Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Thursday, December 22, 2011

Monday, December 19, 2011

Polo geriatrico riabilitativo Italcementi dona 6 milioni di euro

Italcementi dona alla «Fondazione Azzanelli Cedrelli Celati e per la salute dei Fanciulli» un contributo di 5.936.922 euro finalizzato alla realizzazione del Polo Geriatrico Riabilitativo da 120 posti all'interno del «Nuovo Gleno» di Bergamo. 

L'accordo formalizzato venerdì 16 dicembtre tra l'Azienda e la Fondazione prevede che il contributo venga elargito in tre tranche, di cui la prima, pari a un quarto dell'importo totale, è stata conferita contestualmente alla stipula del contratto. Le quote successive saranno elargite nel corso della realizzazione dell'opera. 

Il Polo Geriatrico Riabilitativo sarà intitolato «ing. Carlo e ing. Mario Pesenti». Con questa donazione, Italcementi contribuisce alla realizzazione di un'opera di riconosciuta importanza sociale, quale luogo di assistenza e di cura, con una lunga tradizione e profondamente radicata nel tessuto sociale del nostro territorio. 

L'intervento si inserisce nel più ampio ambito delle iniziative a sostegno della comunità nella quale Italcementi è nata e nella quale è ancor oggi profondamente radicata, anche dopo la crescita internazionale del Gruppo. La realizzazione del Polo Geriatrico Riabilitativo per la Città di Bergamo è il risultato dell'attività di concertazione, intercorsa negli ultimi anni, tra la Fondazione Maria Ausiliatrice, la Fondazione Azzanelli Cedrelli Celati e per la Salute dei Fanciulli e Italcementi con il supporto del Comune di Bergamo. 

La nuova struttura di eccellenza rappresentata dal «Nuovo Gleno», nella quale è inserito il Polo Geriatrico è quindi testimonianza della positiva collaborazione tra pubblico e privato. I lavori per la realizzazione del Polo Geriatrico sono già stati appaltati. Parte dei materiali e dei prodotti da costruzione sono forniti dalla Calcestruzzi, società del Gruppo Italcementi. 

«La decisione di Italcementi di contribuire alla realizzazione del Polo Geriatrico del Nuovo Gleno è di grande importanza – afferma il Presidente Aldo Ghilardi a nome della Fondazione Azzanelli -. Grazie alla partecipazione di Italcementi sarà possibile dare vita a un'opera di grande rilevanza sociale per la nostra comunità. Ringraziamo quindi l'azienda per la sua rinnovata sensibilità e generosità»

Italcementi, sei milioni per il Polo geriatrico

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Italcementi, sei milioni per il Polo geriatrico

BERGAMO - Bergamo avrà un Polo Geriatrico Riabilitativo da 120 posti all' interno del Nuovo Gleno (la storica casa di riposo cittadina) grazie ai sei milioni di euro messi a disposizione da Italcementi. La nuova struttura sarà intitolata agli ingegneri Carlo e Mario Pesenti. I lavori sono già stati appaltati e si concluderanno nel 2012. Parte dei materiali e dei prodotti da costruzione sono forniti dalla Calcestruzzi, società del gruppo. ( C. Zap. )
Zapperi Cesare

Tuesday, December 06, 2011

Respiriamo ancora male

Respiriamo ancora male

Sempre più preoccupante la situazione aria nel nostro paese, come si vede dal grafico è da più di 20 giorni che si superano le soglie ti allarme per il pm10, il giorno 3 dicembre poi siamo andati oltre il doppio. Ma a quanto pare ai nostri amministratori la situazione non preoccupa.

Tuesday, November 29, 2011

Smog, tavolo Comune-Provincia con i sindaci dell'area critica

Emergenza smog sempre in primo piano nelle città italiane. Roma e Milano hanno varato una serie di provvedimenti anti-inquinamento. A Milano i 74 sindaci che hanno partecipato al tavolo organizzato dal Comune e dalla Provincia di Milano per combattere l'inquinamento hanno detto no alle targhe alterne, introducendo una limitazione del traffico privato dei veicoli Euro 3 diesel senza filtro antiparticolato dalle 8.30 alle 18.00 e un grado in meno di riscaldamento in tutti gli edifici pubblici e privati. 

I veicoli commerciali diesel Euro 3 senza fap potranno circolare solo dalle 10 alle 18. Le misure saranno in vigore da mercoledì a venerdì di questa settimana e lunedì e martedì della prossima. 

Roma il primo dicembre si comincia invece con le targhe alterne, le prime della Giunta Alemanno: si parte con il blocco dei veicoli dispari, che non potranno circolare all'interno della fascia verde dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 21. Le targhe alterne potrebbero essere adottate anche venerdì 2 dicembre, ma solo se non saranno scesi i livelli degli inquinanti.

Bergamo comunque non sta a guardare. Per domattina - conferma l'assessore all'Ambiente del Comune Massimo Bandera - è stato convocato il tavolo congiunto fra Comune, Provincia e i sindaci dei Comuni dell'area critica per discutere eventuali azioni da intraprendere. 

«E' ormai da marzo - dice Bandera - che ci riuniano periodicamente per monitorare la situazione e discutere il da farsi. Al tavolo parteciperanno anche gli esperti dell'Arpa. Personalmente ritengo che occorrano interventi anzitutto che coinvolgano tutti i Comuni e non siano possibili soluzioni tampone. Bisogna puntare sul parco mezzi, aumentare i controlli, valutare e capire l'incidenza che hanno eventuali mezzi inquinanti. Non siamo per le soluzioni una tantum e ribadisco che da mesi ci stiamo adoperando su vari fronti compreso quello degli impianti di riscaldamento per contenere gli inquinanti».

Ieri intanto la colonnia di rilevamento della qualità dell'aria ha registrato ancora una volta valori di Pm10 sopra il limite (50 microgrammi): a Bergamo via Meucci 64, via Garibaldi 71, Filago 88, Osio Sotto 66, Treviglio 82, Calusco 65. 

Monday, November 21, 2011

Merate Online - Merate: da sei giorni la centralina Arpa per le PM10 sopra il valore limite di 50 µg/mc

Merate Online - Merate: da sei giorni la centralina Arpa per le PM10 sopra il valore limite di 50 µg/mc


Da sei giorni l'aria di Merate è la peggiore della Provincia, almeno stando ai valori di Pm10 rilevati dalle centraline disposte dall'Arpa. Da domenica 13, infatti, in città, sono costantemente superati i livelli soglia di 50 µg/mc mentre ciò non accade negli altri punti di raccolta dati di Lecco, dove i valori vengono registrati sia in via Sora sia in via Amendola,  di Moggio e di Valmadrera. 

Il valore peggiore si è toccato nella giornata di venerdì quando la concentrazione delle cosiddette "polveri sottili" ha toccato quota 96 µg/mc, peggio .

La situazione non migliora se, al posto di considerare i singoli dati riferiti a Merate, si prendono in considerazione quelli relativi all'area sovracomunale dove il meratese è inserito insieme a Milano e Como. A Milano venerdì 18 novembre, nella zona A1, il picco ha raggiunto i 91µg/m3, distaccato di 5 punti rispetto a Merate. Seguono Brescia con 88 µg/m3, Bergamo con 81 µg/m3 e Cremona con 64µg/m3. Nei limiti invece sono rimasti Lodi con 40µg/m3, Mantova con 39µg/m3 e Pavia con 45µg/m3.

Se la situazione nei prossimi giorni non migliorerà è del tutto prevedibile che, nel corso del mese, si registreranno altri sforamenti andando così a superare le 8 "giornate nere" riferite a novembre 2010 e le 6 dello stesso periodo del 2009

Friday, November 18, 2011



Egregio direttore,

sull'Eco di Bergamo del 16 novembre 2011 sono uscite due pagine
dedicate alla questione delle polveri sottili: PM10 in particolare.
Finalmente, verrebbe da dire, l'Eco di Bergamo affronta la questione con forza!
Avevo parlato, qualche giorno prima, con una delle vostre giornaliste
che mi aveva chiesto la mia opinione sul Piano dell'Aria promosso dal
Comune di Bergamo. Avevamo fatto una piacevole chiacchierata e le
avevo fornito dei numeri a sostegno delle mie posizioni.

