Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Wednesday, May 18, 2005

Fiamme all'Italcementi Distrutto l'impianto-calce

L'unione sarda 17 05 05

Fiamme all'Italcementi Distrutto l'impianto-calce

Samatzai. Il rogo è stato spento dai vigili del fuoco

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Allarme nello stabile dell'Italcementi di Samatzai. Un incendio è divampato verso le dieci di ieri mattina in uno dei capannoni della fabbrica. In fiamme (per cause ancora da precisare) è andato un dosatore dell'impianto di macinazione, poi il fuoco si è propagato nella zona sottostante distruggendo completamente un nastro trasportatore di clinker. Fortunatamente l'incendio non si è propagato perché i materiali presenti nella zona colpita sono a lenta combustione. Gli impiegati della sala operativa - i primi ad accorgersi - del guasto, sono giunti nel luogo dell'incendio e hanno dato immediatamente l'allarme. Sono stati loro, direttamente, a tentare di spegnere il rogo scaraventando sul fuoco le polveri dei numerosi estintori piazzati nelle zone strategiche del capannone, ma non è stato possibile vincere la furia del fuoco. Per questo è stato necessario dare l'allarme e chiamare i vigili del fuoco. Vigili del fuocoSono giunte sul luogo due squadre, i vigili del fuoco di Cagliari e di Sanluri che dalle dieci fino alle tredici hanno lavorato senza sosta per tentare di salvare il salvabile e soprattutto impedire alle lingue di fuoco di raggiungere altre apparecchiature e danneggiare il resto del capannone. Alla fine, dopo oltre tre ore, i pompieri hanno completato gli interventi per avviare la bonifica. Nell'azienda sono arrivati anche i carabinieri di Samatzai agli ordini del maresciallo Andrea Murenu che hanno raccolto le testimonianze delle persone presenti in fabbrica e dei vigili del fuoco per capire se il rogo sia di origine dolosa. Le causeUn'ipotesi che per ora è stata esclusa. «O si è surriscaldato troppo il tratto dell'impianto in cui è divampato l'incendio, oppure è arrivato del materiale troppo caldo che ha creato una situazione favorevole per le fiamme», ha spiegato il direttore dell'Italcementi, Spartaco Lolini, «noi pensiamo ad una di queste due ipotesi anche se ancora è tutto da verificare». Verranno fatti ulteriori accertamenti per fare chiarezza su quanto accaduto. Fortunatamente nel capannone ci sono solo macchinari. Viene frequentato da operai solo in fase di manutenzione o se sopravvengono guasti. Quando le fiamme stavano divampando non era infatti presente nessuno, poiché l'impianto era in fase di produzione. Scampato pericolo dunque per le persone, non ci sono stai feriti. Inoltre non ci sono stati altri danni per i macchinari presenti nel capannone colpito dall'incendio. Ora si sta lavorando per ripristinare l'area interessata, e poi rimettere in movimento quel tratto dell'impianto. Lo stabile dell'Italcementi che si trova a Samatzai dagli anni settanta produce collanti per l'edilizia, ed è l'unico polo industriale della zona, insieme alla Calcidrata. Maura Pibiri

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