambiente


CALUSCO D'ADDA Concertazione: è stato il termine più ricorrente nel corso dell'Assemblea della Comunità dell'Isola bergamasca (Cib), presieduta da Giancarlo Ghinzani, che ha affrontato due importanti problematiche: alimentazione con nuovi combustibili dell'impianto Italcementi di Calusco d'Adda e il trasferimento delle Fonderie Mazzucconi. Su queste tematiche c'è stato accordo unanime affinché la Cib assuma un ruolo primario sui tavoli di concertazione, rappresentando i Comuni del territorio.Tematiche che hanno coinvolto tutti i sindaci o loro rappresentanti dell'Isola, senza dimenticare altre questioni primarie come l'ampliamento della Freni Brembo a Mapello, o il centro commerciale sempre a Mapello (area ex Sobea). Folto pubblico a seguire il dibattito dell'assemblea, tra i presenti anche gli esponenti del Comitato per la difesa dell'ambiente dell'Isola. Sul nuovo tipo di combustibile dell'Italcementi, dopo le informazioni fornite dal sindaco di Calusco, Rinaldo Colleoni, è stato presentato dall'ingegnere Davide Fortini dell'Agenda 21 un dettagliato piano d'intervento, che dovrà coinvolgere i vari livelli istituzionali (sindacati, associazioni ambientaliste, categorie economiche) per sviluppare e realizzare un patto territoriale per un sistema di compensazioni ambientali. Su questa base è stata approvata una mozione che evidenzia il ruolo primario della Comunità dell'Isola sul tavolo della concertazione, con il compito di studiare, valutare e adottare per conto dei Comuni le azioni di salvaguardia del territorio.Non meno complesso e dibattuto il trasferimento e potenziamento delle fonderie Mazzucconi da Ponte San Pietro e Ambivere nella futura unità produttiva di Locate. Su quest'area c'è già un accordo di massima tra la proprietà e l'amministrazione comunale e si dovrà esprimere la Regione attraverso il Via (Verifica impatto ambientale).Su questo polo produttivo il sindaco di Ambivere, Alma Ravasio, anche a nome dei Comuni di Brembate Sopra, Capriate San Gervasio e delle minoranze consiliari di Ambivere e Solza, ha illustrato un documento di netta contrarietà. Su questo documento si è sviluppato un articolato dibattito, con il contributo del sindaco di Ponte San Pietro Leonida Pozzi, del suo vice Antonio Sala, dell'assessore di Calusco Lino Corti, dei primi cittadini di Sotto il Monte Eugenio Bolognini e Guido Bonacina di Presezzo: ne è emerso che si ritiene sicuramente più utile affrontare tutte le problematiche ambientali non singolarmente, ma in concertazione, per evitare di creare fratture e contrapposizioni tra i Comuni.Il dibattito sull'argomento «Fonderia Mazzucconi» è terminato con l'approvazione all'unanimità della seconda mozione che indica la Cib quale ente sovraccomunale titolato a partecipare al tavolo di concertazione interessato a discutere e a dare pareri sul nuovo insediamento produttivo di Locate, con un coinvolgimento diretto su ogni decisione in ordine alla Valutazione di impatto ambientale. A questa risoluzione unitaria è stato allegato il documento di Alma Ravasio. «Con queste due risoluzioni approvate all'unanimità la Cib va ad assumere un ruolo importante sulle tematiche ambientali - ha rimarcato il presidente Giancarlo Ghinzani -. Non più documenti politici ma un intervento diretto su queste due importanti problematiche. E anche un metodo di lavoro per il futuro».R. T.

Friday, February 25, 2005

Imbersago: il Comune osserva Il progetto di Italcementi

Imbersago: il Comune osservaIl progetto di Italcementi


COMUNE DI IMBERSAGO
All`attenzione di:

Ministero dell`ambiente e della tutela del territorioServizio V.I.A.Cia C. Colombo, 4400147 Roma