Il 16 ho letto il giornale riscontrando che, anche quest'anno, le mie
dichiarazioni vengono usate come contraltare a quelle dell'Assessore
Bandera.
Nulla da obiettare, certo, se non per il fatto che tra i doveri della
stampa ci sarebbe quello di verifica delle fonti. Ora se l'Assessore
Bandera dichiara "Particolare attenzione anche sulle caldaie,
Bergamo infatti ha iniziato a sforare la soglia dei 50 microgrammi con
l’accensione del riscaldamento." e Cremaschi dichiara "I superamenti
ci sono stati anche prima del 15 ottobre quando le caldaie erano
ancora spente" ci sono solo due possibilità: o stiamo parlando di
numeri diversi, città diverse, forme di inquinamento diverse (e in
questo caso la giornalista avrebbe dovuto fare una verifica, chiedere
approfondimenti ai due intervistati, chiarire ai lettori il perché di
due dichiarazioni così contradditorie) o uno dei due sta riportando
dei dati inesatti.
Visto e considerato che suppongo che ambedue ci si riferisca ai dati
forniti dall'ARPA e che gli stessi dati sono quelli cui voi fate
riferimento, visto e considerato che l'Eco di Bergamo ha pubblicato
notizie riguardo agli sforamenti prima del 15 ottobre (data prevista
per l'accensione delle caldaie), mi permetto di desumere che i dati da
me forniti siano confortati da l'Eco di Bergamo stesso.
Ma la vera domanda è perché l'Eco di Bergamo non ha approfondito la
questione con l'Assessore?
Forse l'Assessore sa di qualche impianto caldaia acceso prima del 15 ottobre?
O forse, continuare a ripetere che il nodo delle polveri sottili sta
nelle caldaie serve a "coprire" la non volontà di intervenire su
quello che è il nodo principale di produzione dell'inquinamento: il
traffico.
Peraltro leggendo il trafiletto pubblicato nelle stesse pagine a
titolo "Si chiama «nerofumo» È nocivo" i tecnici ARPA sottolineano
come anche il PM1 sia prodotto dal traffico autoveicolare…

Ora… so bene che quando si parla di traffico e della mobilità urbana
si tocca uno dei problemi più delicati per i politici. Ma se una
persona sceglie di fare l'Assessore alla Mobilità, deve assumersi
delle responsabilità e non limitarsi a organizzare la "settimana della
mobilità" una volta all'anno.
Concludendo: avrei piacere di sapere da parte del Vostro giornale se
ritenete che i dati che ho fornito sono inesatti; se avete intenzione,
anche quest'anno, di occuparvi della questione delle polveri sottili
con l'approssimazione dimostrata sino ad oggi; se avete intenzione di
presentare -come in questa occasione- degli obblighi di legge come
delle iniziative innovative da parte dell'amministrazione; se avete
intenzione di presentare - come in questa occasione- delle iniziative
puramente simboliche come la soluzione ai problemi.

Cordiali saluti,

Nicola Cremaschi
------------------------
Legambiente Bergamo

Wednesday, October 05, 2011

Legambiente: osservazioni sul Piano-Cave provincia Lecco

PROCEDURA VAS PER IL NUOVO PIANO CAVE- OSSERVAZIONI

Dalla prima seduta in data 22 u.s.della 1^ Conferenza di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del nuovo Piano delle Attività Estrattive in provincia di Lecco, presieduta dall’Assessore all’Ambiente Carlo Signorelli e condotta dai tecnici incaricati della stesura del Piano,

abbiamo rilevato come il quadro conoscitivo non sia stato condiviso per cui sono necessari approfondimenti e integrazioni, che qui di seguito riassumiamo secondo il nostro punto di osservazione.
a) prospetto che fotografi e metta a confronto la situazione in cui si trova il vecchio piano rispetto ai recuperi e riqualificazioni, ai quantitativi estratti con loro destinazione e ancora da estrarre;

b) fabbisogni provinciali secondo precalcolate esigenze riferite all’opportunità di utilizzo delle risorse esistenti, allo sviluppo socioeconomico, al censimento dei volumi residenziali e produttivi realizzati e non utilizzati, alle previsioni di nuove costruzioni contenute nei PGT;
c) ricadute paesaggistiche in generale e in particolare per il paesaggio lacuale (vedi Moregallo, Mossini ecc) dove non si deve fare riferimento solo al D.Lgs.42/04 e s.m.i. ma alle tavole e ai contenuti relativi alla tutela dei paesaggi dei laghi come ulteriore integrazione ed approfondimento introdotti dal PPR 2008;

d) elencazione e descrizione dei SIC, ZPS e Riserve naturali non all’interno dei giacimenti potenzialmente sfruttabili, questi ultimi non indicati nel documento di Scoping, ma citati verbalmente durante la Conferenza sopraccitata dal dr.geologo Balistreri, giacimenti ipotizzati che con sorpresa sono risultati simili alle localizzazioni contenute nelle richieste dei cavatori riportate nelle 17 schede nel sito della Provincia, come se il Piano Cave venisse impostato dagli operatori del settore.

In tale scenario non ancora ben definito dove il processo di elaborazione del Rapporto Ambientale da parte dell’Autorità procedente d’intesa con l’Autorità Competente VAS con le informazioni previste dalla Direttiva 2001/42/CE è completamente sconosciuto, appare sconcertante che delle 17 schede con le richieste dei cavatori apparse sul sito della Provincia, ben 15 risultino AMMISSIBILI PREVIO APPROFONDIMENTI.

Questo giudizio non appare riferito alla regolarità e legittimità della domanda (richiedere è lecito) ma al merito della richiesta tanto che nella scheda N°.p.3 -Moregallo 2 appare NON AMMISSIBILE con la seguente motivazione: “ Non si ritiene ammissibile un ulteriore ampliamento dell’attività estrattiva, soprattutto in ragione alla modalità di estrazione in sotterraneo”.
Con simile significato riservato al termine ammissibile, vorrebbe dire che sul Cornizzolo invece si darebbe via libera ad una pesante escavazione in galleria, così come sarebbe concesso una ulteriore escavazione in Valle Oscura sotto le “mentite spoglie” di “recupero ambientale”?. Motivazione che per una volta ha permesso nel recente passato di eludere i vincoli esistenti in quel settore di Parco, ma la cui riproposizione giustificata come recupero ambientale “aumenterebbe i volumi estraibili” (vedi scheda N°1.4).
E’ evidente quindi che il metodo seguito con la predisposizione delle schede produce “pregiudizi” sugli sviluppi della VAS, sia perché il gruppo tecnico incaricato della stesura del Piano è lo stesso che dovrà elaborare il Rapporto Ambientale e sia perché l’Autorità Competente per la VAS, d’intesa con l’Autorità Procedente, deve formulare alla luce della proposta di Piano e del Rapporto Ambientale il parere motivato, presupposto per la prosecuzione del procedimento di approvazione del Piano.
Dopo questi primi passi con le espressioni di ammissibilità o meno c’è ancora spazio per una corretta funzione dell’Autorità Competente e dei presentatori di osservazioni?
In considerazione delle perplessità e dubbi di legittimità sopra esposti, come Circoli Legambiente della Provincia di Lecco chiediamo che vengano annullate le 17 schede presentate e che siano riproposte senza l’espressione di alcun giudizio. Chiediamo inoltre che venga individuato un nuovo gruppo tecnico, che dovrà elaborare il Rapporto Ambientale, differente da quello che ha l’ incarico di stendere il Piano Cave.
Distinti saluti.
Lecco 29 settembre 2011

