Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Wednesday, November 26, 2008

Il sindaco: «Basta ville a schiera, meglio le torri»

CALUSCO
Il sindaco: «Basta ville a schiera, meglio le torri»
Calusco d'Adda. Approvato in via definitiva con un Consiglio comunale monotematico, il Programma integrato d'Intervento «Il triangolo».

to be continued........





Sempre più in ALTOOOOOO!!!!!!
Di Andrea Colleoni
Chi ancora non lo sapesse si prepari: presto anche Calusco avrà il suo grattacielo.
La sua costruzione avverrà all’interno del Piano integrato di intervento denominato “il triangolo” intendendo con ciò il terreno di forma per l’appunto triangolare che di trova fra Via Marconi e Via Vitt. Emanuele, all’incirca all’altezza del concessionario Ghinzani.

Innanzi tutto, di cosa si tratta? Diamo uno sguardo ai progetti.
Tre sono le strutture previste:

un supermercato (ne mancavano proprio a Calusco)
un edificio che ospiterà piccole attività commerciali
un edificio di 45m (15 piani) con funzione di centro direzionale e alberghiero (di un “certo livello” ci ha assicurato l’assessore Cocchi).

Bene, ma queste previsioni rispettano le regole previste dal PRG? Si e no.
Spieghiamoci meglio: su quest’area (così come altre a Calusco) è possibile costruire attraverso un Piano Integrato di Intervento che ruota attorno ad una convenzione da stipulare con l’Amministrazione. In questo caso la convezione che si vuole portare avanti prevede alcune deroghe al Piano regolatore e come queste vengano compensate (i maligni userebbero “ricompensate” ma noi non lo faremo). Alcune di queste possono essere accettabili, altre rasentano lo scandalo.
Ok, quali deroghe vengono concesse al costruttore? Alcune sono per lo più ininfluenti e dettate da esigenze tecniche (ad esempio lo spostamento da un lato all’altro della pista ciclabile prevista) altre possono essere anche condivisibili come l’eliminazione della destinazione mista “residenziale - commerciale” in favore della sola destinazione “commerciale” (essendo esattamente di fronte ad Italcementi in effetti non è il posto migliore per vivere). Altre deroghe invece riguardano gli indici di edificabilità: la superficie massima edificabile viene incrementata del 30% e l’altezza quasi quadruplicata (il PRG prevede un’altezza massima di 12,5 m). Insomma, un po’ il sogno di ogni costruttore. Immaginate dove vengono poi concentrate queste deroghe edificatorie? Bravi, esattamente sul nostro futuro “grattacielo” che potrà contare su ben 1.600 mq in più.
Chiaramente a fronte delle deroghe concesse la convenzione prevede anche delle compensazioni: alcune direttamente in forma economica, altre in forma di realizzazione di opere. Non entriamo nel dettaglio, ma il grosso di queste compensazioni è costituito da 200.000 euro da dedicare al rifacimento della pavimentazione del centro e di altri 200.000 euro che il costruttore depositerà seduta stante alla firma dell’accordo ma che non hanno ancora un destino predefinito.
Vi risparmiamo il resto dei dettagli che rendono ancora più corpose le compensazioni. Non discuteremo nemmeno sulla congruità di tali esborsi, ma crediamo che ognuno abbia fatto i suoi conti: l’immobiliare costruttrice sicuramente, speriamo anche la nostra Amministrazione.

Insomma, per chi ha letto fin qua a prima vista potrebbe trattarsi di un affarone sia per il costruttore che per il pubblico interesse: 400.000 euro ed il resto delle opere a carico del proponente non ci sembrano affatto pochi e ingolosirebbero chiunque. Soprattutto gli amministratori miopi che guardano a tirare a campare oggi senza un vero progetto per il domani.


Perché, starete pensando, Lineacomune non accetterebbe tutti quei soldi? Ebbene, no.
Anche qui, spieghiamoci.
Se applichiamo lo stesso metro di misura a tutti i cittadini cosa succederà?
Anzitutto i proprietari degli altri terreni che possono essere soggetti ad un Piano Integrato di Intervento, subito seguiti da tutti gli altri, cercheranno di realizzare il loro “sogno” : edificare il più possibile per massimizzare la rendita del terreno. Per questo chiederanno anch’essi deroghe alle superfici ed alle altezze. A questo punto l’amministrazione cosa farà? Tratterà tutti allo stesso modo oppure comincerà a fare delle disparità? E in termini di compensazioni? Avremo un metodo uguale per tutti oppure “più uguale” per qualcuno? E se qualcuno non può compensare adeguatamente non avrà deroghe?
Il punto è proprio questo. Con queste concessioni si creerà un precedente, tutti chiederanno di poter costruire di più e i nostri Amministratori si troveranno a dover accontentare tutti o a dover creare disparità fra cittadini, magari concedendo a chi può sborsare di più e non a chi non può.

Sia ben chiaro, chiedere è lecito. Ognuno può chiedere ciò che vuole e cercare di portare avanti i propri interessi. Il compito “difficile” è quello dell’amministrazione.
Già, ma quali sono i compiti di un amministrazione lungimirante? Fare affari con i propri concittadini, incassare ed ingrassare le casse comunali senza obiettivi oppure governare lo sviluppo equilibrato del proprio territorio secondo criteri di uguaglianza fra i cittadini?

A nostro modo di vedere questo è il primo passo verso il malgoverno del territorio dove lo sviluppo non è deciso dagli amministratori ma dai costruttori e dalle loro esigenze. Badate bene, i nostri amministratori non si sono inventati nulla, questa politica è già stata applicata in alcuni paesi anche molto vicini dove è avvenuta un’edificazione più o meno selvaggia ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.


Queste sono le questioni fondamentali che ci inducono a non appoggiare il progetto proposto.
Molto si potrebbe discutere poi sul progetto stesso, sull’esigenza di un nuovo supermercato, sulla necessità di edifici così alti (e non per questioni tecniche come avvenuto invece per Italcementi), sul aumento di traffico, etc etc, ma anche sulle modalità sbrigative e frettolose con le quali la maggioranza ci ha sottoposto il progetto per l’adozione in consiglio comunale (pretendendo una risposta favorevole dopo averci fornito il tutto venerdì 5 agosto in vista del Consiglio di Lunedì 8).

Per ora non ci dilungheremo, ne riparleremo sicuramente in un prossimo articolo.

In ogni caso il progetto non è ancora approvato definitivamente, infatti, come previsto dalla legge, tutti i cittadini possono presentare “osservazioni”. Il termine fissato è il 18 settembre, per avere ulteriori informazioni o approfondire la discussione vi invitiamo a contattarci.

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