Regione LombardiaStruttura V.I.A.U.O.Pianificazione e Programmazione territorialeDirezione generale territorio e urbanisticaVia Sassetti 32/220124 Milano
Oggetto: Osservazioni al progetto “Impianto di ricezione, stoccaggio ed alimentazione di rifiuti liquidi pericolosi per il coincerimento nel forno della cementeria di Calusco d`Adda (BG)” (n. S.I.A. 127) presentato da Italcementi S.p.A., in data 20/12/2004.
Il sottoscritto Giulio Reali, in qualità di Vicesindaco del Comune di Imbersago (LC), presa visione della documentazione relativa alla realizzazione di un “Impianto di ricezione, stoccaggio ed alimentazione di rifiuti liquidi pericolosi per il coincerimento nel forno della cementeria di Calusco d`Adda (BG)”, esprime le seguenti osservazioni al progetto (le pagine riportate fanno riferimento alla documentazione di studio di impatto ambientale presentata da Italcementi S.p.A.):
1) Pagina III-20. Il rifiuto Ecofluid viene dichiarato come composizione generale. Il contenuto massimo di cloro sarebbe di 1,5%. Dal momento che la combustione di composti organici in presenza di cloro dà origine a diossine, detta percentuale è tutt`altro che trascurabile. L`azienda dichiara che alle temperature di combustione di un cementificio le diossine vengono distrutte. L`affermazione risponde al vero, ma non si fa menzione al fatto che le diossine potrebbero riformarsi durante le fasi di raffreddamento dei fumi.

2) Pagina III-47. L`azienda afferma che le concentrazioni di NOx a camino assommano a 800 mg/Nmc. L`emissione è di grande importanza, sia per le concentrazioni elevate, sia perchè gli NOx ricadendo al suolo contribuiscono ad aggravare l`inquinamento dell`atmosfera causato dalle automobili (questione ripresa e approfondita al punto 7).

3) Pagina III-48. L`azienda esclude la possibilità di abbattere i metalli, che passerebbero perciò liberamente nelle emissioni. Ciò preoccupa soprattutto per il fatto che, come risulta dal documento (allegato 3, pagina 1) e riportato al punto 6, non esiste garanzia che le concentrazione di metalli nell`Ecofluid, già non trascurabili, rimangano sempre le stesse. Dalla scheda di sicurezza dell’Ecofluid infatti non traspare la presenza di metalli, che invece sono presenti in misura non trascurabile e preoccupano da un punto di vista sanitario (es. concentrazione di Pb pari 79,7 µg/kg nel rapporto di prova SVR in allegato 3. )

4) Pagina III-53. L`azienda dichiara che le sei pompe per il trasferimento liquidi dell`impianto hanno una emissione sonora con potenza pari a 93 decibel (dBA). Si tratta di una forte emissione, che andrà ad aggiungersi alla rumorosità già percepita, prodotta dal resto degli impianti attualmente funzionanti.Non sembrano inoltre previsti interventi di insonorizzazione delle pompe.

5) Pagina III-54. L`azienda dichiara di non aver inserito, fra gli scenari ipotizzati, il ribaltamento di autobotti. Riteniamo questa omissione poco opportuna, perché, nonostante le motivazioni riportate, non si può escludere assolutamente una qualsiasi possibilità di incidente.

6) Allegato 3, pagina 1. Viene dichiarata la composizione di massima dell`Ecofluid: "miscela di fondi e residui di reazione derivanti da processi chimici organici, quali rifiuti della produzione, formulazione, forniture ed uso di prodotti della chimica fine e di prodotti chimici non specificati altrimenti." Una simile origine difficilmente è in grado di garantire una composizione costante, e soprattutto una costante concentrazione di cloro e di metalli, essendo peraltro la scheda di sicurezza relativa all’Ecofluid piuttosto generica.Tale preoccupazione era stata esplicitata, relativamente all’utilizzo di Ecofluid nell’impianto di Calusco dal 1994 al 2002, nel D.G.R. 26 febbraio 2001 – n. 7/3574, a pagina 1379 del Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia – Serie Ordinaria n.17 del 23 aprile 2001, in cui si legge:“ c) i rifiuti speciali pericolosi, costituiti da miscele di sostanze organiche a base di solventi non clorurati…omissis…utilizzati dalla ditta Italcementi s.p.a. sita in Calusco d’Adda, devono essere accompagnati a idonea certificazione che attesti le corrispondenze degli stessi alle caratteristiche chimico-fisiche individuate al punto 10 del d.m. 16 gennaio 1995, con le seguenti ulteriori prescrizioni:-Cloruri post combustione non superiore all’1%;-Contenuto in acqua non superiore al 20%;-Ceneri a 600°C centigradi = 6%-Potere calorifico inferiore superiore a 4.500 kcal/kg…”

