paderno Le tante richieste della Provincia per l'Italcementi
paderno (l. per.) Tante e pesanti condizioni per il sì della Provincia di Lecco al progetto dell'Italcementi di utilizzare ecofluid e rasf, combustibili derivati da rifiuti, nel forno del cemento a Calusco d'Adda. La giunta provinciale ha deliberato di subordinare il proprio parere favorevole ad una serie di condizioni che comunque non portino ad un peggioramento della situazione attuale. In particolare chiede che la regione Lombardia verifichi «l'eventuale aumento del flusso di massa uscente dal camino causato dall'utilizzazione dei rifiuti liquidi pericolosi quali combustibili», e che valuti «la possibilità di sostituzione del combustibile attualmente utilizzato (pet coke) con combustibile alternativo che, oltre a garantire il rispetto degli standard qualitativi del prodotto, sia contraddistinto da un basso fattore di emissione». Inoltre vengono chieste «misure di compensazione»: soldi e finanziamenti. La Provincia di Lecco, sempre che il progetto Italcementi dia tutte le garanzie ambientali del caso, vuole «contributi finanziari per interventi migliorativi del sistema naturale del corso dell'Adda, mappatura e verifica delle condizioni strutturali e del rischio idrogeologico delle gallerie Pelucchi di Olgiate; opere di manutenzione e valorizzazione del ponte sull'Adda».
MEMORIA SUL CEMENTIFICIO INCENERITORE DI Calusco d'Adda la Pianura Padana resta la zona peggiore d'Europa insieme all'area più industrializzata della Polonia (classifica cui gli inceneritori forniscono un contributo determinante).
Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni
NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI :
Paderno d'Adda e Solza
.
HANNO FIRMATO :
Calusco d'Adda,
Cornate d'Adda,
Imbersago,
Medolago,
Parco Adda Nord,
Robbiate,
Verderio Inferiore,
Verderio Superiore,
Villa d'Adda,
Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia .
Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento .
http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html
Countdown alla ferrovia
il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .
Saturday, March 25, 2006
Grandi opere, per otto c'è il sì del CIPE
Grandi opere, per otto c'è il sì del CIPE
Formigoni: "Decisivo passo avanti per la costruzione di infrastrutture strategiche"
Lombardia Notizie
Il raddoppio della ferrovia Milano-Mortara (nella tratta centrale che interessa soprattutto i Comuni di Abbiategrasso e Vigevano, i cui lavori inizieranno a giugno/luglio 2006), la linea Alta Velocità/Alta Capacità Milano-Genova, con il terzo valico dei Giovi, la ristrutturazione della ferrovia Saronnno-Seregno, che consentirà il collegamento passeggeri Bergamo-Malpensa, le varianti di Cisano Bergamasco e Calusco d'Adda-Terno d'Isola fra Lecco e Bergamo, l'integrazione del piano finanziario della Pedemontana (conclusa la competenza del CIPE, la Società Pedemontana e ANAS possono procedere alla revisione della convenzione per dare il via alla progettazione definitiva), il raccordo autostradale TI-BRE, fra le autostrade del Brennero e della Cisa, le risorse per la variante di Morbegno sulla SS 38 in Valtellina, e per le opere complementari esterne alla stazione Centrale di Milano, con la riorganizzazione del sistema della viabilità, la modifica degli accessi alla metropolitana e la riqualificazione del verde.
Queste le otto "grandi opere" lombarde che sono state approvate dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE), nella seduta di ieri presieduta dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, alle quale ha partecipato, per la Regione, l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Moneta.
"E' un grande successo della Regione Lombardia - ha commentato il presidente, Roberto Formigoni - un altro importante passo avanti nella realizzazione delle infrastrutture strategiche che la Regione ha fortemente voluto per lo sviluppo proprio e dell'intero Paese".
"La Regione, comunque - ha aggiunto Formigoni - proseguirà il suo pressing: sul CIPE, perché anche le ultime decisioni ne garantiscano l'effettiva realizzazione, e su alcune Istituzioni, tra cui la Provincia di Milano, dalle quali attendiamo ancora l'adesione alla formalizzazione dell'Accordo di Programma su Pedemontana, BreBeMi e Tangenziale Est Esterna di Milano, così da avere una sede di decisione politica e di convergenza del consenso e che sciolga i nodi operativi e ci consenta di procedere speditamente verso l'apertura dei cantieri".