I Circoli di Legambiente della Provincia di Lecco

Thursday, September 15, 2011

L'Isola bussa in Provincia Calusco-Terno da finire
Tangenziale Calusco-Terno prioritaria per rispondere all'ordinanza del Comune di Cisano». I sindaci dell'Isola sono concordi nel sostenere questa soluzione con la Provincia di Bergamo.
Questa la decisione scaturita dall'incontro che si è tenuto venerdì sera a Terno d'Isola: presenti i primi cittadini di Calusco, Villa d'Adda, Sotto il Monte, Carvico, Bonate Sopra, Mapello e Ponte San Pietro.
A convocarli è stato il sindaco di Terno, Corrado Centurelli, preoccupato perché il suo Comune sarà maggiormente penalizzato dall'ordinanza, decisa dal sindaco Pietro Vitali di Cisano, che entrerà in vigore ai primi di ottobre. Provvedimento che prevede lo stop al traffico sulla Briantea negli orari di entrata e uscita dalle scuole. «In questo incontro abbiamo valutato l'impatto del traffico che si riverserà da Cisano sulle nostre strade e devo dire che i disagi maggiori li subirà il territorio di Terno ma anche Villa d'Adda e Carvico – informa il sindaco di Terno Centurelli –. Di fronte all'atteggiamento per niente collaborativo del sindaco di Cisano, che intende risolvere i suoi problemi riversandoli su altri paesi, noi sindaci dell'Isola abbiamo assunto un atteggiamento di tutela del nostro territorio che interessa un bacino di 80 mila utenti. Paesi che subirebbero disagi dal maggior traffico che avremo. Abbiamo chiesto e ottenuto un incontro con il settore Viabilità della Provincia: è previsto giovedì pomeriggio. In quella sede chiederemo che il tratto di tangenziale incompiuto della Calusco-Terno venga portato a compimento, come già più volte ho sollecitato. Perché Terno è attraversato da un intenso traffico che crea disagi, inquinamento e problemi alla normale vita quotidiana del cittadino».
«Tutti noi sindaci – prosegue Centurelli – siamo compatti e determinati a portare avanti questa richiesta con la Provincia: vogliamo raggiungere l'obiettivo di portare a termine la tangenziale incompiuta, che si è fermata in zona Valtulina, a Calusco, all'ingresso della galleria Calusco-Villa d'Adda».
Durante l'incontro gli otto sindaci hanno espresso il loro rammarico per quanto sta accadendo, quando ci si poteva confrontare e chiedere collaborazione. Uniti – sostengono gli amministratori – i Comuni interessati al problema viabilità avrebbero sostenuto Cisano presso la Provincia. Invece – sostengono ancora – si sono assunte decisioni che portano solo allo scontro perché ognuno pensa solo a trovare la soluzione ai problemi di casa propria senza però risolverli.
(fonte eco di bergamo).

Thursday, August 04, 2011

Addio Vercingetorix, mancherai all'Adda e non solo

Villa d'Adda - Francesco Arrigoni, giornalista, amante delle cose buone e della sua terra, impegnato consigliere comunale, se n'è andato, a 52 anni, colpito da un aneurisma.

Addio Vercingetorix, mancherai all'Adda e non solo


Non sono bastati gli appelli accorati a "non mollare" che gli amici, i conoscenti, gli estimatori gli hanno inviato in questi giorni sul suo seguitissimo blog "Terradadda" che curava con il nome di Vercingetorix. Francesco Arrigoni, giornalista, scrittore, esperto degustatore, amante delle cose buone e della sua terra, quella appunto attorno all'Adda, consigliere comunale, se n'è andato, mercoledì mattina, per colpa di un aneurisma che l'ha colpito all'improvviso lunedì scorso. Nel pomeriggio all'ospedale di Ponte San Pietro, l'espianto del fegato, dei reni, delle cornee.
Cinquantadue anni, Francesco Arrigoni, da 15 collaborava con il Corriere della Sera con una rubrica di enogastonomia e anche sull'online (webwinefood). La sua carriera era iniziata 30 anni fa come assistente prediletto di Luigi Veronelli; del Seminario Permanente Veronelli è stato fondatore e direttore. Ha lavorato alcuni anni al mensile Gambero rosso come inviato. E’ stato docente ai corsi dell’AIS della Lombardia.
La passione per il mangiare e bere bene andava a braccetto con quella per le cose belle del territorio e Francesco seguiva con presenza costante le vicende dell'Adda, denunciando gli interventi che mettevano a rischio il paesaggio. Lo faceva con puntualità sia sul suo blog, Terradadda, che in Consiglio comunale dove era stato eletto nel 2008 nella lista di minoranza (El@).
Buon amico di Bergamonews, Francesco Arrigoni aveva lanciato le sue due ultime battaglie sul nostro giornale online: entrambe legate al Monte Canto, la prima contro le ruspe, la seconda sulla teleferica ancora non rimossa.
E su Terradadda in questi giorni si sono susseguiti gli apprezzamenti insieme agli inviti a tener duro. Come questo:
Caro Francesco ti ringrazio per l'onestà e l'integrità con le quali mi hai tenuto informato. Non è da tutti spendersi in prima persona per il bene della comunità in modo leale e gratutito come sai fare tu. Unisco anche la mia preghiera. Ti aspetto. Un cittadino.
Sottoscrivendolo, la redazione di Bergamonews manda a Francesco Arrigoni un ultimo affettuoso saluto e porge alla moglie Antonella, ai due figli, a familiari e amici le proprie condoglianze

Thursday, July 14, 2011

Accordo fatto con italcementi

caluscoinlinea






In data 10/11/2010 l'accordo per le compensazioni ambientali della Società Italcementi, con il coordinamento di Agenda21 prevedeva l’impegno da parte Italcementi a riattivare lo scalo ferroviario presso la cementeria di Calusco (ad un costo previsto di 1.200.000€), a fornire a tutti i comuni partecipanti al tavolo che ne facciano richiesta un distributore di acqua (casetta dell’acqua) per un costo previsto di 15.000€ ciascuno e a fornire al Parco Adda Nord un sistema di telerilevamento terrestre per il monitoraggio e la prevenzione anti incendi boschivi per un costo stimato di 20.000€.
Nell’accettare la proposta le parti coinvolte provvedevano a stilare una bozza di protocollo di intesa che prevedeva, tra le altre condizioni, la stipula da parte di Italcementi di una fidejussione bancaria di 1.2 milioni di euro a favore degli enti sottoscrittori a garanzia dell’eventualità che, per qualsivoglia motivo, non si fosse proceduto con la riattivazione del raccordo ferroviario.
Per tutti questi mesi la trattativa si è arrestata per una mancata accettazione da parte Italcementi della clausola della fidejussione.
In data 15 giugno, l’Amministrazione di Calusco, nel tentativo di sbloccare l’impasse, autonomamente inviava a Italcementi una lettera per ribadire l’irrinunciabilità della garanzia fideiussoria, invitando la società a rivedere le sue posizioni. Di questa lettera sono stati avvisati Agenda21 e tutti gli enti coinvolti.
A seguito di ciò veniva convocato il tavolo territoriale, riunitosi nella serata del 6 luglio, per concordare le azioni da intraprendere collettivamente (vedere verbale qui di seguito).
Oggetto: verbale tavolo territoriale Italcementi 6 luglio 2011
Presenti: Calusco d’Adda, Solza, Imbersago, Verderio sup., Verderio inf., Robbiate, Paderno, Villa d'Adda, Merate, Carvico, Cornate d’Adda, Parco Adda Nord, Agenda21.
A seguito della presa d’atto delle ultime risposte contraddittorie della Ditta, aderendo alla lettera scritta dal Sindaco Colleoni e concordato che la Ditta non ha compreso il valore della richiesta politica di accensione di una fidejussione a garanzia della realizzazione del raccordo ferroviario i presenti concordano di:
- mantenere collegati tutti gli interventi di compensazione identificati e confermare la richiesta di fidejussione;
- richiedere un incontro a luglio con il referente di Italcementi con delega alla firma dell’accordo per un confronto con una rappresentanza del tavolo territoriale;
- dare mandato ai rappresentanti che siederanno al tavolo ristretto di eliminare dall’accordo la fidejussione solo se lo stesso assume valore legale/contrattuale e se in questo sono inserite le tempistiche degli interventi.
All’interno del percorso di ridefinizione dell’accordo si chiede inoltre di specificare che la dicitura “sponsorizzazione” in riferimento alle case dell’acqua e al telerilevamento è sinonimo di consegna ai soggetti pubblici da parte della ditta delle attrezzature in oggetto pronto uso e non trasferimento di risorse per la loro acquisizione.
Detto ciò i presenti concordano nel delegare il Sindaco di Calusco a promuovere l’incontro con la Ditta anche presso la loro sede di Bergamo.
I comuni si impegnano a emanare sui loro siti un comunicato che spieghi alla popolazione lo stato dell’arte con riferimento alle posizioni contraddittorie e poco concilianti assunte sino ad ora dalla Ditta (il comune di Calusco si impegna ad inoltrare ai presenti al tavolo quello che andrà a posizionare sul suo sito).
Dalmine, 7 luglio 2011
Direttore Point21



L’indomani della riunione, Italcementi risponde alla lettera del Sindaco di Calusco informandolo che la richiesta di fidejussione è stata accettata.
Ci riteniamo molto soddisfatti del fatto che questa vertenza stia finalmente per concludersi in modo positivo secondo le aspettative di tutti gli enti coinvolti, a dimostrazione del fatto che una posizione di fermezza, come quella assunta dal comune di Calusco, permette alla fine di ottenere i risultati voluti. Si programmerà a breve un incontro con la società Italcementi per perfezionare formalmente l’accordo raggiunto. (fonte sito comunale)

VALUTAZIONE AMBIENTALE (VAS) AVVISO DI MESSA A DISPOSIZIONE DEL ...

