Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Monday, January 18, 2016

Italcementi: aumenta la distanza tra azienda e comuni. Difficile raggiungere un accordo

Italcementi: aumenta la distanza tra azienda e comuni. Difficile raggiungere un accordo


Un lungo incontro, che ha fatto registrare ben sette ore di confronto e discussione, a tratti accesa, si è tenuto nella serata di venerdì tra i rappresentanti di Italcementi e i sindaci e gli assessori dei comuni che sottoscrissero nel 2012 il protocollo di intesa sulle compensazioni ambientali con l'azienda.

Sul tavolo delle trattative vi è la bozza di un nuovo protocollo d'intesa che - nel caso venisse sottoscritto dai soggetti coinvolti - dovrebbe superare gli accordi del 2012 e verrebbe poi presentato alla conferenza dei servizi indetta dalla Provincia di Bergamo per le ultime valutazioni sulla richiesta di autorizzazione da parte di Italcementi per triplicare, da 30mila a 110mila tonnellate, i rifiuti bruciati (Css) presso lo stabilimento di Calusco d'Adda.

Al momento gli amministratori dei comuni meratesi coinvolti nella trattativa - Imbersago, Robbiate e Verderio - non intendono rilasciare dichiarazioni su quanto emerso durante la serata di venerdì, riservandosi alcuni giorni di riflessione per decidere collettivamente il da farsi. Secondo le indiscrezioni raccolte, tuttavia, la distanza tra i comuni, in particolar modo quelli della sponda lecchese dell'Adda, e l'azienda sembrerebbe sempre più ampia. La posizione di Italcementi, tutelata dalle normative vigenti, pare infatti essersi irrigidita rispetto alle istanze presentate dagli enti locali nelle ultime versioni della bozza per il protocollo d'intesa.

Sempre secondo indiscrezioni, l'ultima di queste prevedrebbe la rinuncia da parte dei comuni dello scalo ferroviario di Calusco e della fideiussione di 600mila euro per la sua mancata realizzazione in cambio di un impegno dell'azienda nella riduzione delle emissioni di NOx.

Questo impegno nel passare dagli attuali valori di emissione degli ossidi di azoto da 500 mg/mc a 300 mg/mc risulterebbe però vincolato al raggiungimento di almeno il 60% del potere calorifero dei Css utilizzati come combustibile dal cementificio.

Altri ancora sono però i punti in discussione; e sembra, inoltre, che le amministrazioni locali lamentino lo scarso impegno dimostrato dalle istituzioni superiori, in particolare di Asl ed Arpa, nella vicenda. Un ulteriore problema continuerebbe poi ad essere l'isolamento dell'amministrazione di Calusco d'Adda che intenderebbe raggiungere al più presto un accordo nonostante le indicazioni contrarie da parte Lega Nord, che ha un'importante presenza nella giunta caluschese.

Quello che nelle intenzioni avrebbe dovuto essere un incontro risolutivo pare dunque aver scontentato tutti i soggetti coinvolti ed aver complicato ulteriormente la situazione; una situazione che già aveva fatto registrare l'importante presa di posizione da parte dell'amministrazione di Paderno d'Adda che, in base a quanto contenuto negli ultimi documenti proposti, ha manifestato l'intenzione di non firmare gli accordi in sede di conferenza dei servizi, replicando quando avvenuto nel 2012.

Lo spazio naturalmente resta a disposizione sia per l'azienda che per gli enti interessati, per ulteriori precisazioni e repliche.

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