Soddisfatto anche l'assessore Moneta, il quale ha inoltre chiesto ai ministri delle Infrastrutture, Pietro Lunardi, e dell'Economia, Giulio Tremonti, che nella prossima riunione del CIPE si proceda anche all'approvazione dei progetti di accessibilità stradale a Malpensa e del ponte sull'Adda sulla "Paullese". (Ln)
osv/zyx - 060322
Formigoni: "Decisivo passo avanti per la costruzione di infrastrutture strategiche"
Lombardia Notizie
Il raddoppio della ferrovia Milano-Mortara (nella tratta centrale che interessa soprattutto i Comuni di Abbiategrasso e Vigevano, i cui lavori inizieranno a giugno/luglio 2006), la linea Alta Velocità/Alta Capacità Milano-Genova, con il terzo valico dei Giovi, la ristrutturazione della ferrovia Saronnno-Seregno, che consentirà il collegamento passeggeri Bergamo-Malpensa, le varianti di Cisano Bergamasco e Calusco d'Adda-Terno d'Isola fra Lecco e Bergamo, l'integrazione del piano finanziario della Pedemontana (conclusa la competenza del CIPE, la Società Pedemontana e ANAS possono procedere alla revisione della convenzione per dare il via alla progettazione definitiva), il raccordo autostradale TI-BRE, fra le autostrade del Brennero e della Cisa, le risorse per la variante di Morbegno sulla SS 38 in Valtellina, e per le opere complementari esterne alla stazione Centrale di Milano, con la riorganizzazione del sistema della viabilità, la modifica degli accessi alla metropolitana e la riqualificazione del verde.
Queste le otto "grandi opere" lombarde che sono state approvate dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE), nella seduta di ieri presieduta dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, alle quale ha partecipato, per la Regione, l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Moneta.
"E' un grande successo della Regione Lombardia - ha commentato il presidente, Roberto Formigoni - un altro importante passo avanti nella realizzazione delle infrastrutture strategiche che la Regione ha fortemente voluto per lo sviluppo proprio e dell'intero Paese".
"La Regione, comunque - ha aggiunto Formigoni - proseguirà il suo pressing: sul CIPE, perché anche le ultime decisioni ne garantiscano l'effettiva realizzazione, e su alcune Istituzioni, tra cui la Provincia di Milano, dalle quali attendiamo ancora l'adesione alla formalizzazione dell'Accordo di Programma su Pedemontana, BreBeMi e Tangenziale Est Esterna di Milano, così da avere una sede di decisione politica e di convergenza del consenso e che sciolga i nodi operativi e ci consenta di procedere speditamente verso l'apertura dei cantieri".
Soddisfatto anche l'assessore Moneta, il quale ha inoltre chiesto ai ministri delle Infrastrutture, Pietro Lunardi, e dell'Economia, Giulio Tremonti, che nella prossima riunione del CIPE si proceda anche all'approvazione dei progetti di accessibilità stradale a Malpensa e del ponte sull'Adda sulla "Paullese". (Ln)
osv/zyx - 060322
Doccia gelata
Doccia gelata
sulla Lecco-Bergamo
Il piano definitivo dei due lotti non è stato esaminato dl Cipe
Doccia fredda sulle speranze di un passo avanti per il secondo e terzo lotto della Lecco-Bergamo: il Comitato interministeriale per la programmazione economica ieri ha approvato sì, tra le altre opere, i progetti preliminari delle varianti di Cisano Bergamasco e di Calusco d’Adda-Terno d’Isola, ma si tratta appunto del tratto bergamasco dell’importante opera infrastrutturale che collega due le province.
Invece il progetto definitivo del tratto di competenza lecchese tra Vercurago e i confini di Calolzio, costo 130 milioni di euro, non era all’ordine del giorno, come pure aveva assicurato il sottosegretario ai Trasporti, Paolo Uggè.
