Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Thursday, July 08, 2004

Ue: parte la procedura d'infrazione all'Italia per il Piano emissioni

07 07 04 LEGAMBIENTE NEWS

Ue: parte la procedura d'infrazione all'Italia per il Piano emissioni


07/07/2004 15:44 - Legambiente: "Ci avevano avvertito, il Governo deve muoversi in fretta. Basta parole servono azioni concrete".
“Il Governo dovrebbe pensare di più a mantenere l’impegno preso sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica nel nostro Paese, facendo seguire alle tante parole spese provvedimenti concreti”. Così Roberto Della Seta, presidente di Legambiente commenta la notizia della procedura d’infrazione aperta dalla Commissione europea nei confronti dell’Italia. La causa sarebbe il mancato invio del piano nazionale per le emissioni.
“L’Italia – continua il presidente di Legambiente – deve accelerare le azioni concrete dando il suo contributo. La ricetta è sempre la stessa: fonti rinnovabili, risparmio energetico e diversi sistemi di trasporto”.
Dati alla mano – ricorda l’associazione ambientalista - un maggiore investimento nelle energie pulite consentirebbero non solo di raggiungere l’obiettivo di ridurre del 6,5 per cento le emissioni di anidride carbonica ma anche di dimezzare nell’arco di vent’anni la dipendenza dell’Italia dal petrolio e di risparmiare la cifra impressionante di oltre 77,5 miliardi di Euro.
“La procedura d’infrazione – conclude Della Seta – era un provvedimento atteso e la Commissaria Wallstrom aveva avvertito l’Italia proprio all’indomani della scadenza. Inoltre non dobbiamo dimenticare che le emissioni lorde di gas climalteranti nel nostro Paese hanno superato i 545 milioni di tonnellate nel 2001. Rispetto ai 508 milioni di tonnellate del 1990 c’è quindi una crescita del 7,3% (il Regno Unito invece ha ridotto le emissioni del 12,4%, la Germania addirittura del 17,7%) che smentisce seccamente l’obiettivo che l’Italia si era dato aderendo al protocollo di Kyoto: -6,5%. Servono sforzi fattivi per non perdere la faccia in Europa e raggiungere gli obiettivi della ratifica”.


L’Ufficio stampa
06.86268355 - 79

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