Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Saturday, September 30, 2006

Inceneritori: 30.000 firme per dire no ai sussidi

Inceneritori: 30.000 firme per dire no ai sussidi
Conferenza stampa a Roma sul tema dell'incenerimento dei rifiuti
28 Settembre 2006
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Greenpeace ha raccolto 30.000 firme per dire no ai sussidi statali a favore degli inceneritori, che, secondo i dati ufficiali, emettono più CO2 della media delle altre fonti di energia.Ingrandisci
Roma, Italia — Si è tenuta oggi a Montecitorio una conferenza stampa sul tema dell'incenerimento dei rifiuti, presieduta da Greenpeace e dalla Rete Nazionale Rifiuti Zero, che hanno consegnato quasi 30.000 mila firme ai Presidenti di Camera e Senato per chiedere l'abolizione delle sovvenzioni agli inceneritori.
La produzione elettrica da incenerimento dei rifiuti riceve infatti sovvenzioni sia attraverso i costi di smaltimento che grazie agli incentivi destinati alle fonti rinnovabili. Un vero e proprio paradosso che grava sulle tasche dei cittadini, costretti a pagare nella bolletta energetica una "tassa invisibile" che finanzia i termovalorizzatori, invece di promuovere lo sviluppo delle fonti rinnovabili.
Ma non è tutto. C'è infatti un altro grande paradosso: secondo i dati ufficiali della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici, gli inceneritori emettono, a parità di energia prodotta, più anidride carbonica rispetto alla media delle altre fonti energetiche [ vedi tabella ]. Questo significa che gli incentivi destinati in teoria alle fonti rinnovabili - che hanno emissioni nulle di CO2 – contribuiscono, in realtà, ad aumentare le emissioni, allontanandoci dal rispetto delle scadenze e degli impegni previsti dal Protocollo di Kyoto.
La soluzione ideale, secondo Greenpeace, è portare allo smaltimento finale meno rifiuti possibili, incentivando la strategia delle 4R, Riduzione a monte dei rifiuti, Riutilizzo dei beni, Raccolta differenziata, Riciclo dei materiali.

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