Anche l’amministrazione provinciale lecchese ieri si è attivata per avere informazioni al riguardo che tuttavia sono state deludenti: «Abbiamo parlato con l’assessore regionale alle infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Moneta, che ha chiarito appunto l’equivoco. Non era previsto che il Cipe esaminasse il nostro progetto, che tra l’altro è in fase di progettazione più avanzata rispetto al progetto bergamasco licenziato ieri». Lo dice l’assessore provinciale ai Lavori pubblici, Armando Volonté che tuttavia mette in luce un aspetto positivo: «È un bene che abbiano dato l’okay al preliminare di Bergamo perché è comunque un tratto della grande e complessa opera che è la Lecco-Bergamo: vuol dire avere riconosciuto una coerenza all’infrastruttura, anche se questo per quanto ci riguarda non è l’inizio di una strada in discesa».
sulla Lecco-Bergamo
Il piano definitivo dei due lotti non è stato esaminato dl Cipe
Doccia fredda sulle speranze di un passo avanti per il secondo e terzo lotto della Lecco-Bergamo: il Comitato interministeriale per la programmazione economica ieri ha approvato sì, tra le altre opere, i progetti preliminari delle varianti di Cisano Bergamasco e di Calusco d’Adda-Terno d’Isola, ma si tratta appunto del tratto bergamasco dell’importante opera infrastrutturale che collega due le province.
Invece il progetto definitivo del tratto di competenza lecchese tra Vercurago e i confini di Calolzio, costo 130 milioni di euro, non era all’ordine del giorno, come pure aveva assicurato il sottosegretario ai Trasporti, Paolo Uggè.
Anche l’amministrazione provinciale lecchese ieri si è attivata per avere informazioni al riguardo che tuttavia sono state deludenti: «Abbiamo parlato con l’assessore regionale alle infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Moneta, che ha chiarito appunto l’equivoco. Non era previsto che il Cipe esaminasse il nostro progetto, che tra l’altro è in fase di progettazione più avanzata rispetto al progetto bergamasco licenziato ieri». Lo dice l’assessore provinciale ai Lavori pubblici, Armando Volonté che tuttavia mette in luce un aspetto positivo: «È un bene che abbiano dato l’okay al preliminare di Bergamo perché è comunque un tratto della grande e complessa opera che è la Lecco-Bergamo: vuol dire avere riconosciuto una coerenza all’infrastruttura, anche se questo per quanto ci riguarda non è l’inizio di una strada in discesa».
Rifiuti in Cementeria o rifiuti zero
Rifiuti in Cementeria o
Rifiuti Zero ?
I rischi sanitari dell’incenerimento dei rifiuti e i vantaggi delle alternative
Relatore:
Paul Connett
PhD, professore di Chimica Generale, Chimica Ambientale e Tossicologia, St. Lawrence University, Canton, New York.
Esperto mondiale di gestione dei rifiuti e tecniche di incenerimento
24 marzo 2006 - ore 21.00
Sala Isacchi di Ca’ Prina, p.zza Prina
ERBA
Comitato Comasco Rifiuti Zero:
Rete Donne Brianza
Attac Como
Como
Como
Rifiuti in Cementeria o
Rifiuti Zero ?
I rischi sanitari dell’incenerimento dei rifiuti e i vantaggi delle alternative
Incenerendo rifiuti l’uomo produce alcuni tra i composti più tossici esistenti sulla terra, le diossine. A dirlo è Paul Connett, professore di chimica alla St. Lawrence University di Canton, New York, uno dei massimi esperti mondiali di incenerimento. È noto che le diossine sono causa dell’insorgenza di tumori e hanno effetti negativi sul sistema immunitario e sullo sviluppo ormonale nel feto.
Inoltre le popolazioni che vivono nelle vicinanze dei cementifici possono inalare sostanze tossiche tra cui, oltre alle diossine, l’arsenico, il cadmio, il cromo, il tallio e il piombo a livelli che possono causare l’insorgere di tumori e altre malattie.
A proposito del cementificio di Merone, nel 2002 Holcim dichiarava: “Non diventeremo un Inceneritore”. Ma dal 1983 ad oggi le quantità e le tipologie di rifiuti autorizzati sono aumentate, fino ad arrivare a 100.000 tonnellate all’anno. Quindi di fatto IL CEMENTIFICIO È UN CEMENTITORE, UN INCENERITORE MASCHERATO DA CEMENTIFICIO.
Il professor Connett parlerà dei rischi dell’incenerimento dei rifiuti, ma illustrerà anche alternative percorribili ed economicamente molto più valide, già sperimentate negli Stati Uniti e in altri paesi.