VALUTAZIONE AMBIENTALE (VAS) AVVISO DI MESSA A DISPOSIZIONE DEL ...
relativo al PGTCOMUNE DI CALUSCO D`ADDA. Ente: COMUNE DI CALUSCO D`ADDA. Proponente: DOTT. ROBERTO COLLEONI, COMUNE DI CALUSCO D'ADDA




LINK

Tuesday, July 12, 2011

Thursday, June 30, 2011

La Provincia di Lecco - LECCO - Articolo

La Provincia di Lecco - LECCO - Articolo

inquinamento
Ozono, Valmadrera maglia nera d'Europa

Lo dice l'agenzia per l'ambiente. E intanto ieri le concentrazioni sono salite oltre i 200: è allarme

Mercoledì 29 Giugno 2011
La più inquinata E´ Valmadrera, assediata dall´ozonoL'ozono impregna l'aria di Lecco, del lago e della Valsassina in questi giorni di caldo africano. Ma a Valmadrera sempre un po' di più. È la centralina della città alle porte del capoluogo quella che rileva puntualmente i picchi più alti del venefico gas che si forma per reazione chimica tra lo smog e l'irraggiamento solare: lunedì, per esempio, la concentrazione ha raggiunto i 209 microgrammi al metro cubo d'aria, non lontano dal livello di allarme di 240 che, se protratto per più giorni, è dannosissimo per la salute dei cittadini, in particolare per i bambini, gli anziani e i malati. Non sorprende perciò che proprio a Valmadrera vada la maglia nera di città più assediata dal tipico inquinamento estivo non solo di tutta la Lombardia - non è una novità che il Lecchese è messo peggio per via di correnti e montagne che bloccano i veleni e li fanno ristagnare - e di tutta l'Italia, ma nientemeno dell'intero continente europeo. Gliel'ha assegnata un ente degno di fede, l'Agenzia europea per l'ambiente. L'Italia sta peggio di tutti quanto a ozono, l'unico Paese in Europa in cui le soglie di concentrazione sono state superate per più di 50 giorni l'anno scorso. E in Italia il posto più inquinato è qui, a Valmadrera: i 240 microgrammi, oltre i quali anche un'esposizione di breve durata mette a dura prova cuore e polmoni, sono stati oltrepassati per quattro giorni di fila nel luglio del 2010. Non è capitato da nessun'altra parte.L'ozono oltre il lecito si era già presentato quest'anno a maggio, con il primo caldo; un periodo di tregua e adesso la rimonta verso vertici di allarme.Se Valmadrera sta male, non è che il resto della provincia stia molto meglio. Anzi. Le zone molto aggredite dal pericoloso gas sono quelle classiche: il lago e la montagna che paradossalmente soffrono anche più delle città perché sottovento rispetto al Milanese da dove arriva lo smog che si combina con la luce e il calore. L'altroieri, dopo Valmadrera, era Moggio, in Valsassina, il posto più inquinato con un valore di 206. A ruota Perledo con una concentrazione di 205. A Lecco, in via Sora, si sono registrati i 202 microgrammi al metro cubo. Come sempre Merate, che d'inverno soffoca sotto il Pm10, d'estate quasi tira il fiato: 140 la concentrazione di ozono rilevata, al di sotto anche della soglia di attenzione fissata a 180.Se il caldo continua, meglio tapparsi in casa nelle ore più soleggiate. L'anno scorso proprio ai primi di luglio la Provincia con l'Asl, l'Arpa e i Comuni sede delle centraline di rilevamento della qualità dell'aria aveva lanciato l'allarme avvertendo la popolazione a non esporsi e a non prendere sottogamba il nemico impalpabile. Proprio Valmadrera aveva toccato allora il vertice 252. È probabile che in questi giorni il record negativo si ripeta.Maura Galli

Wednesday, June 29, 2011

Il Giorno - Bergamo - Ozono record, salute a rischio A Bergamo registrati valori abnormi

Il Giorno - Bergamo - Ozono record, salute a rischio A Bergamo registrati valori abnormi

Bergamo, 29 giugno 2011 - Bergamo è una delle città italiane più colpite dall’ozono, il micidiale gas di colore azzurro, velenoso e dall’odore pungente, che si forma dalla combinazione dell’inquinamento prodotto dal traffico automobilistico, dalle centrali elettriche e, durante il periodo estivo, dalle temperature elevate.
È quanto emerge da una ricerca dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) , che ha da poco pubblicato il «VII Rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano». Se in inverno e in autunno la città è sotto assedio a causa delle polveri sottili, d’estate per i cittadini del capoluogo orobico il risultato non cambia: respirano aria cattiva, anzi pessima, a causa dell’inquinamento da ozono. Con tutti i rischi che ciò comporta, soprattutto per gli anziani e i più piccoli.
Stando ai dati dell’Ispra in tutti i capoluoghi di provincia in queste settimane si sono avuti sforamenti della soglia di 120 microgrammi per metro cubo d’aria. Ma per Bergamo e provincia la situazione è ancora più critica, visto che nei giorni scorsi le centraline dell’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) hanno fatto registrare dati allarmanti: ieri l’apparecchio di via Goisis a Bergamo ha avuto un’impennata fino a 170 microgrammi per metro cubo, mentre a Lallio e a Calusco la soglia si è attestata rispettivamente a 168 e 145 microgrammi.
In Italia c’è la centralina che ha fatto registrare i valori peggiori di tutto il continente. È quella di Valmadrera, in provincia di Lecco, dove nei giorni scorsi, per ben quattro volte, si sono toccati i 240 microgrammi per metro cubo, oltre i quali anche un’esposizione di breve durata può diventare nociva.
Si fa dunque sempre più pressante l’appello a prendere provvedimenti per ridurre l’inquinamento da ozono nei mesi più caldi dell’anno, limitando al massimo le immissioni degli altri inquinanti - soprattutto monossido di carbonio, ossidi di azoto e composti organici volatili - la cui presenza è indispensabile alla formazione di questo gas-killer.
Secondo l’Ispra molto può essere fatto per mitigare gli effetti sulla popolazione nei periodi più critici, con campagne di informazione e sistemi di allerta, sul modello di quelli già utilizzati per le ondate di calore. Stando, invece, all’Organizzazione mondiale della sanità, l’inquinamento da ozono causa in Europa 14 mila ricoveri per malattie respiratorie all’anno e 21 mila decessi prematuri, in special modo fra gli anziani.
di Michele Andreucci

Monday, June 27, 2011

Video Rai.TV - Rai5 - Paesaggi itineranti

Video Rai.TV - Rai5 - Paesaggi itineranti

Paesaggi itineranti

Durata: 00:49:39
Andato in onda il: 20/06/2011
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Un viaggio itinerante in Lombardia lungo il corso del fiume Adda alla scoperta della ricchezza di territori ancora poco conosciuti. Ci accompagna Omar Pedrini

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Friday, June 24, 2011

Dove sono i dati?

Noi non riusciamo a trovarli ....



Dati on line emissioni della cementeria E’ attiva sul sito del Comune di Calusco d'Adda un’area dedicata alla “Qualità dell’Aria” nella quale è possibile consultare tutti i dati di emissione relativi al monitoraggio in continuo della cementeria. Questo fa parte di una serie di azioni finalizzate ad informare, a mettere a disposizione, via internet, documentazioni e dati ambientali e ad organizzare eventi pubblici di comunicazione che permettono di instaurare un rapporto trasparente e corretto con la popolazione di Calusco d'Adda e dei comuni limitrofi.

