Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Friday, September 12, 2003

MERATEONLINE 11 09 03

In quattordici comuni della zona sono state installate
apparecchiature di rilevamento della qualità dell’aria
e altre due campagne di controllo sono già state programmate



Italcementi: inquinamento dimezzato
ma si attendono altre conferme. Le associazioni
ambientaliste promettono monitoraggi accurati




I vertici dell’Italcementi: ‘’I risultati sono in linea con quanto
preventivato e presentato in fase di progetto. Si attendono ulteriori riduzioni
a seguito dell’ottimizzazione degli impianti, già in corso’’









Dati ufficiali ancora non ce ne sono, ma dalle prime elaborazioni sembra proprio che i cittadini che abitano ai piedi del nuovo forno inceneritore dell’Italcementi, soprannominato ormai il “Mostro di Calusco" e le cui ciminiere raggiungono i 120 metri d’altezza, non abbiano nulla da temere dalle emissioni di scarico del colosso industriale. La nuova linea produttiva ha infatti abbattuto drasticamente la dispersione di sostanze inquinanti, come del resto anticipato dagli stessi vertici aziendali. Le polveri ad esempio sono state ridotte del 62 per cento, il biossido di zolfo addirittura del 93 e gli ossidi di azoto del 53 per cento. A maggiore garanzia dell’attendibilità dei risultati e per valutare anche le ricadute in tutto il territorio circostante in un raggio di 4 chilometri tra il 31 luglio e il 7 agosto Italcementi ha avviato una campagna di monitoraggio della qualità dell’aria attivando dieci postazioni di misurazione passiva e una attiva nel solo comune di Calusco e tre in ogni paese che si trova nell’area stabilita: Merate, Imbersago, Paderno d’Adda, Robbiate, Verderio Inferiore e Verderio Superiore per la provincia di Lecco e Carvico, Medolago, Solza, Sotto il Monte, Suisio, Terno d’Isola e Villa d’Adda per la provincia di Bergamo. Le posizioni per effettuare i prelievi dell’aria sono state concordate con le Amministrazioni comunali stesse per monitorare gli inquinanti normalmente utilizzati per caratterizzare la qualità dell’aria, quali NOx (ossido di azoto), SO2 (biossido di zolfo), O3 (ozono) e BTX (benzene, toluene e xilene). A giorni dovrebbero essere divulgati dalla società i risultati che verranno comunicati pure agli enti locali. L’impressione però è che pure in questo caso i test confermeranno la bontà dei nuovi impianti. Altre due rilevazioni dovrebbero essere eseguite anche nei prossimi mesi, una verso la fine di settembre, alla ripresa delle attività lavorative e delle scuole, una nel periodo invernale, con gli impianti di riscalda mento in funzione. In questo modo si potrà avere un quadro definitivo dell’immissione in atmosfera delle sostanze inquinanti durante tutto l’arco dell’anno.







Una fotografia scattata il 12 luglio


“Già giorni seguenti la messa a regime dell’impianto, ovvero dal primo giugno 2003 – spiegano dall’Italcementi -sono state eseguite le misure ufficiali previste, come previsto per legge dal D.G.R 40670/93, consistenti in 5 campionamenti per ciascuno dei camini dei nuovi impianti. A partire da questi valori e dalle analoghe campagne di misura del 2000, 2001 e 2002, effettuate su tutti i punti di emissione dei vecchi impianti produttivi, è stato possibile dare un prima stima della riduzione del flusso di massa di inquinanti connesso all’avviamento della nuova linea con una riduzione dei gas nocivi che varia dal 53 al 93 per cento. I risultati sono in linea con quanto preventivato e presentato in fase di progetto. Si attendono ulteriori riduzioni delle emissioni di ossidi di azoto (NOx) a seguito dell’ottimizzazione degli impianti, già in corso”.
Le emissioni, rassicurano ancora i responsabili del colosso cementifero, vengono comunque monitorate continuamente: “Presso la cementeria di Calusco d’Adda è operativo un sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni del forno di cottura, emissione principale. I parametri analizzati sono polveri, biossido di zolfo (SO2) e ossidi di azoto (NOx). L’Autorizzazione Regionale (D.G.R. n. 40670 del 5 agosto 1993) per le emissioni in atmosfera prescrive il monitoraggio in continuo limitatamente a SO2 e NOx. Il monitoraggio delle polveri è stato volontariamente aggiunto come standard aziendale. Al fine di riportare correttamente le misure di emissione, vengono inoltre misurati in continuo il tenore di ossigeno, umidità, temperatura e pressione dei fumi”.
Rispetto a prima insomma chi risiede nella zona può dormire sonni tranquilli, anche se non è ancora stato spiegato cosa sia accaduto per ben due volte tra luglio e agosto, quando sono state segnalate nubi minacciose avvolgere l’altoforno con ricadute di polveri di cemento in tutto il circondario, come è stato pure documentato da alcuni navigatori che hanno avuto la prontezza di immortalare gli eventi con delle fotografie che Merateonline ha pubblicato. I comitati di tutela ambientale, insieme a Legambinete, hanno inoltre annunciato che intendono effettuare ulteriori controlli, dicendosi persino disposti a pagare di tasca propria i costosi monitoraggi della qualità dell’aria.

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