Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Sunday, October 17, 2004

L'ECO DI BERGAMO 16 10 04


Pesenti: «Industria troppo dipendente dal mercato interno»

BRUXELLES L'industria italiana «è troppo dipendente dalla ciclicità del mercato nazionale e non ha una sufficiente dimensione di scala». Lo ha dichiarato il consigliere delegato di Italcementi, Carlo Pesenti, conversando con i giornalisti in occasione della convention dei manager del gruppo in corso a Bruxelles.E a proposito della discussione in corso sul rischio di declino del sistema industriale dell'economia italiana, Pesenti si è dichiarato «pessimista». A suo parere comunque «possiamo farcela se l'industria riuscirà a trovare le dimensioni che le consentano di sfruttare al meglio i vantaggi dell'internazionalizzazione». Necessario però anche affrontare il problema dell'attuale «poca tecnologia».Nella convention, che vede riuniti in Belgio 130 manager in rappresentanza di aziende di 19 Paesi, sono stati affrontati i temi delle strategie del gruppo, che realizza il 70% del business fuori dai confini nazionali. Il consigliere delegato di Italcementi ha spiegato che l'intera strategia del gruppo «tiene conto delle necessità di avere uno sviluppo sostenibile». «Questa scelta da parte di Italcementi è in realtà una conferma, visto per esempio che già negli ultimi anni circa il 20% degli investimenti andavano all'area ambiente - ha aggiunto -: ora abbiamo dato un approccio organico, strategico e di lungo periodo a questi orientamenti».Sui contrasti e problemi tra temi ambientali e necessità industriale, Pesenti ha detto di essere «tendenzialmente a favore del protocollo di Kyoto» sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera, anche perché vincoli forti possono essere di stimolo alle imprese «per trovare nuove soluzioni innovative».Sulle iniziative prese in questi anni da parte della Commissione Ue, Pesenti si è dichiarato «a favore della "emission trading"» (la direttiva europea sul mercato delle emissioni inquinanti».«Secondo noi - ha peraltro aggiunto Pesenti - la Commissione Europea manifesta un'attitudine eccessivamente burocratica e vincolistica in alcuni campi per quanto riguarda l'ambiente». Alcune leggi di Bruxelles «sono giuste, altre no, come per esempio - ha sottolineato - la normativa Reach» sul controllo dei prodotti chimici.Per quanto riguarda il mercato del cemento, Pesenti ha spiegato che il boom cinese non preoccupa il settore. «Il mercato cinese è chiuso e neppure i maggiori player internazionali vi hanno interesse - ha continuato -. È un mercato molto frazionato e, in parte, sotto il controllo dello Stato». La pressione sui prezzi, infine, deriva anche dalle pressioni tariffarie dei noli marittimi.Il tema ambientale è stato centrale all'interno dell'incontro dei manager Italcementi, appuntamento annuale che viene ospitato a turno nei principali Paesi in cui è attivo il gruppo, per analizzare gli scenari di sviluppo economico e politico in cui opera la società e condividere gli obiettivi di scelte strategiche di ogni filiale.L'Italcementi Group partecipa all'Agenda for Action del World Business Council for Sustainable Development, il programma sottoscritto dai principali operatori mondiali del cemento. L'impegno di Italcementi in questo contesto, oltre alla realizzazione del primo Sustainable Development Report, si è focalizzato sull'analisi dello sviluppo sostenibile e dei suoi impatti a livello economico, sociale e ambientale, quest'ultimo anche alla luce dei recenti sviluppi dell'adesione al protocollo di Kyoto da parte della Russia.Durante i lavori sono intervenuti come relatori Sergio Romano, Francesco Giavazzi, Jeffrey Currie di Goldman Sachs e Luigi Passamonti, senior advisor della Banca Mondiale, che ha presentato le prospettive di crescita dei Paesi in via di sviluppo, area in cui Italcementi è impegnata a rafforzare la sua presenza.

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