Wednesday, June 22, 2011

Italia: come stai a sostenibilità? | Ambiente & Ambienti

Italia: come stai a sostenibilità? Ambiente & Ambienti


Presentata la classifica delle città italiane a maggior potenziale di crescita realizzata in collaborazione con Il Sole 24 Ore e illustrata nel corso della premiazione del . L’elenco è stato stilato sulla base del nuovo Index, un indice derivato dalla classifica della qualità della vita relativa alle province italiane che Il Sole 24 Ore realizza da oltre 20 anni. Cresco Index ha la finalità di segnalare i territori a più alto potenziale di crescita, dove sono presenti in misura maggiore le condizioni base per lo sviluppo futuro. L’indice – in cui ha primeggiato la Provincia di Parma – si fonda su sette parametri selezionati dall’indice della Qualità della vita: ambiente, natalità, disponibilità di asili comunali, numero di laureati, il tasso di occupazione giovanile, tasso di occupazione femminile, popolazione straniera residente regolare. Osservando i dati delle province troviamo in pole position le regioni della Toscana (con Siena, Firenze, Piacenza, Pisa) e dell’Emilia Romagna (con Bologna, Modena, Reggio Emilia, Piacenza) che dominano la top ten. Bene anche per Trento e Bolzano che conquistano rispettivamente il quarto e nono posto. Per i piccoli comuni sostenibili spicca invece la Lombardia: le prime quattro “Isole Cresco” italiane – territori in cui è attiva un’alleanza virtuosa per la sostenibilità tra amministrazioni locali, imprese e cittadini – sono i comuni di Abbiategrasso (Mi), Calusco d’Adda (Bg), Carugate (Mi) e Morbegno (Sondrio).

Thursday, June 09, 2011

ACQUA: APPELLO SINDACI, SI SCRIVE ACQUA SI LEGGE DEMOCRAZIA - AgenParl - Agenzia Parlamentare per l'informazione politica ed economica

ACQUA: APPELLO SINDACI, SI SCRIVE ACQUA SI LEGGE DEMOCRAZIA - AgenParl - Agenzia Parlamentare per l'informazione politica ed economica

AGENPARL) - Roma, 08 giu - "Noi crediamo che l'acqua - fonte insostituibile di vita - debba essere considerata un bene comune e patrimonio dell'umanità. L'accesso all'acqua – in particolare potabile - é un diritto umano e sociale che deve essere garantito in una logica di mutuo sostegno a tutti gli esseri umani indipendentemente dalla disponibilità locale del bene. La copertura finanziaria dei costi necessari per garantire l'accesso effettivo di tutti gli essere umani all'acqua, nella quantità e qualità sufficienti alla vita, deve essere a carico della collettività pur prevedendo un costo del servizio che eviti gli sprechi e sia adeguato al valore di un bene non rinnovabile all’infinito. Essendo l’acqua un diritto umano universale il servizio idrico deve essere riconosciuto dallo Stato come privo di rilevanza economica". Inizia così l'appello di un gruppo di sindaci per il referendum sull'acqua che si svolgerà domenica e lunedi prossimo.
I sindaci di Airuno, Barzanò, Brivio, Bulciago, Calco, Casatenovo, Cassago, Cernusco Lombardone, Costa Masnaga, Cremella, Dervio, Galbiate, Garlate, Lecco, Lomagna, Mandello, Lario, Montevecchia, Olgiate, Molgora, Osnago, Paderno d’Adda, Perego, Robbiate, Rovagnate, Sirtori, Valmadrera, Verderio, Inferiore, Viganò scrivono "Parlare di servizio idrico integrato vuol dire prendere in considerazione il ciclo completo di trattamento dell’acqua potabile dalla sua captazione, alla depurazione e distribuzione sino ad comprendere la fase finale di raccolta delle acque reflue in fognatura e infine della loro depurazione: si tratta di un processo industriale complesso che richiede forti investimenti pubblici per garantire che il diritto garantito sulla carta si trasformi in diritto effettivo per i cittadini. Per questi motivi i sindaci firmatari dell’appello appoggiano le iniziative del Comitato referendario lecchese 2 sì per l'acqua bene comune e chiedono ai cittadini prima di tutto di recarsi a votare per i referendum del prossimo 12-13 giugno, perché la rinuncia al voto è sempre una perdita per la democrazia: il voto è un diritto conquistato con enormi sacrifici e va difeso anzitutto facendolo valere, cioè recandosi alle urne per esprimere la propria opinione. di votare due sì ai quesiti referendari sull’acqua. Il primo quesito serve a fermare il processo di privatizzazione dei servizi idrici abrogando l’art. 23 bis della Legge n. 133/2008, relativo alla messa sul mercato dei servizi pubblici di rilevanza economica attraverso l’affidamento della gestione del servizio idrico integrato a soggetti privati attraverso gara o l’affidamento a società a capitale misto pubblico-privato. In questo modo si potrà confermare la scelta che tutti i Comuni Lecchesi hanno sottoscritto di affidare la gestione del servizio idrico a società a totale capitale pubblico. Il secondo quesito chiede di abrogare l’art. 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006, limitatamente a quella parte del comma 1 che dispone che la tariffa per il servizio idrico è determinata tenendo conto della “adeguatezza della remunerazione del capitale investito” perché questa norma consente al gestore di caricare sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito. Vogliamo mantenere l’acqua in mano pubblica per garantirne l’accesso a tutti, per tutelare un bene non rinnovabile da conservare per le future generazioni, per garantire una gestione trasparente e partecipata. Per questo diciamo che si scrive acqua, ma si legge democrazia".

Saturday, April 23, 2011

Calusco Chronicle: DEPOSITO STOCCAGGIO CRD E BIOMASSE: CONVOCATA UNA CONFERENZA DI SERVIZI

Calusco Chronicle: DEPOSITO STOCCAGGIO CRD E BIOMASSE: CONVOCATA UNA CONFERENZA DI SERVIZI

venerdì 22 aprile 2011

DEPOSITO STOCCAGGIO CRD E BIOMASSE: CONVOCATA UNA CONFERENZA DI SERVIZI
Apprendiamo dal sito del comune che per il prossimo 27 aprile è stata convocata presso gli uffici della Sezione Ambiente della Provincia una Conferenza di servizi sulla realizzazione deposito stoccaggio CDR e biomasse presso Italcementi.L'azienda - che ha fornito una serie di integrazioni richieste nell'ultima conferenza del 3 settembre 2010 - ha inoltre comunicato l'intenzione di apportare una nuova modifica al progetto:la realizzazione di un impianti di ricezione e dosaggio di biomasse al calcinatore.I soggetti interessati sono l'azienda, il comune di Calusco e l'ARPA Lombardia.QUI potete trovare la convocazione della Conferenza

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Friday, April 22, 2011

Tuesday, April 19, 2011

Sunday, April 03, 2011

Monday, March 07, 2011

Dai sempre speranza - I pazienti che hanno cambiato la mia vita - presentazione libro 15 Marzo