Da ormai diversi anni negli Stati Uniti non si costruiscono più inceneritori. Dal 1985 ad oggi sono stati bocciati oltre 300 progetti per la costruzione di nuovi inceneritori. La frontiera più avanzata della gestione dei rifiuti si chiama “Opzione Zero Rifiuti".
Opzione Zero Rifiuti significa ridurre al massimo la quantità di rifiuti prodotta alla fonte, attraverso una progettazione avanzata, che tenga conto della sorte dei materiali dopo l’utilizzo del prodotto.
Rifiuti Zero ?
I rischi sanitari dell’incenerimento dei rifiuti e i vantaggi delle alternative
Relatore:
Paul Connett
PhD, professore di Chimica Generale, Chimica Ambientale e Tossicologia, St. Lawrence University, Canton, New York.
Esperto mondiale di gestione dei rifiuti e tecniche di incenerimento
24 marzo 2006 - ore 21.00
Sala Isacchi di Ca’ Prina, p.zza Prina
ERBA
Comitato Comasco Rifiuti Zero:
Rete Donne Brianza
Attac Como
Como
Como
Rifiuti in Cementeria o
Rifiuti Zero ?
I rischi sanitari dell’incenerimento dei rifiuti e i vantaggi delle alternative
Incenerendo rifiuti l’uomo produce alcuni tra i composti più tossici esistenti sulla terra, le diossine. A dirlo è Paul Connett, professore di chimica alla St. Lawrence University di Canton, New York, uno dei massimi esperti mondiali di incenerimento. È noto che le diossine sono causa dell’insorgenza di tumori e hanno effetti negativi sul sistema immunitario e sullo sviluppo ormonale nel feto.
Inoltre le popolazioni che vivono nelle vicinanze dei cementifici possono inalare sostanze tossiche tra cui, oltre alle diossine, l’arsenico, il cadmio, il cromo, il tallio e il piombo a livelli che possono causare l’insorgere di tumori e altre malattie.
A proposito del cementificio di Merone, nel 2002 Holcim dichiarava: “Non diventeremo un Inceneritore”. Ma dal 1983 ad oggi le quantità e le tipologie di rifiuti autorizzati sono aumentate, fino ad arrivare a 100.000 tonnellate all’anno. Quindi di fatto IL CEMENTIFICIO È UN CEMENTITORE, UN INCENERITORE MASCHERATO DA CEMENTIFICIO.
Il professor Connett parlerà dei rischi dell’incenerimento dei rifiuti, ma illustrerà anche alternative percorribili ed economicamente molto più valide, già sperimentate negli Stati Uniti e in altri paesi.
Da ormai diversi anni negli Stati Uniti non si costruiscono più inceneritori. Dal 1985 ad oggi sono stati bocciati oltre 300 progetti per la costruzione di nuovi inceneritori. La frontiera più avanzata della gestione dei rifiuti si chiama “Opzione Zero Rifiuti".
Opzione Zero Rifiuti significa ridurre al massimo la quantità di rifiuti prodotta alla fonte, attraverso una progettazione avanzata, che tenga conto della sorte dei materiali dopo l’utilizzo del prodotto.
