Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Tuesday, March 13, 2007

Borgo San Dalmazzo - Operazione trasparenza per l'Italcementi

Borgo San Dalmazzo - Operazione trasparenza per l'Italcementi







On line i dati relativi all'inquinamento prodotto



Borgo San Dalmazzo - In linea con le tempistiche previste dal Protocollo per il miglioramento della qualità dell’aria, firmato dal Comune di Borgo San Dalmazzo e la società Italcementi Spa, sono terminati i lavori di installazione del nuovo sistema di controllo delle emissioni inquinanti collegato in continuo con l’Arpa di Cuneo.

Per garantire massima trasparenza di informazione, l’Amministrazione Comunale di Borgo San Dalmazzo ha deciso di rendere disponibili in rete, all’indirizzo www.comune.borgosandalmazzo.cn.it , i dati relativi alla produzione giornaliera di polveri (PM10), biossido di zolfo (SO2) e ossidi di azoto (NOX) della locale Cementeria.
“La qualità dell’aria continua a preoccupare l’opinione pubblica e l’esigenza di poter governare il fenomeno resta tra le priorità dell’Amministrazione Comunale di Borgo San Dalmazzo – ha dichiarato l’Assessore all’Ambiente Paolo Risso – Con questa iniziativa si vuole aumentare il livello di accessibilità alle informazioni da parte del cittadino, garantendo la possibilità di verificare autonomamente la quantità e qualità delle emissioni inquinanti prodotte e il raggiungimento dei risultati ipotizzati dal protocollo di intesa.

3 comments:

ISOLA PULITA said...

I MEDICI IN PRIMA LINEA CON LE ISTITUZIONI PER LA SALUTE E L'AMBIENTE




(area industriale di Isola delle Femmine?)


DOCUMENTO AMBIENTE


La Federazione nazionale dei medici chirurghi, dei medici odontoiatri e l’Isde Associazione medici per l’Ambiente con la firma del “DOCUMENTO AMBIENTE” si propongono di mettere in campo delle azioni concrete contro l’inquinamento, in difesa dell’ambiente e della tutela della salute dei cittadini. L’impegno è volto a profondere tutte le energie conoscenze e saperi professionali per informare i cittadini dei rischi dell’inquinamento, fornire gli strumenti di conoscenza e prendere coscienza: che una elevatissima percentuale di patologie e cause di morte deriva da problemi di inquinamento causati dai gas delle auto, dalle emissioni delle industrie e dai cambiamenti climatici causati dall’effetto serra.
L’impegno è di valutare sempre di più la salute in relazione all’ambiente, poiché come è ormai da tutti condiviso il danno ambientale è alla base di una elevatissima percentuale di patologie che oggi registriamo. Un impegno preciso sarà indirizzato nella valutazione e comunicazione del rischio inquinamento, nella promozione di progetti integrati e nella valutazione di impatto ambientale e sanitario nella Pianificazione Urbanistica.

Alla Pubblica Amministrazione tutta sia nazionale che locale, i medici si offrono come supporto tecnico sanitario nei processi di pianificazione. Informazione e “pressing” nei confronti delle amministrazioni locali per valutare l’impatto sulla salute delle scelte di tipo urbanististico.


PREVENZIONE CURA E RIABILITAZIONE E’ IL MESSAGGIO CHE NE RICAVIAMO.

UN PAESE -ISOLA DELLE FEMMINE- A MISURA D’UOMO!


UN APPELLO ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE AL CONSIGLIO COMUNALE AI GRUPI CONSILIARI AI GRUPPI POLITICI DI ISOLA DELLE FEMMINE ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI E AI LAVORATORI DI ISOLA DELLE FEMMINE


Il Comitato Cittadino Isola Pulita prendendo atto:

- delle problematiche ambientali che vedono coinvolta la Italcementi e molte altre aziende presente sul nostro territorio responsabili di azioni inquinanti;
- del piano regolatore generale in itinere;
- della presenza nel conglomerato urbano di aziende considerate insalubri per il tipo di attività esercitata;
- delle fonti di finanziamento per progetti di miglioramento della qualità dell'aria;



Il Comitato Cittadino Isola Pulita chiede all’Amministrazione e al Consiglio Comunale:

- la individuazione e la classificazione, di tutte le aziende, presenti nel nostro Comune, considerate per legge “Aziende Insalubri”;
- la messa a punto di un programma di lavoro atto a limitare l’azione inquinante delle “aziende insalubri” e non solo;
- la individuare delle aree da destinare alle aziende insalubri;
- la messa a punto di un programma di delocalizzazione delle aziende insalubri dal conglomerato urbano; - i progetti per un'azione di bonifica delle zone contaminate, recupero riqualificazione e pubblica fruibilità;
- l’adesione del nostro Comune al “DOCUMENTO AMBIENTE” che si esprima in un programma di lavoro e concertazione con i medici dell’Isde.

