Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Saturday, December 13, 2003

MERATEONLINE 12 12 03


Nei prossimi mesi una stazione mobile di ChiamaMilano campionerà
l’aria della Brianza su richiesta del circolo meratese di Legambiente



Calusco: Italcementi ha abbattuto
le emissioni in atmosfera ma l’allarme inquinamento
rimane alto. Preoccupano i Pm10



I rilievi sono stati effettuati tra agosto e ottobre
in quindici comuni con cinquantadue stazioni
e proseguiranno anche nei prossimi mesi







Cinquantadue stazioni di rilevamento dislocate in quindici paesi e nessun parametro al di sopra dei limiti di legge: è quanto emerge dal complesso studio compilato dai tecnici dell’Italcementi di Calusco d’Adda al termine della prima parte della campagna di monitoraggio sull’inquinamento atmosferico condotta da agosto a ottobre per valutare l’impatto ambientale dei nuovi impianti del colosso industriale.
Le centraline sono rimaste attive 24 ore su 24 dal 31 luglio all’8 agosto e dal 6 al 14 ottobre e hanno misurato i valori di monossido e biossido di azoto, monossido di carbonio, metano, idrocarburi totali e non metanici, benzene, toluene e xileni, polveri totali sospese e polveri sottili, le famose Pm10. Le postazioni hanno inoltre registrato le radiazioni globali, la direzione e la velocità del vento, temperatura, pressione e precipitazioni. In tutti i paesi coinvolti nell’iniziativa è stato poi verificata la percentuale del biossido di zolfo, di ozono e dei composti organici volatili.







Il reparto "carbone" dell`Italcementi


Durante i primi rilievi si è registrato un solo evento piovoso di intensità modesta con 6mm di acqua il 31 luglio. Per il resto la campagna è stata caratterizzata da temperature estremamente elevate con venti che non hanno superato i 7 metri al secondo. La seconda campionatura invece è stata segnata da eventi piovosi più consistenti e temperature decisamente più autunnali con raffiche di vento sino a 10 metri al secondo con direzione sempre Nord-Ovest.
I rilievi sono stati effettuati mediante stazioni mobili posizionate all’interno della cementeria e tramite campionatori diffusi di tipo “Radiello” installati lungo strade ad elevata percorrenza, nei centri cittadini e in zone agricole per poter poi raffrontare la qualità dell’aria nei vari punti e comprendere se lo smog dipende dal traffico oppure dalle attività industriali. Le Amministrazioni comunali che hanno aderito alla campagna e che quindi hanno autorizzato il posizionamento delle centraline, oltre a Calusco, sono Carvico, Cornate, Imbersago, Medolago, Merate, Paderno, Robbiate, Solza, Sotto il Monte, Suisio, Terno, Verderio Inferiore e Superiore e Villa d’Adda, ovvero quei paesi che rientrano nel raggio di influenza degli scarichi gassosi dell’Italcementi. A Imbersago le centraline sono state collocate nella piazza retrostante il Municipio, accanto al campo di calcio e nei pressi del traghetto di Leonardo Da Vinci, lungo l’Adda. A Merate lungo la sp 342 dir dove si trovano anche le apparecchiature dell’Arpa, nell’area di proprietà dell’autorivendita Sala a pochi metri dalla sp 54 e vicino al cimitero di via Bianchi. A Paderno le stazioni sono state collocate presso l’acquedotto, in via Cantù e accanto alla scuola materna di via Foscolo. A Robbiate l’Amministrazione ha fatto installare le centraline in Municipio, al condominio Pineta di via Riva e in via del Cavetto. A Verderio Inferiore le sofisticate apparecchiature sono state collocate a Cascina Bice, presso la palestra di via Caduti della Libertà e nella zona industriale di via Martinetti, mentre a Verderio Inferiore nel parcheggio di Largo Battaglia, nella zona industriale di via Da Vinci e lungo l’Adda.
Solo i Pm 10 e l’ozono hanno superato in più occasioni la soglia di attenzione.
Nel corso della prima campagna l’O3 ha probabilmente fatto salire la lancetta degli strumenti a causa delle radiazioni solari e delle eccessive temperature, ma con la fine dell’estate l’allarme è immediatamente rientrato. Le polveri fini, con diametro inferiore ai 10 micron, sono risultate eccessive in cinque medie, tutte nella seconda campagna, ma le aggregazioni statistiche risultano inferiori ai riferimenti normativi a lungo termine. Le polveri inoltre pare che siano causate più dal traffico che dall’attività dell’Italcementi.
I dati sono ovviamente stati appresi con soddisfazione dai sindaci della zona e dai responsabili delle associazioni ambientaliste che tuttavia hanno chiesto di continuare il monitoraggio, ottenendo che i risultati vengano pubblicati sul sito internet dei comuni dell’Isola Bergamasca. Una seconda campagna di rilevazione è stata inoltre già fissata per i prossimi mesi.
Le emissioni atmosferiche in zona rimangono comunque alte e Calusco spesso risulta in cima alla classifica dei paesi più inquinanti dell’Isola, stando almeno ai dati dell’Arpa, l’Agenzia regionale di protezione dell’ambiente, con punte addirittura superiori al centro di Bergamo, dove il flusso di veicoli e senz’altro maggiore. Ogni anno dai 136 camini di Italcementi e dal nuovo altoforno che raggiunge un’altezza di 120 metri fuoriescono 2.569,27 tonnellate di agenti inquinanti e quindi nocivi, che si disperdono nell’atmosfera di tutta la Lombardia. Notevoli passi avanti per la salvaguardia della salute dei cittadini sono però stati fatti se si considera che rispetto ai vecchi impianti, la nuova linea di produzione ha abbattuto le polveri del 60 per cento, l’SO2 (anidride solforosa) del 90 e gli NOx del 50 per cento.
Per controllare meglio la situazione i vertici di Legambiente hanno provveduto a contattare anche i volontari di “ChiamaMilano”, dotati di un furgoncino in grado di rilevare le sostanze inquinanti. Attualmente l’associazione sta operando a Trezzo d’Adda, ma nelle prossime settimane dovrebbe fare tappa anche in Brianza.

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