Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Wednesday, November 23, 2005

Italcementi e comitati distanti anni luce

Continua ad alimentare accese discussioni il progetto di ampliamento dello stabilimento collocato tra Mazzano e Rezzato
Italcementi e comitati distanti anni luce
Una lettera preoccupata del sindaco di Botticino: «Meno emissioni, ma aumenta il traffico»


In questi giorni si susseguono a Rezzato, Mazzano e nei paesi vicini interventi e prese di posizione sul progetto di ampliamento dello stabilimento Italcementi. Una nota dell’azienda informa che la dirigenza «ha incontrato in questi giorni le rappresentanze sindacali e le maestranze della cementeria di Rezzato-Mazzano per spiegare nei dettagli il piano di ammodernamento dell’impianto. Da più parti sono stati espressi segnali di apprezzamento al progetto».
«Si tratta di un investimento destinato a rendere sempre più competitivo e adeguato sotto il profilo ambientale il proprio dispositivo industriale. L’intervento proposto consiste nella realizzazione di una nuova linea produttiva del cemento grigio in sostituzione delle attuali due avviate negli anni Sessanta. L’investimento complessivo di circa 170 milioni di euro collocherà la cementeria ai primi posti a livello mondiale, sia per l’alto livello tecnologico sia per le soluzioni impiantistiche e ambientali adottate. Sempre in questi giorni inoltre Italcementi ha dato la massima disponibilità a fornire – conclude il comunicato dell’azienda - tutte le informazioni riguardo al progetto: in particolare ai comitati ambientalisti locali, all’Associazione culturale Dodici Marzo e alle Acli».
Altri sono invece i segnali che vengono dai Comitati ambientalisti della zona. Ad esempio i gruppi l’Osservatorio ambientale di Mazzano insieme con il Comitato «Bus del Frà per la difesa del territorio di Nuvolento-Nuvolera-Paitone- Prevalle-Gavardo-Serle», con il Comitato civico di Rezzato, il Gasp di Rezzato e con il Circolo legambiente Mindel di Bedizzole - hanno diffuso un pepato volantino in cui dicono chiaramente «no al progetto» e si dicono decisi – in collaborazione con i cittadini della zona – «ad organizzare momenti di sensibilizzazione e mobilitazione per sostenere posizioni di difesa ambientale in tutte le sedi utili».
Anche da Botticino giungono voci preoccupate. Il sindaco Mario Benetti ha inviato una lettera alla Regione, alla Provincia ed ai sindaci di Rezzato e Mazzano (paesi che ospitano il cementificio). Nella missiva sono espresse, fra l’altro «le preoccupazioni sulle conseguenze che la realizzazione dell’intervento di allargamento comporterà per l’ambiente e per l’uomo, con particolare riferimento alla qualità dell’aria conseguente alle emissioni, all’impatto sulla viticoltura e, non ultimo, alla possibilità di utilizzare rifiuti come combustibile. A prescindere dalla soluzione planimetrica che eventualmente verrà adottata e comprendendo la necessità di diluire le emissioni disperdendole su di un territorio più vasto mediante la realizzazione di un camino più alto – aggiunge Mario Benetti – si ritiene che l’ambito della valutazione dell’impatto ambientale avrebbe dovuto comprendere anche il rilievo del monte Maddalena, a ovest del territorio comunale di Botticino, comprendendone il crinale, al fine di valutare l’efficacia di tale diluizione in ragione dei venti predominanti e dei rilievi esistenti, e quindi l’impatto con il territorio comunale di Botticino. Si ritiene – aggiunge il sindaco - che questo aspetto debba avere una valutazione maggiormente approfondita. Quella presentata evidenzia che le emissioni ricadono in una zona già provata dalla presenza di inquinanti in atmosfera dovuta anche alla presenza dello stabilimento esistente, nonché allo scarso ricambio di aria».
«Nella previsione di emissione del cementificio viene indicata una diminuzione di inquinanti e, in modo poco significativo, anche delle polveri sottili, causa principale di malattie respiratorie; tali dati non vengono però aggregati con quelli derivanti dalle emissioni dovute all’aumento del traffico veicolare che viene stimato nel 27 per cento».
Alfredo Laffranchi





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Friday, November 18, 2005

Considerazioni sui fattori inquinanti

Considerazioni sui fattori
inquinanti, sui dati di Riva
e sul ruolo di Agenda 21



Faccio seguito a quanto esposto da Francesco Riva, per chiarire, se posso, alcune questioni di principio. Innanzitutto la demagogia: negli anni 80 e 90 si poneva l`accento ora sul monossido di carbonio, ora sugli NOx (ossidi d`azoto), ora sugli SOx (ossidi di zolfo), ora sui CnHx (idrocarburi incombusti). Abbattuti gli uni e gli altri tramite nuove tecnologie, messe a punto obbligatorie del parco auto, incentivi alla rottamazione, cosa rimane per tenere viva l`economia del veicolo a motore? Ma certo, il PM10. Non il PM100 della cementeria di Calusco, macché, quella non è pericolosa, anzi emette profumi di violetta. Il PM10. Dimentichiamoci di ossidi, anidridi e radicali liberi, non ci fanno più paura; le piogge acide sono cose del passato. Le autolinee provinciali usano il GECAL: il gasolio bianco. Le auto la benzina verde. Il metano, dice la pubblicità, è blu come il cielo. In mezzo a tutti questi colori dell`arcobaleno, adesso ci fa paura solo l`asma da PM10.

