Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Wednesday, April 21, 2010

Il ponte sull'Adda a Paderno

Il ponte sull'Adda a Paderno


Sono state effettuate indagini sul comportamento dinamico del ponte storico di Paderno d'Adda





di: Carmelo Gentile, Antonella Saisi, Angelo Valsecchi




Prospetto, pianta e sezione trasversale del ponte sull'Adda a Paderno

Nell'ambito delle collaborazioni attive tra il Laboratorio Prove Materiali (Settore Vibrazioni e Monitoraggio Dinamico di Strutture) del Politecnico di Milano e il Settore Viabilità e Protezione Civile della Provincia di Lecco, è stata effettuata la caratterizzazione dinamica e il monitoraggio del ponte San Michele di Paderno d'Adda (Figura di copertina e Immagine 1), realizzato nel 1889, oltre a costituire una tappa fondamentale nell'evoluzione storica delle infrastrutture in Italia è inserito tra i Beni tutelati dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici della Regione Lombardia sin dal 1980. L'opera, in carpenteria metallica, è costituita da un'ampia arcata reticolare che supporta una travata reticolare rettilinea a doppio impalcato, ove il livello inferiore è utilizzato per il traffico ferroviario e il livello superiore per il traffico automobilistico.

: Vista dal basso di una pila Nell'ambito dei controlli diagnostici pressoché sistematici condotti dal Settore Viabilità e Protezione Civile della Provincia di Lecco sulle maggiori infrastrutture direttamente gestite dall'Ente, sono state eseguite sull'impalcato stradale del ponte di Paderno tre distinte sperimentazioni dinamiche in condizioni operative. In particolare, il monitoraggio dovrebbe perseguire il duplice obiettivo di segnalare in tempo reale possibili evoluzioni o anomalie dello "stato di salute" (Structural Health Monitoring, SHM) del ponte e di raccogliere dati utili a prefigurare i futuri scenari d'utilizzo dell'opera.

La descrizione delle indagini dinamiche in condizioni operative



Le indagini dinamiche in condizioni operative hanno previsto l'uso di accelerometri piezoelettrici WR 731A (Immagine 3), completi di modulo di alimentazione WR P31; le accelerazioni indotte dal normale esercizio sono state registrate con frequenza di campionamento pari a 200 Hz.

 Accelerometro WR 731A utilizzato durante le indagini Durante la prima sperimentazione di questo ciclo di indagini è stato indagato il comportamento dinamico verticale dell'opera. Successivamente, sono stati utilizzati due soli sensori (evidenziati dal colore rosso nell'immagine 4) disposti in direzione verticale e orizzontale, al fine di controllare l'invarianza delle frequenze naturali dei modi verticali e verificare l'importanza dei modi orizzontali trasversali. Un'ulteriore indagine è stata effettuata con 13 sensori disposti in direzione trasversale per identificare le caratteristiche dei modi di vibrare trasversali.

ingrandisci Immagine 4: Posizionamento degli accelerometri verticali sull'impalcato nelle indagini del 29-30 Giugno 2009 e accelerometri di riferimento (...

Conclusioni



L'analisi modale sperimentale ha consentito di individuare otto modi principali (verticali) di vibrare. Inoltre, la disponibilità di registrazioni della risposta ha consentito di evidenziare la varianza temporale delle frequenze dei modi propri verticali dominanti. I risultati ottenuti possono essere così riassunti:

deboli fluttuazioni nel tempo (non invarianza temporale) delle frequenze naturali dei modi flessionali dominanti per effetto del traffico stradale;

fattori di smorzamento sensibilmente inferiori all'1%;

asimmetria delle deformate modali identificate rispetto al piano verticale contenente la mezzeria dell'impalcato.

I risultati precedenti suggeriscono l'opportunità di procedere al monitoraggio permanente del manufatto al fine di segnalare in tempo reale le evoluzioni dello stato di conservazione dell'opera e per fornire indicazioni utili ai fini della progettazione delle opere di restauro.

L'articolo è apparso sul fascicolo n° 2 Marzo/Aprile 2010 a pagina 84.

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