7) Pagina IV-89. L`azienda dichiara per gli NOx superamenti dei limiti di immissione per il 99,8° percentile. Ciò avverrebbe però soltanto nel periodo di "transizione"; l`entrata in funzione di limiti all`emissione più restrittivi porterà in futuro a superamenti soltanto in condizioni meteorologiche sfavorevoli. Per una zona dove spesso si superano i livelli di allarme per le polveri fini e dove le condizioni di inversioni termica si verificano per la maggior parte dell`anno, ci sembra che il problema relativo a tali emissioni debba essere oggetto di maggiori approfondimenti e valutazioni. Si ricorda, infatti, che anche gli NOx, oltre al PM10, sono stati messi in relazione con l`aumento di mortalità generale che fa seguito ai fenomeni di inquinamento atmosferico.Più in generale non sono ben esplicitati i meccanismi che comporterebbero la riduzione di emissione di Nox per il rispetto dei limiti più restrittivi (indicati pari a 500 mg/Nm3, come riportato da Italcementi s.p.a. nel documento distribuito nella riunione con le amministrazioni locali del 15.01.2005)

8) Pagina IV-119 e seguenti. La zona dove dovrebbe sorgere l`impianto è monumento naturale; in particolare la forra dell`Adda possiede un alto valore scenico. Siamo in piena zona leonardesca, e particolare valore viene attribuito alla veduta che si può godere dal ponte di Paderno. L`azienda asserisce che questo fatto non ha importanza perchè la nuova struttura " si inserisce in un territorio fortemente modellato dall`attività antropica...omissis...questi luoghi appaiono già compromessi nella loro integrità e peculiarità originarie". Per le premesse fatte, riteniamo questa affermazione discutibile e, comunque, pensiamo sia criticabile questo tipo di approccio alla tutela del paesaggio.

9) In generale si lamenta la carenza di informazioni sulle emissioni da coincenerimento dei rifiuti RASF; nella documentazione vengono infatti riportate solo esperienze legate al coincenerimento di farine animali e pneumatici, oltre ai dati sulla combustione di Ecofluid nell’impianto di Calusco dal 1994 al 2002 (poco confortanti riguardo l’incremento di emissioni di Pb).

10) Non è chiara l’adeguatezza dei dispositivi antincendio previsti, rispetto a quanto indicato nelle schede di sicurezza di Ecofluid e RASF.

11) In tutta la documentazione si citano gli ipotizzati combustibili alternativi Ecofluid e RASF (residui altobollenti fenolici e stirenici), mentre si allegano le schede di sicurezza non della miscela RASF, ma dei residui fenolici e residui stirenici separati. Non è chiaro quindi se si tratta di due o tre combustibili alternativi. La miscela RASF citata esiste come tale ed è stata oggetto del pronunciamento del TAR per lo stabilimento Enichem di Mantova. Vanno perciò richiesti a Italcementi opportuni chiarimenti sull’argomento, poiché non è regolare ricevere rifiuti di cui non si è autorizzati all’uso. Italcementi poi, sia sul sito web che in altri documenti forniti, CD, ecc., parla dell’incenerimento dei rifiuti pericolosi nei cementifici in modo estremamente positivo e come soluzione finale ideale della vita di un rifiuto pericoloso. Non è sempre così poiché esistono pareri opposti sull’argomento: ne è la prova il fatto che in Italia sono ancora pochissimi i cementifici autorizzati all’utilizzo di tali prodotti.

12) Sembra doveroso ricordare che nel luglio 2004 si sono verificate nell’impianto di Calusco fuoriuscite di fumo e polveri dalla base di un impianto, che essendo visibili all’esterno hanno creato allarme. Dalla risposta di Italcementi riportata dalla stampa locale (vedi www.merateonline.it ) si può notare come il sistema di monitoraggio in continuo (dati pubblicati in Internet sul sito https://www.myitalcementi.it/ecowebcalusco ) non abbia evidenziato le anomalie accadute. Questo conferma che anche se si progettano sistemi di sicurezza modernissimi e ridondanti può sempre verificarsi un evento anomalo e imprevisto, con il rischio che al posto di normali polveri possano uscire polveri tossiche. Per questo motivo si ritiene necessario un chiarimento su quali sistemi di monitoraggio aggiuntivi sono previsti per il progetto in oggetto, comprese eventuali stazioni di rilevamento indipendenti nei paesi intorno all’impianto.