Wednesday, March 22, 2006
AMBIENTE: UN ATLANTE PER VALORIZZARE ECOSISTEMA FIUME ADDA
AMBIENTE: UN ATLANTE PER VALORIZZARE ECOSISTEMA FIUME ADDA
(ANSA) - ROMA, 20 mar - Un vero e proprio 'atlante dei valori territoriali' per valorizzare le acque legate all ecosistema del fiume Adda. Questo l obiettivo cardine del 'Progetto Pascia', finanziato dalla Fondazione Cariplo e affidato all Istituto di Ricerca 'Ecopolis' e che ha visto consorziarsi quattro comuni toccati dall Adda: Trezzano sull Adda, Cassano d Adda, Vaprio d Adda e Trecazzano. L itinerario di ricerche, di studi e di approfondimenti che durera 17 mesi vede coinvolti tra gli altri Legambiente e WWF Lombardia, specifica l architetto Maurizio Cabras, direttore scientifico di 'Ecopolis'. Il 'Progetto Pascia' lascia intravvedere che la fase di realizzazione dell'Atlante avra' numerose ricadute concrete. Tra esse la salvaguardia delle acque superficiali e di quelle di falda legate all'Adda. La riduzione del ' rischio di piene e di dissesti idrogeologici che soprattutto nel periodo invernale in passato hanno lasciato tracce profonde. Inoltre iniziative per la riduzione di sprechi e aumentare il riutilizzo della risorsa acqua del bacino dell Adda. La razionalizzazione del sistema degli scarichi e della depurazione, il che implica, per molti aspetti, un opera di sensibilizzazione sul versante delle imprese perche rispettino le leggi emanate a tal fine. Il 'Progetto Pascia'' comunque, ha l ambizione anche di intervenire a livello dei consumi culturali e dei modelli pedagogici tramite l incremento, lungo le sponde dell Adda, di punti ad uso turistico-ricreativi e con il varo di itinerari pedagogici fruibili dalle scuole e dai corsi di aggiornamento promossi dalle associazioni ambientaliste. Il fatto e che l Adda da diversi decenni ospita importanti insediamenti industriali come quello dell' Italcementi a Calusco. ''Uno degli interrogativi commenta Maurizio Cabras che abbiamo di fronte e questo. Il fiume ogni giorno consegna una certa quantita delle sue acque a una certa temperatura. Se quell acqua viene poi restituita dopo l utilizzo per raffreddare un impianto industriale a una temperatura superiore questa acqua per cosi dire surriscaldata in che modo incide sulla sopravvivenza della fauna ittica locale ? ''. Una risposta andra cercata coinvolgendo, nei limiti del possibile, le rappresentanze dei pescatori attivi lungo il fiume. Vi e poi un altro nodo ancora piu corposo. ''Intendiamo stabilire sottolinea Maurizio Cabras qual e esattamente il livello minimale di acqua necessario per interventi irrigui in agricoltura allorche in caso di necessita si debba far ricorso alle scorte di acque stivate nei bacini delle centrali elettriche in alta quota''. Il problema e molto sentito in Lombardia anche alla luce dell esperienza concreta vissuta nelle estati degli ultimi tre- quattro anni. L insieme di questo lavorio condurra al varo di un Forum sovracomunale dell Acqua che avra il compito di varare una serie di tavoli tematici per elaborare azioni mirate e suggerimenti concreti coerenti con la filosofia di fondo di questa iniziativa. XDI
20/03/2006 09:36
© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati
(ANSA) - ROMA, 20 mar - Un vero e proprio 'atlante dei valori territoriali' per valorizzare le acque legate all ecosistema del fiume Adda. Questo l obiettivo cardine del 'Progetto Pascia', finanziato dalla Fondazione Cariplo e affidato all Istituto di Ricerca 'Ecopolis' e che ha visto consorziarsi quattro comuni toccati dall Adda: Trezzano sull Adda, Cassano d Adda, Vaprio d Adda e Trecazzano. L itinerario di ricerche, di studi e di approfondimenti che durera 17 mesi vede coinvolti tra gli altri Legambiente e WWF Lombardia, specifica l architetto Maurizio Cabras, direttore scientifico di 'Ecopolis'. Il 'Progetto Pascia' lascia intravvedere che la fase di realizzazione dell'Atlante avra' numerose ricadute concrete. Tra esse la salvaguardia delle acque superficiali e di quelle di falda legate all'Adda. La riduzione del ' rischio di piene e di dissesti idrogeologici che soprattutto nel periodo invernale in passato hanno lasciato tracce profonde. Inoltre iniziative per la riduzione di sprechi e aumentare il riutilizzo della risorsa acqua del bacino dell Adda. La razionalizzazione del sistema degli scarichi e della depurazione, il che implica, per molti aspetti, un opera di sensibilizzazione sul