Il Comitato Cittadino Isola Pulita



DELOCALIZZARE TUTTI I SITI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI SITUATI NELLE ZONE ABITATE E CHE A CAUSA DELLA LORO ATTIVITA' LAVORATIVA ARRECANO DANNO ALL'AMBIENTE E ALLA SALUTE UMANA
INDUSTRIE DI PRIMA CLASSE: B) Prodotti e materiali: 33. Cementi – produzione;

(art.216 testo unico delle leggi sanitarie e allegato D.M. 5 settembre 1994 di cui all'art. 216)
La disciplina delle industrie insalubri secondo un'ampia accezione, si riferisce, in ugual modo, a qualsiasi attività che possa dar luogo ad occasioni di pericolo. Una recente decisione del T.A.R. Toscana può, da sola, riassumere tutta la questione, andando dettagliatamente a specificare che:
«Il concetto di industria utilizzato dal Legislatore nell'art. 216 T.U. 27 luglio 1934 n. 1265, a norma del quale vengono effettuate le classificazioni delle industrie insalubri di prima e seconda classe, non attiene esclusivamente all'attività umana diretta alla produzione di beni mediante procedimenti di carattere artificiale, ma si riferisce sostanzialmente a tutte quelle attività che, modificando la situazione socio-ambientale del territorio, possono dar luogo ad occasioni di pericolo per l'igiene e la salute pubblica."
Sul punto della localizzazione delle industrie insalubri di 1^ classe, la giurisprudenza amministrativa ha affermato che il giudizio valutativo del Comune su dette industrie, che debbono essere isolate nelle campagne e tenute lontano dalle abitazioni, presenta ampi margini di insindacabilità, censurabile solo quando le valutazioni di lontananza e vicinanza siano manifestamente illogiche (Cons. di Stato, V, n.240/90).
………..l’art. 216 del t.u. delle leggi sanitarie n. 1265/1934, al quinto comma, prevede una deroga per la “industria o manifattura” insalubre di prima classe, che può essere “permessa nell’abitato” se l’interessato dimostri che per l’introduzione di metodi o cautele il suo esercizio non reca nocumento alla salute del vicinato;
il Comune, proprio ai sensi dell’art. 216 ricordato, è tenuto a verificare la nocività dell’impianto in concreto, con la specifica valutazione dei metodi e delle cautele offerte dall’interessato.

Art. 5
Disciplina comunale del procedimento……….
6. Nei casi in cui non si ravvisi la presenza di tutte le condizioni necessarie a garantire la tutela della salute pubblica, l'amministrazione comunale può vietare l'attivazione dell'industria o subordinarla all'adozione di particolari cautele e misure atte ad assicurare le condizioni richieste. In quest'ultimo caso, il titolare dell'impianto dovrà fornire, nei termini assegnatigli, opportuna prova dell'adozione delle misure richieste.
………………Le aziende insalubri sono definite nel Testo Unico delle Leggi Sanitarie (RD n 1265/34) come "le manifatture che producono vapori, gas o altre esalazioni insalubri o che possono riuscire in altro modo pericolose alla salute degli abitanti". Le categorie di aziende che devono essere considerate insalubri sono incluse in un elenco diviso in due classi sulla base delle sostanze chimiche utilizzate, dei processi produttivi e dei materiali prodotti. La prima classe comprende quelle che devono essere isolate nelle campagne e tenute lontane dalle abitazioni, la seconda comprende quelle che esigono speciali cautele per la incolumità del vicinato. Un'industria che sia iscritta nella prima classe, può essere ammessa nell'abitato qualora l'industriale provi che il suo esercizio non reca nocumento alla salute del vicinato. I dati sono ricavati dalle richieste alle emissioni in atmosfera presentate presso le province - Assessorato Ecologia ed Ambiente, Servizio Ecologia e Ambiente ai sensi del D.P.R. 20/88. In base a tale decreto tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera sono tenuti a presentare all'autorità competente, domanda di autorizzazione corredata da una relazione tecnica contenente la descrizione del ciclo produttivo, le tecnologie adottate per prevenire l'inquinamento, la quantità e la qualità delle emissioni[9].
Rischi ambientali e rischi sanitari si legano in quanto la salvaguardia della salute, in primo luogo quella dei lavoratori. Le aziende produttrici di cemento sono classificate tra le aziende insalubri di prima classe ai sensi dell'articolo 216 del testo unico delle leggi sanitarie, approvato con regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, e del decreto del Ministro della sanità 5 settembre 1994, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 220 del 20 settembre 1994.
Per tali aziende la norma prevede l'isolamento nelle campagne (oggi nelle zone industriali) o la lontananza dalle abitazioni, a meno che il titolare non provi che, per le speciali cautele messe in atto, l'esercizio dell'attività non crea nocumento alla salute del vicinato.
In tale ambito, i problemi da risolvere attengono pertanto alla DELOCALIZZAZIONE delle aziende stesse dai centri abitati, favorendo uno sviluppo delle attività dove può essere migliore il livello di protezione ambientale e l'adeguamento agli standard richiesti dalla normativa in vigore.

