Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Saturday, October 16, 2004

Quelli del via Carnate, pendolari dimenticati

L'ECO DI BERGAMO 15 10 04

Quelli del via Carnate, pendolari dimenticati


Viaggio in treno verso Milano tra ritardi, poca informazione, carrozze sporche e strapiene I passeggeri: «Sembrano convogli merci». Le Ferrovie: «I disagi non superano i 10 minuti»

Ore 7,40 di ieri mattina, piazzale Marconi. La stazione ferroviaria è affollata come sempre: studenti e lavoratori pendolari sono a centinaia e di tutte le età. Parecchi di loro ogni mattina prendono il treno per Milano via Carnate. Si autosoprannominano gli «eterni dimenticati». Più volte hanno fatto sentire la loro voce, ma la situazione non è mai migliorata. L'elenco dei problemi che lamentano è quasi interminabile: ritardi, poca informazione, carrozze sporche e strapiene, temperature «bizzarre» e scarsa igiene, solo per dirne alcuni.
Già all'inizio il viaggio non promette bene: se alla biglietteria non c'è la coda, una volta saliti sul convoglio i minuti cominciano a passare senza che il regionale 10468 - sei carrozze di seconda classe più la motrice - si sposti dal binario tre. Alla fine la partenza, prevista per le 7,53, slitta alle 8,02. Nove minuti di ritardo. Suvvia, non è un'eternità. «Fosse sempre così poco - dice Sara Brozzoni, 24 anni di Zogno, studentessa universitaria -. È capitato di aspettare anche un'ora filata. E senza avere un'informazione precisa. Già, perché uno dei principali problemi è proprio quello delle notizie sui ritardi, che arrivano a spizzichi e bocconi. Prima ci dicono che il treno ritarderà cinque minuti, poi se ne aggiungono altri dieci e altri ancora all'infinito. Intanto si perdono coincidenze e appuntamenti senza poter avvertire in modo preciso quando si arriverà. Quelli, come me, che salgono a Bergamo, che è la stazione di partenza, possono dirsi in parte fortunati, perché hanno quasi sempre la possibilità di sedersi. Il problema è quando si raggiungono le ultime fermate: la gente è stipata in piedi e, alcune volte, è capitato che qualcuno non riuscisse a salire».
Per altri pendolari i problemi cominciano ancora prima di salire sul convoglio per Milano via Carnate. È il caso di Roberta Rivellini, 29 anni di Bolgare, dipendente del Comune di Calusco: «Prendo il treno tutte le mattine da Montello e la situazione è davvero incredibile. Veniamo trattati come se fossimo su un treno merci. Trovare un biglietto è quasi impossibile. La biglietteria automatica non va, l'edicola è spesso sprovvista, così dobbiamo salire sul treno senza biglietto. Col rischio di pagare 25 euro di multa, come previsto dai nuovi regolamenti. Inutile parlare dei ritardi: spesso perdiamo anche le coincidenza». Nella stessa situazione si trova anche Stefano Gafforelli, studente universitario di 25 anni di Bolgare: «Le carrozze sono strapiene e la situazione è invivibile. Quando non riusciamo a comprare il biglietto viaggiamo col rischio di essere multati: questo nuovo provvedimento, che prevede una sanzione di 25 euro, è un'esagerazione, oltre che un'ingiustizia». Nel frattempo il treno supera le altre stazioni della Bergamasca: Ponte, Terno e Calusco. Il tempo vola e sono già le 8,23: il convoglio rallenta per oltrepassare lo scricchiolante ponte di Paderno. Dal ponte il panorama è suggestivo, ma quasi nessuno dei pendolari guarda fuori. Sicuramente non i passeggeri - e sono già numerosi alla metà del viaggio - che si trovano in piedi nel corridoio del vagone. Superato l'Adda si entra nel Milanese.
«Se è vero che le Ferrovie hanno problemi di bilancio - sottolinea Luca Pizzi, studente universitario di 25 anni di Dalmine - aumentino i controlli. Sembra quasi che le Ferrovie puntino sulla qualità solo nei grandi progetti e si disinteressino dei nostri problemi». Un altro aspetto è l'igiene: su molti sedili ci sono macchie oppure scritte. Indescrivibile il gabinetto. Tant'è che, sotto l'insegna «wc» affissa sulla porta, qualche pendolare che, nonostante tutto, non ha perso il senso dell'umorismo, ha scritto in pennarello «guasto». «Molte carrozze sono sporche - aggiunge Margherita Gardinetti, 20 anni, studentessa universitaria di Curno - e i sedili lasciano spesso a desiderare. Per non parlare del riscaldamento: in alcune carrozze la temperatura è al massimo, in altre invece si gela». «L'aspetto più allucinante sono i ritardi - fa eco Federica Brena, 20 anni, studentessa di Colognola - visto che siamo riusciti ad aspettare anche un'ora. Certe volte non si riesce nemmeno a salire sui treni. È capitato di perdere lezioni e, qualche volta, anche degli esami». Trenitalia e Rete ferroviaria italiana non nascondono i problemi, pur sottolineando che stanno facendo di tutto per risolverli: «Per quanto riguarda la carenza di posti - spiegano dall'ufficio Relazioni esterne delle due società - il massimo afflusso sulla linea Bergamo-Milano via Carnate si registra nei dieci minuti delle ultime fermate. Il problema quindi esiste, ma è limitato a un tratto di pochi minuti. Comunque si sta lavorando per migliorare. Per i riscaldamenti sono stati già attivati tutti gli interventi di manutenzione: segnalazioni di grossi problemi non ne sono pervenute». Buone notizie, secondo le Ferrovie, anche sul fronte dei ritardi: «Rispetto al settembre 2003, quest'anno abbiamo guadagnato 7 punti nella puntualità. È un traguardo importante. Entro l'anno, inoltre, prevediamo miglioramenti nel settore della manutenzione. Con maggiori interventi di manutenzione saranno minori i disagi e i ritardi provocati da guasti oppure dal malfunzionamento del riscaldamento. Un'ultima novità è entrata in vigore proprio oggi (ieri per chi legge, ndr.): si tratta del nuovo Cento operativo di Trenitalia e Rete ferroviaria italiana, al quale faranno riferimento tutti i dirigenti delle varie tratte per pianificare meglio gli interventi, monitorare le situazioni con un punto di vista più ampio e garantire maggiore tempismo in caso di problemi».
Mentre per tutto il viaggio non si è vista nemmeno l'ombra di un controllore che verificasse il possesso del biglietto da 3 euro e 40 centesimi, il treno raggiunge la stazione milanese di Porta Garibaldi: sono le 9,01. Otto i minuti di ritardo sulla tabella di marcia. Le porte delle carrozze si aprono e i passeggeri sono sopraffatti dallo smog del capoluogo lombardo. E anche da qualche goccia d'acqua in testa. Strano, visto che non piove. Infatti si tratta di una perdita dal tetto della pensilina: le gocce cadono proprio nel punto in cui si è aperta la porta. Dopo un viaggio così, mancava solo la beffa all'arrivo.

Fabio Conti

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