Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Wednesday, October 07, 2009

L’ARIA DEL MERATESE E' FUORILEGGE

L’allarme arriva dalle polveri sottili Nel mirino scarichi e pneumatici logori

L’ARIA DEL MERATESE è fuorilegge . Dall’inizio dell’anno ad oggi le famigerate Pm10, le polveri sottili, stando ai dati della centralina dell’Arpa, Agenzia regionale per la protezione ambientale installata lungo la ex Ss 36 all’incrocio con viale Giuseppe Verdi a Merate, hanno superato la la soglia di allarme, fissata in 50 microgrammi per metro cubo, già in 57 occasioni. Secondo la normativa comunitaria tuttavia ciò non deve succedere più di 35 volte nell’arco di un intero anno civile. E il numero degli «illeciti» è destinato ulteriormente a salire per la stagione invernale ormai alle porte, quando lo smog si impenna per l’attivazione degli impianti di riscaldamento. Neppure a Milano e nei capoluoghi di provincia la situazione è tanto grave. Tra l’altro a partire dal 2010 i vincoli saranno ancora più rigidi e chi non si adegua dovrà pagare pesanti sanzioni all’Unione europea. Se verrà confermato un simile trend, verranno infrante pure le regole imposte da Bruxelles per quanto riguarda la media complessiva dei rilevamenti.

NELL’ARCO di 365 giorni infatti non deve valicare i 40 µg/m³. Ma attualmente le polveri killer hanno già una concentrazione media di 38,6 µg/m³. Le punte massime si sono verificate tra febbraio e marzo con picchi di 120 punti, quasi il triplo del massimo consentito. La principale causa sono soprattutto gli scarichi e il deterioramento degli pneumatici delle auto e dei camion che sfregano contro l’asfalto. Non bisogna però sottovalutare i gas degli impianti produttivi e delle caldaie.
Rispetto al 2008 però qualcosa sembra sia migliorato. Nello stesso arco di riferimento dell’anno scorso infatti le Pm10 hanno valicato la soglia massima addirittura in 65 occasioni, con una media di 42 microcgrammi. E se Merate è alle prese con le Pm10, a Nibionno, dall’altro capo del distretto, bisogna tenere d’occhio il biossido di azoto, una sostanza altamente tossica e irritante. Viene prodotta durante i processi di combustione ad opera di centrali termoelettriche, impianti di riscaldamento e, soprattutto, traffico veicolare. L’NO2 è il preludio alle piogge acide, con conseguenti danni alla vegetazione e agli edifici, oltre che alla salute umana. D.D.S.

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