Comitato Cittadino Isola Pulita
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ISOLA PULITA said...

DOCUMENTO AMBIENTE


La Federazione nazionale dei medici chirurghi, dei medici odontoiatri e l’Isde Associazione medici per l’Ambiente con la firma del “DOCUMENTO AMBIENTE” si propongono di mettere in campo delle azioni concrete contro l’inquinamento, in difesa dell’ambiente e della tutela della salute dei cittadini. L’impegno è volto a profondere tutte le energie conoscenze e saperi professionali per informare i cittadini dei rischi dell’inquinamento, fornire gli strumenti di conoscenza e prendere coscienza: che una elevatissima percentuale di patologie e cause di morte deriva da problemi di inquinamento causati dai gas delle auto, dalle emissioni delle industrie e dai cambiamenti climatici causati dall’effetto serra.
L’impegno è di valutare sempre di più la salute in relazione all’ambiente, poiché come è ormai da tutti condiviso il danno ambientale è alla base di una elevatissima percentuale di patologie che oggi registriamo. Un impegno preciso sarà indirizzato nella valutazione e comunicazione del rischio inquinamento, nella promozione di progetti integrati e nella valutazione di impatto ambientale e sanitario nella Pianificazione Urbanistica.

Alla Pubblica Amministrazione tutta sia nazionale che locale, i medici si offrono come supporto tecnico sanitario nei processi di pianificazione. Informazione e “pressing” nei confronti delle amministrazioni locali per valutare l’impatto sulla salute delle scelte di tipo urbanististico.


PREVENZIONE CURA E RIABILITAZIONE E’ IL MESSAGGIO CHE NE RICAVIAMO.

UN PAESE -ISOLA DELLE FEMMINE- A MISURA D’UOMO!


UN APPELLO ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE AL CONSIGLIO COMUNALE AI GRUPI CONSILIARI AI GRUPPI POLITICI DI ISOLA DELLE FEMMINE ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI E AI LAVORATORI DI ISOLA DELLE FEMMINE


Il Comitato Cittadino Isola Pulita prendendo atto:

- delle problematiche ambientali che vedono coinvolta la Italcementi e molte altre aziende presente sul nostro territorio responsabili di azioni inquinanti;
- del piano regolatore generale in itinere;
- della presenza nel conglomerato urbano di aziende considerate insalubri per il tipo di attività esercitata;
- delle fonti di finanziamento per progetti di miglioramento della qualità dell'aria;



Il Comitato Cittadino Isola Pulita chiede all’Amministrazione e al Consiglio Comunale:

- la individuazione e la classificazione, di tutte le aziende, presenti nel nostro Comune, considerate per legge “Aziende Insalubri”;
- la messa a punto di un programma di lavoro atto a limitare l’azione inquinante delle “aziende insalubri” e non solo;
- la individuare delle aree da destinare alle aziende insalubri;
- la messa a punto di un programma di delocalizzazione delle aziende insalubri dal conglomerato urbano;
_ i progetti per un'azione di bonifica delle zone contaminate, recupero riqualificazione e pubblica fruibilità;
- l’adesione del nostro Comune al “DOCUMENTO AMBIENTE” che si esprima in un programma di lavoro e concertazione con i medici dell’Isde.