In fede, 18 febbraio 2005IL VICESINDACOGiulio Reali

Wednesday, February 16, 2005

Lega Nord in Via Manzoni

Paderno: il 20 gazebo della Lega Nord in Via Manzoni
La Lega Nord Robbiate organizza per domenica 20 Febbraio un gazebo a Paderno d`Adda in via Manzoni dalle 9 alle 12:30. E` invitata tutta la cittadinanza. Si avviera` la campagna tesseramento 2005, la raccolta firme per la presentazione delle candidature per le prossime elezioni regionali di aprile e soprattutto una petizione con cui la Lega Nord chiedera` al Parlamento tutte le iniziative legislative per poter richiedere un referendum, che permetta al popolo di dare il proprio giudizio sull`ingresso della Turchia in Europa. Per vincere questa battaglia e non aprire le porte dell`Europa all`Islam chiediamo l`aiuto di tutti i cittadini. La presenza del nostro consigliere comunale Matteo Crippa sara` l`occasione per i cittadini padernesi di confrontarsi riguardo l`annunciato aumento Ici da parte dell`attuale amministrazione , la vicenda Green Connector- Centrale Elettrica a Verderio Inferiore e la triste e inquietante situazione dell`impiego di rifiuti tossici come combustibili da parte dell`Italcementi di Calusco d`Adda. Per ulteriori informazioni i cittadini posso contattarci all`indirizzo email leganordrobbiate@interfree.it sito web http\\:leganordrobbiate.interfree.it

Imbersago: cittadini e comune si confrontano con l’Italcementi


Imbersago: cittadini e comunesi confrontano con l’Italcementi
Soddisfatti dell’incontro promosso con il responsabile del settore ecologia della Italcementi, il dottor Gardi, tenutosi in sala civica ad Imbersago venerdì pomeriggio, l’11 febbraio, si sono mostrati il sindaco Giovanni Ghislandi, il consigliere con delega all’ambiente Marco Martorana, altri esponenti del consiglio comunale e alcuni rappresentanti del gruppo di lavoro sull’ambiente. In tutto una ventina di persone invitate a dialogare e discutere intorno al progetto della cementeria di Calusco d’Adda con l’intento di approfondire e chiarire la questione senza lasciarsi prendere da facili allarmismi o da paure ingiustificate. Due le principali linee sulle quali l’incontro si è mosso: la prima, tecnica e formale, sulla scadenza del termine di presentazione delle osservazioni, la seconda sull’impatto ambientale vero e proprio. I chiarimenti sul primo punto si sono resi necessari dopo che il ministero per l’ambiente aveva respinto la richiesta di estendere fino al 30 aprile i termini per la presentazione di osservazioni: Italcementi, il fatto è noto, si è comunque dichiarata disponibile ad accettare delle osservazioni anche oltre la scadenza di fine febbraio.


Il consigliere Marco Martorana

Sulla seconda questione il gruppo di lavoro riunitosi venerdì in sala civica ha ricevuto tutta la documentazione relativa al progetto Italcementi: “Vogliamo ugualmente analizzare” ha chiarito il consigliere Marco Martorana “i documenti pervenuti e speriamo di riuscire a presentare qualche osservazione entro il termine previsto. Ci baseremo comunque sui dati emersi dall’assemblea tecnica di Calusco d’Adda del 15 gennaio e sulla relazione presentata dal circolo meratese di Lega ambiente. La nostra intenzione è approfondire soprattutto l’aspetto che a oggi risulta meno chiaro, ovvero quello relativo agli ossidi e al rispetto delle fasce limite”.

