Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Tuesday, December 09, 2003

MERATEONLINE 08 12 03

Calusco: ogni anno dall`Italcementi
polveri nell`aria per un peso
equivalennte a 80 Tir. Ancora alti i rumori



Immaginate una ciclopica bilancia: su un piatto collocate un’ottantina di tir, sull’altro l’azoto che ogni anno fuoriesce dagli impianti di Calusco dell’Italcementi. I due piatti risulteranno perfettamente allineati. Ogni ora infatti dai 137 camini di scarico del colosso cementifero vengono disperse nell’ambiente polveri di azoto (NO2) per 280 Kg, cui vanno aggiunti 5,7 Kg di biossido di zolfo e 7,6 Kg di altre particelle. Complessivamente dunque in 365 giorni gli altiforni della multinazionale bergamasca immettono nell’atmosfera 2.569,27 tonnellate di agenti inquinanti e quindi nocivi, che di disperdono nell’atmosfera di tutta la Lombardia.
Sono questi i dati emersi venerdì scorso durante l’incontro tra i responsabili dell’Italcementi, i funzionari dell’Arpa, il sindaco di Calusco Rinaldo Colleoni e altri rappresentanti dei vicini paesi dove quest’estate e a settembre è stata avviata una campagna di monitoraggio della qualità dell’aria. Alla riunione hanno partecipato anche i referenti delle Amministrazioni di Verderio e Paderno, mentre da Merate e Robbiate, dove pure sono state installate apposite centraline, non si è mosso nessuno, nonostante una buona parte delle emissioni di Calusco precipitino anche in Brianza. La situazione è comunque notevolmente migliorata da quando è entrato in funzione il nuovo altoforno che tanto ha fatto discutere per il suo eccessivo impatto visivo dovuto ai 120 metri di altezza. Prima che la nuova linea produttiva venisse messa in funzione ogni anno l’Italcementi buttava nell’aria 6.128,8 tonnellate di sostanze pericolose. Le polveri sono invece ora scese da 19,7 Kg all’ora a 7,6 con una riduzione del 62 per cento, il biossido di zolfo (SO2) da 80 chili a 5,7 e l’azoto da 600 chilogrammi a 280. Nei prossimi mesi si attendono ulteriori miglioramenti, soprattutto sul fronte dei gas di azoto e delle polveri, perché oltre al nuovo altoforno sono ancora all’opera altri 136 vecchi comignoli minori, responsabili della maggior parte dell’inquinamento prodotto. Se così non fosse nel prossimo decennio solo l’Italcementi disperderà nell’aria 25mila tonnellate di sostante tossiche, ovvero agenti nocivi che pesano quanto il Titanic. La maggior parte delle sostanze, che hanno una temperatura prossima ai 100° e vengono disperse in quota, si diffondono uniformemente in tutta la Lombardia, ma circa 6 Kg di polveri più pesanti ogni ora precipitano subito al suolo proprio a causa del peso. Solitamente i venti le spingono verso Bergamo, ma basta qualche variazione meteorologica perché precipitino a Paderno, Verderio, Robbiate e Merate, oltre naturalmente a Calusco dove spesso i residenti hanno avuto modo di lamentarsi per le macchine coperte da uno spesso strato di polvere di cemento.
Sul fronte del rumore e dell’inquinamento acustico le cose non sembrano andare molto meglio. I tecnici dell’Italcementi hanno spiegato che fa più rumore l’acqua del fiume che scorre rapina nel canyon verde, ma in Municipio a Paderno non passa giorno senza che qualche cittadino si lamenti di aver trascorso la notte sveglio a causa di un incessante ronzio proveniente dagli stabilimenti di Calusco.
Nei prossimi mese dovrebbero comunque essere avviate ulteriori indagini, probabilmente già a febbraio con una nuova campagna di monitoraggio. I dati dei rilievi saranno poi messi a disposizione di tutti attraverso la pubblicazione del sito internet dei comuni dell’Isola insieme ai verbali dei vari gruppi di lavoro che si stanno interessando della vicenda. Per l’inizio dell’anno il primo cittadino di Calusco ha poi assicurato la convocazione di un’assemblea pubblica per spiegare quanto già anticipato agli altri sindaci.

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