Il Comitato Cittadino Isola Pulita



DELOCALIZZARE TUTTI I SITI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI SITUATI NELLE ZONE ABITATE E CHE A CAUSA DELLA LORO ATTIVITA' LAVORATIVA ARRECANO DANNO ALL'AMBIENTE E ALLA SALUTE UMANA
INDUSTRIE DI PRIMA CLASSE: B) Prodotti e materiali: 33. Cementi – produzione;

(art.216 testo unico delle leggi sanitarie e allegato D.M. 5 settembre 1994 di cui all'art. 216)
La disciplina delle industrie insalubri secondo un'ampia accezione, si riferisce, in ugual modo, a qualsiasi attività che possa dar luogo ad occasioni di pericolo. Una recente decisione del T.A.R. Toscana può, da sola, riassumere tutta la questione, andando dettagliatamente a specificare che:
«Il concetto di industria utilizzato dal Legislatore nell'art. 216 T.U. 27 luglio 1934 n. 1265, a norma del quale vengono effettuate le classificazioni delle industrie insalubri di prima e seconda classe, non attiene esclusivamente all'attività umana diretta alla produzione di beni mediante procedimenti di carattere artificiale, ma si riferisce sostanzialmente a tutte quelle attività che, modificando la situazione socio-ambientale del territorio, possono dar luogo ad occasioni di pericolo per l'igiene e la salute pubblica."
Sul punto della localizzazione delle industrie insalubri di 1^ classe, la giurisprudenza amministrativa ha affermato che il giudizio valutativo del Comune su dette industrie, che debbono essere isolate nelle campagne e tenute lontano dalle abitazioni, presenta ampi margini di insindacabilità, censurabile solo quando le valutazioni di lontananza e vicinanza siano manifestamente illogiche (Cons. di Stato, V, n.240/90).
………..l’art. 216 del t.u. delle leggi sanitarie n. 1265/1934, al quinto comma, prevede una deroga per la “industria o manifattura” insalubre di prima classe, che può essere “permessa nell’abitato” se l’interessato dimostri che per l’introduzione di metodi o cautele il suo esercizio non reca nocumento alla salute del vicinato;
il Comune, proprio ai sensi dell’art. 216 ricordato, è tenuto a verificare la nocività dell’impianto in concreto, con la specifica valutazione dei metodi e delle cautele offerte dall’interessato.

Art. 5
Disciplina comunale del procedimento……….
6. Nei casi in cui non si ravvisi la presenza di tutte le condizioni necessarie a garantire la tutela della salute pubblica, l'amministrazione comunale può vietare l'attivazione dell'industria o subordinarla all'adozione di particolari cautele e misure atte ad assicurare le condizioni richieste. In quest'ultimo caso, il titolare dell'impianto dovrà fornire, nei termini assegnatigli, opportuna prova dell'adozione delle misure richieste.
………………Le aziende insalubri sono definite nel Testo Unico delle Leggi Sanitarie (RD n 1265/34) come "le manifatture che producono vapori, gas o altre esalazioni insalubri o che possono riuscire in altro modo pericolose alla salute degli abitanti". Le categorie di aziende che devono essere considerate insalubri sono incluse in un elenco diviso in due classi sulla base delle sostanze chimiche utilizzate, dei processi produttivi e dei materiali prodotti. La prima classe comprende quelle che devono essere isolate nelle campagne e tenute lontane dalle abitazioni, la seconda comprende quelle che esigono speciali cautele per la incolumità del vicinato. Un'industria che sia iscritta nella prima classe, può essere ammessa nell'abitato qualora l'industriale provi che il suo esercizio non reca nocumento alla salute del vicinato. I dati sono ricavati dalle richieste alle emissioni in atmosfera presentate presso le province - Assessorato Ecologia ed Ambiente, Servizio Ecologia e Ambiente ai sensi del D.P.R. 20/88. In base a tale decreto tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera sono tenuti a presentare all'autorità competente, domanda di autorizzazione corredata da una relazione tecnica contenente la descrizione del ciclo produttivo, le tecnologie adottate per prevenire l'inquinamento, la quantità e la qualità delle emissioni[9].
Rischi ambientali e rischi sanitari si legano in quanto la salvaguardia della salute, in primo luogo quella dei lavoratori. Le aziende produttrici di cemento sono classificate tra le aziende insalubri di prima classe ai sensi dell'articolo 216 del testo unico delle leggi sanitarie, approvato con regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, e del decreto del Ministro della sanità 5 settembre 1994, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 220 del 20 settembre 1994.
Per tali aziende la norma prevede l'isolamento nelle campagne (oggi nelle zone industriali) o la lontananza dalle abitazioni, a meno che il titolare non provi che, per le speciali cautele messe in atto, l'esercizio dell'attività non crea nocumento alla salute del vicinato.
In tale ambito, i problemi da risolvere attengono pertanto alla DELOCALIZZAZIONE delle aziende stesse dai centri abitati, favorendo uno sviluppo delle attività dove può essere migliore il livello di protezione ambientale e l'adeguamento agli standard richiesti dalla normativa in vigore.