versante delle imprese perche rispettino le leggi emanate a tal fine. Il 'Progetto Pascia'' comunque, ha l ambizione anche di intervenire a livello dei consumi culturali e dei modelli pedagogici tramite l incremento, lungo le sponde dell Adda, di punti ad uso turistico-ricreativi e con il varo di itinerari pedagogici fruibili dalle scuole e dai corsi di aggiornamento promossi dalle associazioni ambientaliste. Il fatto e che l Adda da diversi decenni ospita importanti insediamenti industriali come quello dell' Italcementi a Calusco. ''Uno degli interrogativi commenta Maurizio Cabras che abbiamo di fronte e questo. Il fiume ogni giorno consegna una certa quantita delle sue acque a una certa temperatura. Se quell acqua viene poi restituita dopo l utilizzo per raffreddare un impianto industriale a una temperatura superiore questa acqua per cosi dire surriscaldata in che modo incide sulla sopravvivenza della fauna ittica locale ? ''. Una risposta andra cercata coinvolgendo, nei limiti del possibile, le rappresentanze dei pescatori attivi lungo il fiume. Vi e poi un altro nodo ancora piu corposo. ''Intendiamo stabilire sottolinea Maurizio Cabras qual e esattamente il livello minimale di acqua necessario per interventi irrigui in agricoltura allorche in caso di necessita si debba far ricorso alle scorte di acque stivate nei bacini delle centrali elettriche in alta quota''. Il problema e molto sentito in Lombardia anche alla luce dell esperienza concreta vissuta nelle estati degli ultimi tre- quattro anni. L insieme di questo lavorio condurra al varo di un Forum sovracomunale dell Acqua che avra il compito di varare una serie di tavoli tematici per elaborare azioni mirate e suggerimenti concreti coerenti con la filosofia di fondo di questa iniziativa. XDI
20/03/2006 09:36
© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati
Friday, March 17, 2006
Paderno: il 18 raccolta firme della Lega Nord
Paderno: il 18 raccolta firme della Lega Nord
La Lega Nord Robbiate e il Movimento Giovani Padani di Robbiate organizzano per sabato 18 marzo dalle 14 alle 18 una gazebata a Paderno d`Adda nei pressi dello storico ponte di S.Michele.
Luogo simbolo, da dove e` possibile sincerarsi dell`autentico scempio paesaggistico provocato dallo stabilimento dell`Italcementi spa.
Proseguira` la raccolta firme contro il progetto di utilizzo di rifiuti tossico-nocivi,impiegati come combustibili, da parte della stessa Italcementi spa.
Raccolta che ha raggiunto ormai le 1000 sottoscrizioni, a conferma dell`alta sensibilita` dei cittadini verso questo problema.
Questo presidio, intende inoltre porre un argine, all`annoso e diffuso problema dell`accattonaggio ai semafori del ponte di S.Michele, da parte di extracomunitari probabilmente clandestini.
E` anche con questi gesti concreti e simbolici allo stesso tempo,che i cittadini devono riappropriarsi del territorio e lanciare un segnale di sicurezza e legalita` a tutti i livelli.
La presenza dei candidati alle politiche per la Lega Nord, Ennio Fumagalli e Andrea Robbiani, sara` l`occasione per i cittadini di confrontarsi ed avere informazioni riguardo a queste importanti tematiche.
Per ulteriori informazioni i cittadini possono contattarci all`indirizzo email
La Lega Nord Robbiate e il Movimento Giovani Padani di Robbiate organizzano per sabato 18 marzo dalle 14 alle 18 una gazebata a Paderno d`Adda nei pressi dello storico ponte di S.Michele.
Luogo simbolo, da dove e` possibile sincerarsi dell`autentico scempio paesaggistico provocato dallo stabilimento dell`Italcementi spa.
Proseguira` la raccolta firme contro il progetto di utilizzo di rifiuti tossico-nocivi,impiegati come combustibili, da parte della stessa Italcementi spa.
Raccolta che ha raggiunto ormai le 1000 sottoscrizioni, a conferma dell`alta sensibilita` dei cittadini verso questo problema.
Questo presidio, intende inoltre porre un argine, all`annoso e diffuso problema dell`accattonaggio ai semafori del ponte di S.Michele, da parte di extracomunitari probabilmente clandestini.
E` anche con questi gesti concreti e simbolici allo stesso tempo,che i cittadini devono riappropriarsi del territorio e lanciare un segnale di sicurezza e legalita` a tutti i livelli.
La presenza dei candidati alle politiche per la Lega Nord, Ennio Fumagalli e Andrea Robbiani, sara` l`occasione per i cittadini di confrontarsi ed avere informazioni riguardo a queste importanti tematiche.