Thursday, February 10, 2005

Robbiate: una mozione per dire ``no`` all’Italcementi

MERATEONLINE 09 FEBBRAIO 2005

Robbiate: una mozione perdire ``no`` all’Italcementi

Nel corso dell’ultimo consiglio comunale svoltosi a Robbiate venerdì 28 gennaio la giunta guidata dal primo cittadino Alessandro Salvioni, oltre ad aver votato la modifica allo statuto di Ecosystem Spa e Ecosystem Reti, aver rinnovato la convenzione per l’acquedotto con Paderno per i prossimi sette anni e aver adottato una L23 per adeguare il precedente PRG a quello adottato per permettere la possibilità di costruire la palazzina delle associazioni, ha presentato una mozione all’Italcementi relativamente ai progetti di utilizzo di combustibili alternativi nella cementeria di Calusco d’Adda. Nel testo della mozione il consiglio comunale chiede a Italcementi di rinunciare all’utilizzo di combustibili non tradizionali e potenzialmente pericolosi, ritirando le procedure autorizzative già avviate verso gli Enti preposti, agli organi preposti al rilascio delle necessarie autorizzazioni, in primo luogo la Regione Lombardia, di negare tali permessi, anche in merito al fatto che nel raggio di pochi chilometri esistono già impianti simili; alle strutture incaricate della verifica della pericolosità e del rischio potenziale di tali pratiche di intensificare i controlli; e infine alla comunità dell’Isola Bergamasca, alle Amministrazioni Locali limitrofe ed alle Associazioni Ambientaliste e di cittadini di mobilitarsi contro questa decisione unilaterale di Italcementi.

OGGETTO: APPROVAZIONE MOZIONE PRESENTATA DAL SINDACO SUI PROGETTI DI UTILIZZO DI COMBUSTIBILI ALTERNATIVI NELLA CEMENTERIA DI CALUSCO D’ADDA.
Il Presidente propone l’approvazione del seguente affare posto all’Ordine del Giorno in precedenza depositato nei termini di legge a disposizione dei consiglieri comunali a firma del Sindaco.
IL CONSIGLIO COMUNALE

Il Consiglio Comunale di Robbiate, informato solo tramite volantini anonimi e dalla stampa locale, esprime il suo più completo disappunto per le modalità con cui la Società Italcementi ha inteso avviare nella propria cementeria di Calusco d’Adda le procedure per l’impiego di combustibili derivanti da rifiuti, ad integrazione di quelli tradizionalmente impiegati.Ritiene, pertanto doveroso e urgente predisporre un confronto con gli altri Enti come Regione Lombardia, Provincia di Lecco e di Bergamo, ARPA di Lecco e di Bergamo, ASL comuni limitrofi, Agenda 21, su un tema tanto importante e delicato per la pubblica opinione e comune sensibilità.Già nei confronti del CDR (Combustibile Derivato da Rifiuti), non pericoloso ai sensi della Legge (e sul quale solo l’Amministrazione Comunale di Calusco d’Adda era stata almeno verbalmente preavvertita), fu segnalata ripetutamente l’inopportunità del suo impiego in tempi bervi essendo ancora presenti nella nostra comunità reazioni e dibattiti e diffidenze che seguirono l’ancor recente costruzione dei nuovi impianti.Nonostante ciò giovedì 16 dicembre l’Amministrazione Comunale di Calusco d’Adda ha ricevuto, senza alcun preavviso, una seconda e ben più voluminosa documentazione inerente al futuro impiego di altri due combustibili derivati da rifiuti pericolosi : l’ECOFLUID, peraltro già impiegato in passato ma solo in via sperimentale, nello stabilimento di Calusco d’Adda e il RASF (Residui Altobollenti Stirolici e Fenolici).L’Amministrazione Comunale di Robbiate non accetterà in alcun modo decisioni aziendali che la escludano da un previo ed obbligato coinvolgimento e che potrebbero danneggiare la salute pubblica di un territorio che va ben oltre i confini di quello di Calusco d’Adda;
Pertanto il Consiglio Comunale di Robbiate
chiede
1. a Italcementi di rinunciare all’utilizzo di combustibili non tradizionali e potenzialmente pericolosi, ritirando le procedure autorizzative già avviate verso gli Enti preposti;2. agli organi preposti al rilascio delle necessarie autorizzazioni, in primo luogo la Regione Lombardia, di negare tali permessi, anche in merito al fatto che nel raggio di pochi chilometri esistono già impianti simili;3. alle strutture incaricate della verifica della pericolosità e del rischio potenziale di tali pratiche di intensificare i controlli;4. e infine alla comunità dell’Isola Bergamasca, alle Amministrazioni Locali limitrofe ed alle Associazioni Ambientaliste e di cittadini di mobilitarsi contro questa decisione unilaterale di Italcementi.