Comitato Cittadino Isola Pulita
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ISOLA PULITA said...

LA MAGISTRATURA DEL LAVORO APRE UN FASCICOLO A CARICO DELLA ITALCEMENTI DI MONSELICE PER MORTI SOSPETTE


DOPO ANNI DI IMPEGNO DI INFORMAZIONE ATTIVITA' E DI INDAGINE IL COMITATO CITTADINO LASCIATECI RESPIRARE OTTIENE UN PRIMO SIGNIFICATIVO SUCCESSO FACENDO APRIRE UN’INCHIESTA DA PARTE DELLA MAGISTRATURA DEL LAVORO PER UNA LUNGA SERIE DI MORTI SOSPETTE DI EX DIPENDENTI DELLA ITALCEMENTI.


DALLE CONTINUE RILEVAZIONI EFFETTUATE DALL'ARPA SI E' ACCERTATO CHE LE CONTINUE EMISSIONI DI FUMI NOCIVI E LA PRODUZIONE DI ELEVATI LIVELLI DI INQUINAMENTO ACUSTICO ED AMBIENTALE HANNO ARRECATO GRAVI DANNI AI CITTADINI.


NELL'AREA SI SONO RISCONTRATI FENOMENI DI INQUINAMENTO COSI' GRAVI DA CAUSARE INGENTI DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI, TANT'E' CHE I TASSI DI INCIDENZA DI TUMORI POLMONARI, TIROIDITE, FORME ASMATICHE E DI ALTRE MALATTIE RESPIRATORIE, ANCHE MORTALI, HANNO RAGGIUNTO LIVELLI ANOMALI E PREOCCUPANTI.

IL RISCHIO AMBIENTALE DOVUTO ALL'INQUINAMENTO DEL SUOLO, DELL'ACQUA, DELL'ARIA E
LE RICADUTE CONNESSE ALLE EMISSIONI PROVENIENTI DAL CEMENTIFICIO INTERESSANO NUMEROSE COMUNITÀ NEL RAGGIO DI ALCUNI CHILOMETRI.

LA MANCANZA DI INDAGINI EPIDEMIOLOGICHE SULLA POPOLAZIONE ESPOSTA ALLE RICADUTE PROVENIENTI DALLE EMISSIONI DEL COMPLESSO INDUSTRIALE, SONO FONTE DI PREOCCUPAZIONE.

"..... mio padre è morto con un tumore al cervello..." dichiara il figlio di Paolo Rando ex dipendente Italcementi


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MA IL PROBLEMA È SEMPRE QUELLO: COME DIMOSTRARE SCIENTIFICAMENTE CHE A SCATENARE IL SUO TUMORE SONO STATE LE POLVERI CHE LUI AVEVA INALATO E CHE PROVENIVANO DAL SACCHETTIFICIO DOVE LUI LAVORAVA, E CHE SI SAREBBERO DIMOSTRATE ESSERE FATALI PER LUI ?

A DIMOSTRARE LA RELAZIONE DI CAUSALITÀ DOVREBBE ESSERE L’ANALISI EPIDEMIOLOGICA.

Per questo il Comitato Cittadino Lasciateci Respirare ha chiesto l’istituzione di : una commisione di indagine epidemiologica estesa a tutto il territorio.

Il Comitato Cittadino Isola Pulita nell’esprimere piena solidarietà al Comitato Lasciateci Respirare, ai dipendenti della Italcementi e relative famiglie e all’intera cittadinanza di Monselice, si sta attivando in tutte le sedi di competenza affinché l’indagine della Magistratura del Lavoro SIA ESTESA A TUTTI gli stabilimenti del Gruppo Italcementi a livello nazionale in quanto dai dati a nostra disposizione risulta essere altrettanto grave la situazione sanitaria a Isola delle Femmine.

La discesa in campo dei medici per l’ambiente che hanno dichiarato la loro disponibilità ad essere di supporto tecnico scientifico e di analisi sul territorio delle problematiche sanitarie legate all’ambiente, ci darà l’opportunità di mettere a punto una proposta per l’istituzione di una commissione di indagine epidemiologica sul nostro territorio.

Comitato Cittadino Isola Pulita

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