Oriana Fallaci. Era lei la persona che avrei dovuto curare. Non ci fu bisogno di presentazioni. Sapeva chi fossi e, dunque, perché si rendeva necessario incontrarmi. La signora Fallaci non sarebbe stata una paziente facile. I nostri incontri sarebbero stati, più o meno, la copia del primo. Era difficile resisterle. Io arrivavo. Lei cominciava a parlare, anche a chiedere, dell'Italia, della mia vita. Voleva sempre conoscere il mio punto di vista sui problemi del mondo, su ciò che stava accadendo.» Quello con Oriana Fallaci è soltanto uno, anche se il più celebre, dei tanti incontri che hanno cambiato il modo di pensare di Virgilio Sacchini, chirurgo del reparto di senologia al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York, il centro «anticancro» più importante al mondo. Nessun paziente passa senza lasciare traccia, ma di qualcuno rimane un ricordo particolare, profondo, che non si dimentica. Per i motivi più diversi: una storia personale, o professionale, curiosa e interessante; una diagnosi ancora poco conosciuta; un problema sociale, religioso o razziale irrisolto. Sono casi che costringono a riflettere, a interrogarsi: come quello di James, piccolo boss di Harlem che, orgoglioso della sua amicizia col «doctor», lo presenta al quartiere come fosse una star. Di Shena, musulmana originaria del Bangladesh che, dopo gli attentati dell'11 settembre 2001 alle Torri Gemelle, non vuole farsi operare al Memorial perché teme discriminazioni. Di Saturna Englaro, che di fronte alla malattia si proccupa più per la figlia che per sé. Di Anne, che trova la forza per affrontare le cure solo tra le magnifiche piante del giardino botanico di New York. Al centro di tutte le storie, il male del secolo che la scienza sta cercando di sconfiggere. Mentre proprio negli Stati Uniti è in corso un dibattito molto acceso in seguito alla riforma sanitaria voluta da Barack Obama, Sacchini ci accompagna in questa straordinaria avventura umana e professionale che si rinnova ogni giorno, non appena un paziente si presenta nel suo studio e fa esperienza di quanto sia fragile l'equilibrio tra la vita e la morte, la salute e la malattia. Di fronte al crogiuolo di etnie, religioni e linguaggi delle corsie del suo reparto - singolare ma anche entusiasmante compendio del tradizionale melting pot della società americana - Sacchini ha due compiti da assolvere: come medico, quello di affidarsi alla scienza e di «dare sempre speranza»; come uomo, quello di riconoscere nelle espressioni di sconforto o di gioia dei suoi tanti pazienti, nei loro occhi o nei loro gesti, il tratto distintivo che rende ciascuno un caso unico nella malattia e nella lotta per la guarigione.


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Friday, February 18, 2011

Città Plurale Mt su comitato tecnico-scientifico Italcementi

Città Plurale Mt su comitato tecnico-scientifico Italcementi

BASL’associazione Città Plurale di Matera comunica che è partito il protocollo d’intesa firmato tra Provincia, Comune di Matera, Parco della Murgia materana e Italcementi.Il protocollo consente di avere in rete i dati relativi al controllo delle emissioni e perme di realizzare una piccola rete di monitoraggio per capire cosa ha prodotto e produce in termini di inquinamento con la sua presenza, durata circa 40 anni, .“Nella riunione - dichiara Pio Abiusi - ancora una volta l’Arpab ha dato il segno della volontà di cambiamento. Ci si è dato appuntamento – aggiunge Abiusi - per riscontrare , con l’apporto Arpab, i risultatati ottenuti , in materia di emissione, con il revamping appena ultimato.Ci si augura che possa essere questa una fase nuova di monitoraggio che comincia dalla corretta ubicazione della centralina di controllo dell’aria e che dovrà essere sistemata sulla base di un modello predittivo che individua la ricaduta degli aerodispersi e , comunque, dando la priorità alle ricadute sulla città. Molte delle 11 centraline Arpab disseminate sul territorio regionale sono male allocate, spesso sono state sistemate più per immagine che per una funzione reale.Potrebbe essere questa la volta in cui si vanno a rilevare , come è giusto, i metalli pesanti le diossine, i furani , gli IPA. Il tavolo in prosieguo – conclude Abiusi - si occuperà degli interventi di ripristino ambientale delle cave in coltivazione e di interventi definiti dalla prassi compensativi”.


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Friday, February 11, 2011

Il Giorno - Bergamo - Bergamo e provincia: le polveri sottili continuano a salire

Il Giorno - Bergamo - Bergamo e provincia: le polveri sottili continuano a salire

La centralina di rilevamento Arpa di via garibaldi ha fatto registrare 90 microgrammi per metro cubo contro i 50 previsti dalla legge



Bergamo, 10 febbraio 2011 - Le polveri sottili, le famigerate pm10, non danno tregua e continuano ad aumentare. E l'aria a Bergamo e in provincia è sempre più inquinata. Nei giorni scorsi, per esempio, la centralina di rilevamento dell'Arpa di via Garibaldi ha registrato 90 microgrammi per metro cubo, contro i 50 previsti dalla legge. I dati della stazione cittadina che si trova in via Meucci sono invece stati invalidati - come spiega il bollettino giornaliero dell'Arpa - dalla presenza di un cantiere edile a pochi metri di distanza, i cui lavori provocavano il diffondersi nell'aria di polveri in grado di interferire con la corretta rilevazione dello smog.
Anche le altre centraline sparse sul territorio confermano che in pochi giorni la situazione è peggiorata: a Dalmine si è passati da 78 a 84 microgrammi, a Filago centro da 77 a 89, a Lallio da 107 a 106, a Osio Sotto da 86 a 99, a Treviglio da 94 a 99 e a Calusco da 99 a 97. Intanto Palazzo Frizzoni si appresta a mettere a punto i dettagli definitivi della chiusura al traffico di un'ampia area del centro cittadino, in programma domenica dalle 10 alle 18.
"Non chiamiamola chiusura e non aspettiamoci che serva ad abbasare i livelli di inquinamento dell'aria - sottolinea l'assessore comunale all'ambiente Massimo Bandera -. E' piuttosto una pedonalizzazione utile a mandare un segnale a tutti i cittadini perchè facciano la loro parte. Basta guardare cosa è successo a Milano, dove la chiusura del traffico è coincisa con un superamento dei limiti di legge delle concentrazioni di polveri sottili nell'aria. Non abbiamo predisposto un blocco totale perchè abbiamo sentito alcuni sindaci dell'area critica e da parte loro non c'era l'intenzione di chiudere. Quindi avrebbe avuto poco senso farlo solo noi".
di M.A.

Sunday, February 06, 2011

Legambiente sulle polveri sottili

Legambiente sulle polveri sottili 

Lecco Ci avete rotto i polmoni! Sole e sempre sole. Le previsioni meteo danno bel tempo anche per i prossimi giorni. In questa stagione però bel tempo è sinonimo di livelli altissimi e fuori dalla norma di polveri sottili in atmosfera. Dall'inizio dell'anno abbiamo assistito ad una lunga serie di giornate di superamento dei limiti. Se continuiamo di questo passo anche in provincia di Lecco, nel giro di pochi giorni, raggiungiamo già il limite delle giornate, che la Comuità Europea ha stabilito in 35, dove è permesso "sforare" le concentrazioni di Pm10 nell'aria. Nonostante ciò, oltre che in atmosfera, anche sul fronte della politica c'è calma piatta. In particolare la Regione, a cui spetterebbe il compito della regia, non sta facendo nulla. Ed a nulla, o quasi, serve una giornata di blocco del traffico, tra l'altro solo domenicale, della città di Milano. Le polveri sottili sono causate al 18% dai riscaldamenti delle abitazioni, al 25% da determinate attività produttive ed al 23% dal traffico automobilistico. Difficile intervenire in tempi brevi sul riscaldamento, anche se qui, negli ultimi anni, sono stati fatti grandi passi in avanti con il progressivo passaggio da gasolio a metano e soprattutto con il periodico controllo delle caldaie. Qui è la Provincia che non deve abbassare la guardia ed intensificare i controlli sulle manutenzioni delle caldaie. Andrebbero poi intensificati i controlli sulle attività produttive, ma si stima nel 5-8% la possibilità di abbattere ulteriormente, in tempi brevi, le emissioni di particolato in atmosfera. Decisamente più semplice pensare di bloccare per alcune giornate il contributo di Pm10 proveniente dal traffico automobilistico. Basta un blocco, magari durante una giornata lavorativa, per agire decisamente su questo contributo. Certo, poi bisognerebbe avere mezzi pubblici in numero sufficiente, carrozze ed autobus dignitosi. Forse un po' troppo per una regione ed un governo centrale che della questione ambientale ha fatto solo un problema di costi. Ma cosa costa alla collettività un tumore? Cosa costa un'asma cronica? Il resto d'Europa è andato in tutt'altra direzione e noi invece continuiamo a progettare e purtoppo a costruire nuove autostrade. A fronte di miseri investimenti in infrastrutture e macchinari ferroviari si buttano milioni di euro in autostrade. E non parliamo solo dei sogni faraonici del ponte sullo stretto di Messina, ma di autostrade della nostra Regione: la Bre.Be.Mi (Brescia - Bergamo - Milano), la Broni -Mortara, la nostra stessa pedemontana che altro non è che una variante dell'attuale A4, semplicemente un po' più a nord. Non diciamo che nessuna di queste opere sia completamente inutile, qualche raccordo, qualche tangenziale, sicuramente può essere necessario, ma in un momento di crisi, si devono fare delle scelte di campo. O si è per la mobilità sostenibile o si decide che la gente può soffocare in un cielo grigio di fumo. Non è solo un problema di efficienza dei motori, che comunque conta, il Pm10 è prodotto anche dal consumo dei pneumatici, dai freni, dal'asfalto che si deteriora. Senza contare le ore che passiamo in coda ad aspettare un semaforo, con il motore acceso. "Ci avete rotto i polmoni" è lo slogan che Legambiente ancora una volta usa per dire che è ora di cambiare rotta. Questa non è più un'emergenza è la norma quotidiana di questa stagione. Non ne possiamo più degli Assessori Cattaneo che mentre inaugurano un nuovo locomotore ferroviario, dopo due ore gettano l'ennesima prima pietra di una nuova autostrada. Dei governatori Formigoni che continuano a dire che sono i più ambientalisti di questo mondo, ma che ogni anno ci fanno vincere il premio per il maggior numero di giornate di superamento di Pm10. Ci vuole coraggio in politica e spesso questo vuol dire impopolarità, almeno nell'immediato. Di coraggio non ci sembra ne abbiano, in compenso sono maestri nella ricerca di popolarità. Intanto la gente, i boschi, gli animali, continuano ad ammalarsi. Il creato, così tanto a volte impropriamente decantato, soffre.

