Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Friday, August 01, 2003

MERATEONLINE 31 07 03

Notti insonni a Paderno
per i nuovi impianti Italcementi






Non si dorme ancora di notte a Paderno, soprattutto nella zona a sud del paese, dove il rumore dei nuovi impianti Italcementi di Calusco d’Adda giunge più forte e non lascia tregua. I vertici del colosso industriale bergamasco hanno più volte spiegato che lo spiacevole inconveniente era legato a ritardi nella fornitura di pannelli fonoassorbenti che dovrebbero isolare la linea di produzione del cemento. E qualche settimana fa hanno pure annunciato che il problema era stato risolto. La tregua invece è durata pochi giorni perché ormai da diverse notti un brusio costante si ode per tutta la zona e impedisce ai residenti del paese guidato da Angelo Rotta di godere del meritato riposo. Numerose segnalazioni e lettere di protesta sono già state inviate in Municipio e ora si attende una risposta da parte dell’Amministrazione che di recente si è dotata del piano di zonizzazione acustica. L’Italcementi è dunque obbligata a contenere il rumore, rispettando i limiti di decibel imposti dall’importante documento. Prima di mettere in atto le procedure per imporre all’Italcementi il rispetto del silenzio notturno occorre però effettuare accurate rilevazioni. “Prima di assumere decisioni in merito – ha spiegato il sindaco Angelo Rotta – dobbiamo misurare i decibel effettivi. In ogni caso siamo intenzionati a non transigere”. Ancora più intransigenti sembrano però essere i cittadini che si stanno mobilitando per unire gli sforzi di Legambiente e del Comitato dell’Isola bergamasca per cercare di risolvere una volta per tutte l’annosa questione.

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