Per ulteriori informazioni i cittadini possono contattarci all`indirizzo email
Monday, March 13, 2006
Nuova Calusco Project
Lavoro: Nuova Calusco Project
Committente: CTG, KOBE STEEL
Periodo: 2000-2002
Progettazione generale: CTG, KOBE STEEL
Supervisione generale ai lavori: CTG
Attività svolte: caratterizzazione geotecnica del sito, progettazione costruttiva item principali della nuova linea forno, strutture in calcestruzzo su incarico di CTG strutture in acciaio per KOBE STEEL Ltd
Descrizione dei lavori: Il ns gruppo ha sviluppato un progetto di massima definito negli anni precedenti dallo staff tecnico di CTG, sulla base delle esperienze acquisite nella realizzazione di impianti simili del Gruppo
CTG ha definito le linee guida generali, con particolare attenzione agli aspetti legati al calcestruzzo
CTG infine coordina la progettazione e cura la Direzione Lavori
Gli Item più importanti sono i Seguenti:
L’edificio Macinazione Crudo
La fondazione del Molino
la Torre Preriscaldo
Le basi del Forno Rotante
L’edificio Scarico Forno
Il Silo farina
Edifici Ausiliari in c.a. e acciaio
Edificio Macinzione del Crudo
L’Edificio Macinazione Crudo è costituito da un’ossatura portante di pilastri, travi e setti prevalentemente in cemento armato, ed in acciaio per quanto riguarda alcuni impalcati di piano.
E'formato da diversi piani impostati su differenti quote fino ad arrivare, con la copertura, a +33.80 m da terra e contiene il molino, ovvero la macchina che macina la materia prima per la produzione del cemento
La Torre:
La Torre
Dimensioni in pianta: 18x30 m
Altezza dalla fondazione 107.05 m
Quantità di calcestruzzo per fondazione 2575 m3
Quantità di calcestruzzo per elevazione 4170 m3
Quantità di acciaio per impalcati 590 t
Quantità di acciaio per lamiere bugnate 133 t
Quantità di acciaio per colonne 112 t
Quantità di acciaio per travi reticolari 53 t
Totale acciaio 888 t
Peso macchine impianto 2780 t
Peso cenere (short term) 660 t
Due nuclei in c.a (che alloggiano vani scala e ascensore) da fondazione fino a q.ta 103.40, uniti fino a q.ta 9.20, da pareti perimetrali e intermedie e dalle solette.
Sei impalcati metallici a livelli intermedi da q.ta 20.40 a q.ta 83.80 tra i due nuclei. e sostenuti anche da due colonne metalliche poste sul lato nord
due coppie di travi reticolari metalliche di collegamento fra i nuclei, del tutto indipendenti dagli impalcati e colonne metalliche
In direzione nord-sud il controventamento è affidato alle pareti esterne e quelle interne intermedie, che salgono in modo discontinuo fino a q.ta 33.80 e sono irrigidite da travi in cemento armato a q.ta 83.80.
L’imposta delle fondazioni è posta a –6.25 m e lo spessore della fondazione (34x24 m) è di 3.00 m.
Scarico Forno
Interno Scarico Forno
Lo Scarico Forno è costituito da un piano interrato e due piani fuori terra.
La Struttura è costituita da:
una platea di fondazione di spessore variabile posta su due piani
un’ossatura costituita da travi e pilastri in c.a.
Gli orizzontamenti sono realizzati tramite solette in c.a. pieno.
