Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Friday, July 09, 2004

Il pugno duro di Bruxelles

LANUOVAECOLOGIA 08 07 04


EUROPA|Wallstrom:"Troppi rischi per la salute dei cittadini"

Il pugno duro di Bruxelles


Margot Wallstrom Stretta della Commissione per garantire il rispetto della legislazione a difesa della qualità dell'aria e delle acque. Bacchettati 14 paesi dell'Ue a 15(tutti tranne la Danimarca) con 25 avvertimenti. Tre dei quali all'Italia



Pugno duro della Commissione europea per garantire il rispetto della legislazione Ue a difesa della qualità dell'aria e delle acque in Europa. Nel mirino di Bruxelles sono finiti 14 dei paesi della vecchia Unione (di fatto tutti tranne la Danimarca) a cui sono stati inviati 25 avvertimenti, tre dei quali all'Italia.

Per la commissaria europea all'ambiente Margot Wallstrom "sono ancora tante le città europee in cui l'aria è inquinata con tutti gli effetti negativi che ciò comporta per la salute degli abitanti ed in particolare dei più vulnerabili come i bambinì. Walstrom ha detto anche di essere preoccupata "per la maggior parte dei sistemi idrici dell'Unione minacciati dall'inquinamento e da un eccessivo sfruttamento. Per scongiurare questo pericolo - ha aggiunto - occorre un corretto e rigoroso trattamento delle acque reflue urbane".

ARIA DA SALVARE
L'Esecutivo Ue ha richiamato nove stati membri all'obbligo di accelerare la riduzione dell'inquinamento atmosferico nelle loro zone urbane. Destinatari delle lettere di messa in mora sono Italia, Austria, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo, Regno Unito e Spagna. In base alla normativa europea i nove stati membri avrebbero dovuto predisporre piani per la riduzione dell'inquinamento nelle aree che presentano elevate concentrazioni di particelle e biossido di azoto entro il 31 dicembre 2003. Gli stati sono liberi di scegliere gli interventi più appropriati, ad esempio adottare restrizioni della circolazione stradale o rilocalizzare gli impianti che generano inquinamento.

ACQUA ALTA
Su questo fronte Bruxelles ha inviato due tipi di procedure. Un ultimo avvertimento (ossia un parere motivato) per conformarsi alla direttiva quadro europea sulle acque, prima di un eventuale ricorso alla Corte di giustizia dell'Ue, è stato inviato a Italia, Belgio, Finlandia, Germania, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Regno Unito e Svezia. La Commissione ha ugualmente indirizzato un primo avvertimento (lettera di messa in mora) a Italia, Francia, Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna e Regno Unito per non aver rispettato i loro obblighi di attuare, entro dicembre 2000, delle istallazioni di trattamento adeguate delle acque reflue delle città che hanno oltre 15 mila abitanti. La direttiva quadro europea sulle acque punta a proteggere fiumi, laghi, acque costiere, acque di superficie interne e acque sotterranee, con l'obiettivo di conseguire entro il 2015 una gestione integrata delle risorse idriche. La direttiva Ue sul trattamento delle acque reflue impone ai centri urbani (anche ai piccoli insediamenti) il rispetto di norme minime per la loro raccolta e trattamento.

9 luglio 2004


No comments:

Labels