Circoli Legambiente della Provincia di Lecco

Thursday, February 03, 2011

Pm10, un gennaio nerissimo | quiBrescia.it

Pm10, un gennaio nerissimo quiBrescia.it
Pm10, un gennaio nerissimo
martedì 01 febbraio 2011
(g.a.) Regione Lombardia ha ammesso che l’inquinamento costituisce un problema, ma che, dopo tutto, la situazione è leggermente migliorata rispetto agli altri anni. Legambiente, subito dopo lo svolgimento del Tavolo aria a Milano, che ha riunito i comuni lombardi, ha invece ribaltato l’ottimismo del Pirellone attraverso il rapporto “Mal’aria 2011”, con i dati raccolti nell’ambito della campagna “Pm10 ti tengo d’occhio”, dai quali emerge un quadro tutt’altro che rassicurante: Brescia è risultata essere al nono posto nel 2010 su 103 comuni italiani per inquinamento ambientale. Oltre a ciò è emerso anche che un esposto presentato alla procura di Brescia da parte del Coordinamento comitati ambientalisti Lombardia è rimasto nel cassetto, ‘cristallizzando’ a un anno fa la situazione smog in città.La colonnina Arpa posta al Broletto ha rilevato 89 esuberi del Pm10 nell’aria nello scorso anno? Bene, anzi malissimo, ovviamente, ma questo dato potrebbe essere rimpianto confrontandolo all’attuale situazione che segna, al Broletto, nel periodo che va dall’1 al 31 gennaio 2011 ben 22 esuberi da Pm 10 (il limite è di 50 µg/m3 da non superarsi più di 35 volte in un anno). Non è di certo una novità poiché nei primi 18 giorni del mese gli esuberi, in città, a Sarezzo e a Rezzato, erano stati la norma.Al Villaggio Sereno, in 31 giorni, i superamenti sono stati ben 28. Quasi una ‘rassicurante’ quotidianità. Il valore delle concentrazioni medie di Pm10 a Brescia nella giornata di lunedì 31 gennaio è stato di 88 µg/m3.E nell’hinterland? La centralina di via Minelli a Sarezzo ha raccolto, sempre nello stesso periodo, 22 esuberi, con punte massime di 105 µg/m3 ed un minimo, invece, di ‘soli’ 37 µg/m3 nella giornata del 2 gennaio. Un dato che pareggia quasi quello di Rezzato, dove la soglia di allarme è stata superata per 23 volte (in tre occasioni i rilevamenti però non stati effettuati), con un picco di 141 ( il 27 gennaio) e un minimo di 46 (ma molto vicino alla soglia limite dei 50 µg/m3).Spostandoci in Valcamonica, invece, la situazione è, a dir poco, catastrofica. In 31 giorni di rilevazioni gli esuberi sono stati 31, un dato che certo non può giudicarsi un successo, per una media giornaliera di 75 µg/m3. Sarà anche vero, come ha sottolineato al termine del vertice milanese l’assessore provinciale ai Trasporti Corrado Ghirardelli, che le “misure spot” (come il blocco domenicale al traffico) non risolvono il problema inquinamento, e anche che i dati di Darfo, che ha “l'aria peggiore di tutta la Regione”, sono la somma del traffico lento e della combustione dei camini, tuttavia la situazione, attenendoci strettamente alle tabelle dell’Arpa, appare nella sua gravità.E, buttando un'occhiata al 'giardino dei vicini' (che come recita il detto 'è sempre più verde'), lunedì 31 gennaio le centraline Arpa hanno rilevato a Milano e provincia (Como, Sempione e Meratese) una media di 77 µg/m3, a Bergamo è stata di 82, 53 µg/m3 a Lodi, 70 a Mantova e 'solo' 50 µg/m3 a Pavia. Nessun dato disponibile, invece, per Cremona.Dulcis in fundo, a completare un quadro già fosco e irrespirabile, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ha annunciato che anche le previsioni meteorologiche non danno una mano alla qualità dell’aria che respiriamo.Il sistema depressionario che ha interessato nei giorni scorsi la regione, infatti, si sta spostando verso l'Africa settentrionale e le condizioni meteorologiche nelle prossime ore saranno caratterizzate dalla rimonta di un promontorio anticiclonico Atlantico. All'alta pressione sarà associato tempo stabile con precipitazioni assenti e venti deboli occidentali. Possibili rinforzi di vento da nord nella giornate di mercoledì e giovedì. Nel complesso, insomma, fino a giovedì condizioni atmosferiche favorevoli all'accumulo delle sostanze inquinanti. Quando si dice avere "Saturno contro"...


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Friday, January 28, 2011

Polveri sottili alle stelle Più del doppio del valore limite - Cronaca - L'Eco di Bergamo

Polveri sottili alle stelle Più del doppio del valore limite - Cronaca - L'Eco di Bergamo
Riscaldamento e traffico senza pioggia o vento. Polveri sottili alle stelle a Bergamo e in provincia. L'Arpa ha diffuso il bollettino della qualità dell'aria e nella giornata di martedì 26 gennaio in tutte e otto le centraline di rilevamento è stato ampiamento superato il valore limite di 50 microgrammi per metro cubo delle Pm10 (polveri sottili).

Record a Treviglio con 127 milligrammi per emtro cubo, ma anche a Bergamo si è superato il doppio del valore limite con 104 di valore in via Garibaldi e in via Meucci. Stesso dato a Dalmine, scende di poco a Filago (101) mentre a Calusco si attesta sui 112 milligrammi per metro cubo.

Convocato proprio per la giornata di giovedì 27 dall'assessore regionale all'Ambiente Marcello Raimondi il «Tavolo Aria», al fine di verificare l'attuazione di tutte le misure più imporanti messe in campo dalla Regione per ridurre il problema delle emissioni industriali all'inquinamento derivante dal settore agricolo. Il Tavolo sarà l'occasione per fare il punto anche sulle misure comunali. Già nei giorni scorsi il Comune di Bergamo aveva sollecitato a usare meno l'auto e ad abbassare il riscaldamento. Tra le varie ipotesi per far fronte all'inquinamento Palazzo Frizzoni stava pensando a un blocco del traffico il 6 marzo, la domenica di Carnevale.