IL SINDACO Salvioni Dott. Alessandro

Wednesday, February 09, 2005

Una raccolta di firme contro l’Italcementi

Sabato 6 febbraio una raccolta firme durante il consueto mercato settimanale ha espresso nuovamente il malcontento della popolazione nei confronti dell’intenzione dell’Italcementi di Calusco d’Adda di utilizzare, come combustibili alternativi, materiali classificati come pericolosi dalla legge. La dirigenza dell’impianto, per venire incontro alle richieste di rassicurazione da parte di sindaci, associazioni ambientaliste e cittadini aveva prorogato al 30 aprile la data per far partire l’iter autorizzativo. Un’iniziativa dettata unicamente dalla volontà di fare chiarezza e soprattutto di tranquillizzare l’atmosfera, tesa su entrambe le sponde del fiume Adda. Di diverso parere però il ministero che ha fissato nella fine di febbraio il termine di legge per avviare le procedure, abolendo quindi il 30 aprile. La società, da parte sua, non sembrerebbe intenzionata a fare marcia indietro e avrebbe manifestato l’intenzione di attenersi a quanto stabilito in precedenza e di venire incontro alla popolazione. Nel frattempo, alla raccolta firme promossa da Legambiente, si è affiancata la “protesta” pacifica nei vari consigli comunali dove, con mozioni, i vari gruppi consiliari e l’intera amministrazione si sono schierati contro la decisione dell’utilizzo di materiale alternativo per la combustione.

Tuesday, February 08, 2005

Questa sera torna a riunirsi il consiglio nella «bomboniera» di Villa Locatelli Cardiochirurgia e ferrovie in Provincia

Questa sera torna a riunirsi il consiglio nella «bomboniera» di Villa Locatelli Cardiochirurgia e ferrovie in Provincia
Cardiochirurgia, trasporto ferroviario, Lecco-Ballabio tra i temi che questa sera saranno discussi dal consiglio provinciale convocato per le 18 in villa Locatelli. Gran parte dei punti all'ordine del giorno saranno trattati dallo stesso presidente Virginio Brivio che dalle dimissioni dell'assessore Carlo Erba - presto sostituito da Maurizio Corbetta che a sua volta lascerà il posto in consiglio provinciale all'ex assessore provinciale Gianmario Macchi - ha assunto le tematiche relative al bilancio. La sentenza del Tar per la nomina di Roberto Bonaiti nel consiglio di amministrazione dell'ex azienda di promozione turistica, il regolamento e la disciplina per la gestione delle sponsorizzazioni sono altri temi in discussione nella seduta di oggi. L'assessore all'ambiente Marco Molgora sarà invece chiamato a dare risposte alle interpellanze sulla Italcementi di Calusco d'Adda presentata dai consiglieri Luigi Panzeri ed Erminio Locatelli e sulla Holcim cementi presentata da Rocco Pugliese, Umberto Bonacina ed Elena Maggi. I lavori di questa sera dovrebbero in qualche modo costituire una svolta nel ruolo dell'assise provinciale, chiamata ad esprimersi su temi di una portata che va al di là dei confini della provincia di Lecco. Ma è un ruolo che più volte ha sollecitato lo stesso presidente Virginio Brivio, intenzionato a rendere l'iniziativa di Villa Locatelli a tutto campo.