Secondariamente, il metodo scientifico. Al momento le amministrazioni comunali mettono le centraline dove meglio aggrada, in spregio a principi di uniformità. Ad esempio, la centralina meteo che gestisco non è installata così, come mi pareva, ma segue dei criteri rigorosi dettati dall`OMM (organizzazione mondiale della meteorologia), ed è inquadrabile come Stazione Meteo in ambito Urbano. Con questo non voglio dire che il clima di Sartirana sia lo stesso di Merate in viale Verdi, affatto. Ma le stazioni sono confrontabili solo se i criteri di rilevazione sono confrontabili. La stazione ARPA di Merate è messa alla rotonda del Ceppo, in prossimità della rotonda. Sicuri che tutte le località hanno la loro centralina nella medesima condizione? Non era meglio installare la centralina ARPA all`osservatorio astronomico, dove l`aria è salubre e pulita? Oppure identificare che l`inquinamento misurato è quello della SS342dir e non quello di Merate nel suo complesso? L`incremento percentuale proposto dagli studi proposti da Riva è assolutamente ridicolo, poiché passare da 50ug/m3 a 100ug/m3 comporterebbe un aumento STATISTICO del rischio epidemiologico del 5.1%. Mi chiedo come si possa identificare tale valore quale vera patologia potenziale, e non errore accidentale del metodo stocastico utilizzato. Addirittura si vuole sostenere che il monossido di carbonio "non è correlato in modo statisticamente significativo con il tasso di mortalità". Proviamo ad interpellare i VVF per sapere se sono d`accordo su questo.

Terzo, l`opportunità politica. La velocità diminuisce l`inquinamento. E` vero, come non ci abbiamo pensato prima, invece di fare la guerra ai limiti. E` socialmente più accettabile l`inquinamento da auto lumaca, o le morti da velocità? Riva è favorevole ai dossi rallenta traffico? Se sì, lo è di più o meno rispetto alla riduzione dell`inquinamento?

Infine, la soluzione ai problemi: le rotonde rallentano il traffico, dice Riva. Non è vero, ma bisogna saperle costruire. In Francia il traffico lo hanno snellito, da noi invece non le sappiamo fare, e quindi il risultato sono le code. A cos`altro pensa Riva? Ai semafori? Oppure le statali senza attraversamenti a raso?

Concludo, cambiando la giacchetta di lettore e vestendo quella di specialista del condizionamento e refrigerazione, e aggiungo due paroline su Agenda21. In qualità di innovatori del settore, ho proposto agli organizzatori del convegno tenuto in Ottobre a Lecco una breve partecipazione della società presso la quale opero, in relazione alle nuove tecnologie per il risparmio energetico e la riduzione dell`inquinamento, tramite l`utilizzo di pompe di calore geotermiche. Naturalmente avrei partecipato senza loghi nè nomi, perchè non volevamo farci pubblicità gratuita, ma solo proporre una tecnologia sviluppata autoctonomamente. I responsabili dell`organizzazione (non faccio i nomi, ma se li volete ve li dico), mi hanno risposto che a quel momento la cosa non interessava in quanto (udite udite) gli interventi erano già stati scritti. Mi domando se è veramente tutto oro ciò che luccica di verde. Concludo l`intervento con un estratto dal sito ARPA:

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L`introduzione della nuova strumentazione e del fattore di equivalenza comporta sul Sistema di Misura 2005 (SM2005), introdotto a partire dal 1.11.2004, un apparente incremento delle concentrazioni. Il valore numerico letto infatti a parità di qualità dell.aria risulta mediamente più alto perché viene inglobata nella misura anche la parte semivolatile. Ciò è particolarmente accentuato durante i mesi invernali in quanto durante i mesi caldi la parte semivolatile è allo stato di gas anche nell`aria esterna.
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I limiti tossicologici di legge sono stati introdotti precedentemente la revisione strumentale, e precisamente nel 1999, quindi in osservanza alle rilevazioni strumentali ed empiriche eseguite con i metodi ante-2005. Per permettere un confronto si utilizzano i seguenti fattori di correzione:



Quindi il particolato rilevato dalle centraline SM2005 risulta, in inverno, del 35% maggiore che quello delle centraline di tipo SMC, e questo solo per un criterio tecnologico.