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Thursday, January 27, 2011

Il Giorno - Bergamo - Inquinamento, si va verso due domeniche senza auto

Il Giorno - Bergamo - Inquinamento, si va verso due domeniche senza auto

Inquinamento,
si va verso
due domeniche
senza auto
Torna l'allarme inquinamento a Bergamo con le polveri sottili che hanno superato la soglia di guardia. Tra le possibili soluzioni studiate ci sarebbe l'ipotesi dello stop del traffico. Partecipa al nostro sondaggio
26 gennaio 2011 - Di sicuro non c’è ancora nulla. Ma è possibile che nei prossimi giorni Palazzo Frizzoni decida di organizzare un paio di domeniche a piedi per contrastare l’inquinamento atmosferico, soprattutto quello delle pm10, le famigerate polveri sottili, che anche martedì, come già successo anche lunedì, hanno superato la soglia di attenzione di 50 microgrammi per metro cubo.
Entrambe le centraline cittadine, quella di via Meucci e via Garibaldi, hanno infatti fatto registrare rispettivamente 77 e 79 microgrammi. Più critica la situazione in provincia: a Dalmine sono stati registrati 81 microgrammi, a Filago 75, a Lallio 83, a Osio Sotto 88, a Treviglio 90 e a Calusco 81. Per oggi è stato convocato il tavolo di coordinamento regionale al quale seguirà quello provinciale.
“In queste sedi - sottolinea l’assessore comunale all’Ambiente, Massimo Bandera - porteremo il piano presentato nelle scorse settimane. Non escludiamo un paio di chiusure domenicali, ma vanno prese di concerto con gli altri Comuni della cosiddetta area critica e sempre nell’ottica di una maggiore semsibilizzazione al problema. Il nostro approccio, infatti, è soprattutto strutturale, con provvedimenti in grado di dare risultati apprezzabili.
La media mensile della concentrazione delle polveri sottili a gennaio, per esempio, è stata finora di 60 microgrammi per metro cubo, rispetto ai 70 registrati lo scorso anno nello stesso periodo”. Intanto sul problema smog sono intervenute le minoranze di centrosinistra a Palazzo Frizzoni, che hanno presentato un’interpellanza urgente sull’argomento. “Vorremmo sapere - ha chiesto l’ex sindaco di Bergamo, l’avvocato Roberto Bruni, capogruppo della lista omonima - quali sono le iniziative urgenti per contrastare il fenomeno dell’inquinamento atmosferico nell’ipotesi peraltro non remota di nuovi superamenti delle concentrazioni delle polveri sottili.
La sensazione è che non sia stato predisposto alcun piano per affrontare un’eventuale emergenza. Inoltre non si capisce con quale linea l’amministrazione si presenti ai vari tavoli di coordinamento”. Per ora la Giunta Tentorio ha stabilito che a partire dal primo febbraio e fino al 15 aprile il riscaldamento potrà funzionare un’ora in meno: tredici ore anzichè 14. L’ordinanza è sul tavolo del primo cittadino in attesa del definitivo via libera.

Monday, January 24, 2011

Merate Online - Nebbia al Ponte

Merate Online - Nebbia al Ponte

Nebbia al Ponte
Paderno D'Adda


Come evidenziato dal lettore circa la nebbia presente giovedi 20 presso il ponte di Paderno, io ero presente ed ho le foto del fenomeno.


L.R.

Saturday, January 22, 2011

L'Europa ai confini dello sviluppo Fondazione Italcementi a convegno - Economia - L'Eco di Bergamo

L'Europa ai confini dello sviluppo Fondazione Italcementi a convegno - Economia - L'Eco di Bergamo

L'Europa ai confini dello sviluppoFondazione Italcementi a convegno
20 gennaio 2011


Giovanni Giavazzi, presidente della Fondazione Italcementi
Scarica: Il programma del convegno
È in programma sabato 22 gennaio alle 9,30, nella Sala Caravaggio della Fiera di Bergamo il convegno annuale della Fondazione Italcementi Cavaliere del Lavoro Carlo Pesenti. La Fondazione Italcementi è stata istituita nel 2002 in occasione dei 140 anni di Italcementi e ha lo scopo di promuovere la ricerca, l'etica e la cultura per diffondere i principi e i valori dello sviluppo sostenibile delle imprese.Sabato si parlerà di «L'Europa ai confini dello sviluppo». La crisi economica globale ha messo in luce elementi di forza e fattori di debolezza dell'Unione Europea nello scacchiere mondiale. L'esigenza di massificare i primi e ridurre i secondi richiede una politica di maggiore consapevolezza e coesione da parte sia dei Paesi membri, sia delle Istituzioni europee. Sono in gioco la tenuta del sistema, la crescita futura e la sopravvivenza stessa dell'euro. Affronteranno questi temi decisivi per il futuro del nostro continente alcuni dei maggiori protagonisti italiani e europei. È previsto anche un contributo video di Josè Manuel Barroso, presidente della Commissione Europea. Coordinatore della tavola rotonda sarà Ferruccio de Bortoli, direttore del Corriere della Sera.

Mare: stato di emergenza a Porto Torres per inquinamento da idrocarburi - Ambiente è Energia - ANSA.it

Friday, January 21, 2011

Merate Online - Valle dell'Adda: nebbia causata dall'inceneritore?

Merate Online - Valle dell'Adda: nebbia causata dall'inceneritore?

Valle dell'Adda: nebbia causata dall'inceneritore?

Questa mattina - giovedì 20 gennaio - la zona compresa tra Arlate e Imbersago si è risvegliata in una fittissima nebbia. Fenomeno comunissimo in questo periodo. Però, percorrendo la strada verso Merate, all'altezza di Robbiate la nebbia scompare improvvisamente, lasciando spazio ad uno scenario molto limpido, con qualche nuvola nel cielo. Volgendo lo sguardo verso la bergamasca, dall'inceneritore dell'Italcementi di Calusco si nota benissimo una "nube" di grosse dimensioni emessa dalla grossa ciminiera  riversarsi in basso verso la valle dell'Adda; E' solo un'ipotesi, ovviamente non ho in mano controprove scientifiche su questo fatto, ma sembra proprio che la fitta (e anomala) nebbia sia causata dal cementificio. Se non la causa principale ma sicuramente contribuisce alla situazione descritta sopra. Questa è solo una delle tante situazioni anomale che la struttura di Calusco ogni tanto ci costringe a constatare. Considerando che molti di noi sono costretti a vivere quotidianamente a contatto con la realtà sicuramente poco salutare dell'inceneritore, spero che le autorità competenti procedano (se non già fatto) alle dovute verifiche ambientali per la tutela della nostra salute.
MATTEO

Saturday, January 08, 2011

Merate Online - Merate: nel 2010 registrati 93 superamenti della concentrazione di polveri sottili nell’aria. Gennaio e febbraio sono i mesi ''critici''

Merate Online - Merate: nel 2010 registrati 93 superamenti della concentrazione di polveri sottili nell’aria. Gennaio e febbraio sono i mesi ''critici''Merate: nel 2010 registrati 93 superamenti della concentrazione di polveri sottili nell’aria. Gennaio e febbraio sono i mesi ''critici''
Merate


Il 2010 si è chiuso con 93 superamenti del limite dei 50 µg/mc di polveri sottili nell’aria. Un valore non certo positivo visto che nel 2009 il dato parlava di 87 superamenti. Stando ai parametri europei una volta oltrepassata la boa dei 35 sforamenti annui bisognerebbe intervenire con rimedi drastici pena pesanti sanzioni. Al momento sembra che le azioni intraprese, come il blocco del traffico, l’obbligo di sostituzione delle caldaie nonché il controllo dei fumi, non sembrano avere sortito effetti risolutivi anche se rispetto ad anni come il 2005 con 180 sforamenti la situazione è decisamente migliore.
Il 2010 ha visto, come dicevamo, 93 superamenti della soglia dei 50 µg/mc, 264 giorni contenuti entro i limiti e invece 8 gg di mancate rilevazioni. Il mese peggiore è stato gennaio con 26 giorni oltre i 50 µg/mc, seguono poi febbraio (18 superamenti) e dicembre (13 superamenti). Vanno decisamente bene i mesi estivi dove il caldo naturale e non quello artificiale prodotto dai combustibili, non ha portato a livelli preoccupanti.
Per 9 giorni durante l’anno la centralina ha superato il valore di 100 µg/mc e questi momenti si sono posizionati nei mesi di gennaio e febbraio
Nel contempo la media è rimasta invariata rispetto al 2009. L’anno che si è appena concluso infatti ha fatto registrare una media di 40 µg/mc, fortunatamente sotto il livello dei 50 µg/mc e lontano da valori come quelli del 2005 (57) o del 2006 (58).

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