Il Sito
Nella porzione significativa per le opere in esame, il terreno è un deposito granulare (sabbia e ghiaia, con ciottoli di grande pezzatura) molto addensato
La caratterizzazione è stata condotta sulla base di
prove penetrometriche dinamiche continue (superficiali)
sondaggi
prove SPT
prove con pressiometro Menard
Prove cross-hole
Per tutte le strutture sono state ritenute idonee fondazioni superficiali
Le Prove Pressiometriche realizzate nel foro del sondaggio a carotaggio continuo, permettono di caratterizzare terreni di difficile indagine con il classico SPT e forniscono indicazioni per la valutazione di parametri di resistenza e di deformabilità
Le Prove Cross-hole permettono di stimare il modulo G0 per la risposta dinamica delle fondazioni
In questo caso si sono ottenuti:
Vs = velocità delle onde di taglio = 700-750m/s
Vp = velocità delle onde compressive = 1200-1400m/s
G0 = modulo di taglio a piccole deformazioni ? 1000 MPa
Committente: CTG, KOBE STEEL
Periodo: 2000-2002
Progettazione generale: CTG, KOBE STEEL
Supervisione generale ai lavori: CTG
Attività svolte: caratterizzazione geotecnica del sito, progettazione costruttiva item principali della nuova linea forno, strutture in calcestruzzo su incarico di CTG strutture in acciaio per KOBE STEEL Ltd
Descrizione dei lavori: Il ns gruppo ha sviluppato un progetto di massima definito negli anni precedenti dallo staff tecnico di CTG, sulla base delle esperienze acquisite nella realizzazione di impianti simili del Gruppo
CTG ha definito le linee guida generali, con particolare attenzione agli aspetti legati al calcestruzzo
CTG infine coordina la progettazione e cura la Direzione Lavori
Gli Item più importanti sono i Seguenti:
L’edificio Macinazione Crudo
La fondazione del Molino
la Torre Preriscaldo
Le basi del Forno Rotante
L’edificio Scarico Forno
Il Silo farina
Edifici Ausiliari in c.a. e acciaio
Edificio Macinzione del Crudo
L’Edificio Macinazione Crudo è costituito da un’ossatura portante di pilastri, travi e setti prevalentemente in cemento armato, ed in acciaio per quanto riguarda alcuni impalcati di piano.
E'formato da diversi piani impostati su differenti quote fino ad arrivare, con la copertura, a +33.80 m da terra e contiene il molino, ovvero la macchina che macina la materia prima per la produzione del cemento
La Torre:
La Torre
Dimensioni in pianta: 18x30 m
Altezza dalla fondazione 107.05 m
Quantità di calcestruzzo per fondazione 2575 m3
Quantità di calcestruzzo per elevazione 4170 m3
Quantità di acciaio per impalcati 590 t
Quantità di acciaio per lamiere bugnate 133 t
Quantità di acciaio per colonne 112 t
Quantità di acciaio per travi reticolari 53 t
Totale acciaio 888 t
Peso macchine impianto 2780 t
Peso cenere (short term) 660 t
Due nuclei in c.a (che alloggiano vani scala e ascensore) da fondazione fino a q.ta 103.40, uniti fino a q.ta 9.20, da pareti perimetrali e intermedie e dalle solette.
Sei impalcati metallici a livelli intermedi da q.ta 20.40 a q.ta 83.80 tra i due nuclei. e sostenuti anche da due colonne metalliche poste sul lato nord
due coppie di travi reticolari metalliche di collegamento fra i nuclei, del tutto indipendenti dagli impalcati e colonne metalliche
In direzione nord-sud il controventamento è affidato alle pareti esterne e quelle interne intermedie, che salgono in modo discontinuo fino a q.ta 33.80 e sono irrigidite da travi in cemento armato a q.ta 83.80.
L’imposta delle fondazioni è posta a –6.25 m e lo spessore della fondazione (34x24 m) è di 3.00 m.
Scarico Forno
Interno Scarico Forno
Lo Scarico Forno è costituito da un piano interrato e due piani fuori terra.
La Struttura è costituita da:
una platea di fondazione di spessore variabile posta su due piani
un’ossatura costituita da travi e pilastri in c.a.
Gli orizzontamenti sono realizzati tramite solette in c.a. pieno.
Il Sito
Nella porzione significativa per le opere in esame, il terreno è un deposito granulare (sabbia e ghiaia, con ciottoli di grande pezzatura) molto addensato
La caratterizzazione è stata condotta sulla base di
prove penetrometriche dinamiche continue (superficiali)
sondaggi
prove SPT
prove con pressiometro Menard
Prove cross-hole
Per tutte le strutture sono state ritenute idonee fondazioni superficiali
Le Prove Pressiometriche realizzate nel foro del sondaggio a carotaggio continuo, permettono di caratterizzare terreni di difficile indagine con il classico SPT e forniscono indicazioni per la valutazione di parametri di resistenza e di deformabilità
Le Prove Cross-hole permettono di stimare il modulo G0 per la risposta dinamica delle fondazioni
In questo caso si sono ottenuti:
Vs = velocità delle onde di taglio = 700-750m/s
Vp = velocità delle onde compressive = 1200-1400m/s
G0 = modulo di taglio a piccole deformazioni ? 1000 MPa
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