Saluti


Alessandro Mandelli

Saturday, November 05, 2005

La posizione di Italcementi

Calusco-Paderno: il 7 riunione fra enti e associazioni per `verifica` di Italcementi

Calusco-Paderno: il 7 riunione fra enti e
associazioni per `verifica` di Italcementi





L’impianto di Italcementi



È convocato per lunedì 7 novembre alle ore 20.30 presso il comune di Calusco d’Adda l’incontro di verifica sulle posizioni espresse dall’Italcementi relativamente alle richieste avanzate dal tavolo di lavoro di comuni, associazioni ed enti. La richiesta avanzata dalla società nel mese di ottobre 2004 di utilizzare nel proprio processo produttivo combustibili non convenzionali (rifiuti pericolosi provenienti da processi industriali come Ecofluid e Rasf) aveva messo in allarme non solamente le istituzioni e le associazioni ambientaliste ma anche la popolazione che, in diversi momenti fra cui anche un’assemblea pubblica, aveva chiesto delucidazioni e garanzie. Studi di impatto ambientale, analisi sulle fonti di inquinamento attuali e future, confronti e verifiche si sono susseguiti a catena e lunedì il tavolo di lavoro dei comuni si esprimerà in merito alle “risposte” fornite da Italcementi. Nel corso della riunione si valuteranno le posizioni della ditta in merito ad inquinamento luminoso, acustico e ambientale e si chiederà una modifica del posizionamento della centralina Arpa per la rilevazione degli inquinanti




STUDIO IMPATTO AMBIENTALE ITALCEMENTI



Oggetto: VERIFICA CONGRUITA’ RISPOSTE ITALCEMENTI ALLE OSSERVAZIONI


A seguito delle due giornate di discussione con la Ditta in merito alla recepibilità delle osservazioni e delle condizioni proposte dal tavolo di lavoro, e dell’esposizione del piano finanziario generale dell’operazione, si convoca incontro di verifica delle posizioni espresse dalla ditta per:


LUNEDI’ 7 NOVEMBRE 2005 alle ore 20.30 presso il COMUNE DI CALUSCO D’ADDA


In tale occasione si proporrà al tavolo nuova proposta di posizionamento della centralina monitoraggio aria (più a nord, nella zona di confine con Carvico) a fronte di una richiesta di revisione delle scelte assunte proveniente dal Comitato dell’Isola, pervenuta successivamente all’incontro pubblico e già verificata con ARPA Bergamo.


Ordine del giorno:
- Delibera nuovo posizionamento centralina monitoraggio aria
- Confronto sul documento elaborato da Italcementi
- varie ed eventuali.



Obiettivo dell’incontro sarà quello di:
- verificare la conferma o l’adeguamento delle richieste di intervento a carico della Ditta a seguito della documentazione da loro prodotta.







OGGETTO: Tavolo Tecnico Italcementi di Calusco d’Adda – Proposte per il posizionamento della centralina rilevazione inquinanti e modalità trasporto merci.


Con riferimento all’o.d.g. dell’incontro del 6/10/2005, al quale non abbiamo potuto essere presenti, Le inviamo il pensiero del Comitato riguardo al posizionamento della centralina fissa per la rilevazione degli inquinanti.
Il Comitato ritiene che la scelta definitiva della localizzazione debba essere preceduta da una serie di valutazioni per individuare la zona più significativa per la rilevazione degli inquinanti a livello territoriale e che, pertanto, un posizionamento prossimo allo stabilimento Italcementi e non troppo distante dall’asta del fiume Adda non sia il più idoneo a tal fine.
Pertanto - considerata la valenza territoriale che rivestirà l’analisi continua della qualità dell’aria nel comune di Calusco (sarà il riferimento per tutto il Nord-Ovest dell’Isola), considerato il rilevante impegno economico che si intraprende e viste le caratteristiche estremamente avanzate delle rilevazioni che verranno svolte - si ritiene indispensabile individuare con la massima cura il posizionamento più idoneo.
Il Comitato ritiene di poter suggerire, come interessante alternativa alle scelte proposte, la zona al confine con il comune di Carvico, nei pressi dello sbocco della futura variante viaria proveniente da Villa d’Adda.
Con l’occasione il Comitato desidera ancora esprimere il proprio interessamento a riaprire il discorso del trasporto merci in entrata/uscita da Italcementi con l’utilizzo prevalente del ferro; a tal fine va ripresa e rivalutata la funzione strategica della ferrovia esistente.
In attesa di ulteriori prossimi confronti, si inviano distinti saluti.



Il Presidente
Comitato dell’Isola per la Difesa
dell’Ambiente e della Salute
( Sig.ra Lidia Biffi )












Allegati:



• La posizione di Italcementi (per scaricare clicca qui)
• La bozza di protocollo di Intesa (per scaricare clicca qui)
• L’area individuata per il posizionamento della centralina Arpa (clicca qui)

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