Monday, February 07, 2005

Lecco: lunedì 7 si riunisce il consiglio provinciale

Lecco: lunedì 7 si riunisce il consiglio provinciale
CONSIGLIO PROVINCIALE DI LUNEDI’ 7 FEBBRAIO
Lunedì 7 febbraio alle ore 18 si riunirà il Consiglio Provinciale, per la trattazione del seguenteORDINE DEL GIORNOPresidente
1. Esame ed approvazione verbali sedute precedenti.
2. Comunicazione decreti di nomina del Presidente della Provincia di Lecco.
3. Sentenza APT Unione Commercianti Lecchese – Provincia di Lecco. Definizione e riconoscimento debito fuori bilancio ex art. 194 D.LGS. n. 267/2000.
4. Esame ed approvazione “Regolamento per la disciplina e la gestione delle sponsorizzazioni”.
5. Polo Logistico integrato del Bione Lecco – Maggianico spa. Modifiche statutarie.
6. Approvazione dello schema di Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale.
7. Esame ed approvazione modifiche al “Regolamento provinciale di pesca”.
8. Organizzazione del Servizio di gestione della pesca all’interno delle acque soggette a diritto privato di pesca. Provvedimenti.
9. Individuazione criteri per la definizione degli “Obblighi ittiogenici” a carico dei detentori dei “Diritti esclusivi di pesca”.
10. Variazioni al bilancio 2005, al bilancio pluriennale 2005-2007, al Piano triennale degli investimenti (prima variazione bilancio 2005).
11. Comunicazione deliberazione della Giunta Provinciale n. 385 del 09.12.2004 concernente l’utilizzo del fondo di riserva, ai sensi 2° comma, dell’art. 166 del D.LGS. n. 267 del 18.08.2000 e dell’art. 13 del Regolamento di Contabilità.
12. Comunicazione deliberazione della Giunta Provinciale n. 412 del 30.12.2004 concernente l’utilizzo del Fondo di riserva, ai sensi 2° comma, dell’art. 13 del vigente Regolamento di contabilità.
ORDINI DEL GIORNO
Assessore Agostoni
13. Proposta di ordine del giorno presentata dai Capigruppo di maggioranza in data 12.01.2005 per l’istituzione della cardiochirurgia presso l’Ospedale “A. Manzoni” di Lecco.
INTERROGAZIONI, INTERPELLANZE, MOZIONI D’ORDINE
Assessore Molgora
14. Interpellanza presentata in data 25.01.2005 dai Consiglieri Luigi Panzeri e Erminio Locatelli, in merito all’attività dell’impianto della Società Italcementi in Comune di Calusco d’Adda.
15. Interpellanza presentata in data 27.01.2005 dai Consiglieri Provinciali Rocco Pugliese, Umberto Bonacina e Elena Maggi in merito all’attività dell’impianto della Società “Holcim Cementi spa” in Comune di Merone.
Assessore Fumagalli
16. Interpellanza presentata in data 27.01.2005 dal Consigliere Ambrogio Sala in merito alla situazione del trasporto ferroviario nella Provincia di Lecco.
Presidente
17. Interpellanza presentata in data 31.01.2005 dai Capigruppo di minoranza in merito al completamento della Lecco-Ballabio.Cordiali saluti.
dott. Samuele Biffi

Wednesday, February 02, 2005

Paderno Allarme dei Comuni sull'uso di combustibili alternativi: interrogazioni a Villa Locatelli Il caso «Italcementi» scoppia anche in Provincia

Paderno Allarme dei Comuni sull'uso di combustibili alternativi: interrogazioni a Villa Locatelli Il caso «Italcementi» scoppia anche in Provincia
PADERNO (l. per.) Tiene banco anche in Provincia la questione Italcementi, che tanto fa discutere nei comuni del meratese confinanti con la provincia di Bergamo. Erminio Locatelli, consigliere provinciale dei Verdi per la pace, originario di Paderno, e Luigi Panzeri, consigliere di Rifondazione Comunista, hanno presentato un'interpellanza al presidente Virginio Brivio. A far scattare l'interrogazione è la circostanza di essere stati informati «solo tramite volantini anonimi e dalla stampa locale» sull'intenzione della cementeria di Calusco d'Adda di voler utilizzare combustibili alternativi al coke di petrolio nei forni di cottura del clinker, nell'altissima torre che svetta in riva all'Adda. Altri particolari in merito all'avvio delle procedure autorizzative i due consiglieri li hanno appresi durante l'assemblea informativa di un paio di settimane fa durante la quale il responsabile del servizio ecologia dell'Italcementi aveva diffuso un'ampia relazione sul progetto di utilizzo di Rasf (residui stirolici e fenolici), Cdr, un trito di rifiuti urbani, e l'Ecofluid, un insieme di residui da vernici, resine e solventi, combustibile già utilizzato da Italcementi dal 1994 al 2002 di cui aveva informato le commissioni ed i comitati di controllo delle amministrazioni della Bergamasca, come legge vuole. Gli stabilimenti Italcementi non hanno mai rappresentato un problema nella Brianza Lecchese, si è cominciato ad interessarsi di quello che succede a Calusco quando è comparsa la mega torre del forno inceneritore della nuova linea di cottura, quando cioè la gente ha iniziato a vedere da chilometri di distanza quella sorta di grattacielo grigio e azzurro che svetta nel cielo e da quando i padernesi hanno iniziato, due estati fa, a sentire i rumori notturni del processo di frantumazione, rumori peraltro spariti dopo l'installazione dei pannelli fono assorbenti. I due consiglieri si dicono «preoccupati degli effetti sulla salute dei cittadini».

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