Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Saturday, May 09, 2015

CS-ITALCEMENTI E INDAGINE EPIDEMIOLOGICA:QUALI LE AZIONI CONCRETE DA PARTE DEI SINDACI?

Il 10 aprile a Merate i comitati La Nostra Aria, Aria Pulita Centro Adda e Rete Rifiuti Zero Lombardia, promotori della petizione popolare BASTA INQUINAMENTO – No alla trasformazione del cementificio Italcementi S.p.a. in un inceneritore, che a oggi ha ampiamente superato le 5000 sottoscrizioni, hanno promosso un incontro con amministratori ed enti pubblici con l’obiettivo di coordinare un’azione comune per richiedere alle ASL di Bergamo e Lecco di avviare un’analisi epidemiologica sul caso Italcementi.
Tante belle parole e dichiarazioni di intenti, ma nessun seguito operativo all’incontro relativamente alla specifica richiesta di indagine epidemiologica con metodo Crosignani.

I comitati promotori hanno quindi inviato una esplicita richiesta di collaborazione e di intervento ai Sindaci affinché si desse il via ad azioni concrete.

La richiesta dei comitati è esplicita e va dritta al dunque: che i Sindaci si facciano promotori di una adeguata analisi epidemiologica sia di danno sanitario (VDS) che di impatto sanitario (VIS), svolta congiuntamente dalle ASL di Bergamo e Lecco e dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, sotto la supervisione del Dott. Crosignani, esperto in materia.

La richiesta di collaborazione è stata inviata a tutti i comuni qui elencati:
AMBIVERE - BONATE SOPRA - BONATE SOTTO - BOTTANUCO - BREMBATE DI SOPRA – BREMBATE- CALUSCO - CAPRIATE SAN GERVASIO – CARVICO -CHIGNOLO D'ISOLA - FILAGO - MADONE – MAPELLO- MEDOLAGO - PONTE SAN PIETRO – PRESEZZO- SOLZA - SOTTO IL MONTE GIOVANNI XXIII – SUISIO -TERNO D'ISOLA - VILLA D'ADDA- AICURZIO - BERNAREGGIO - BRIVIO – BUSNAGO -CALOLZIOCORTE - CALCO – CARNATE -CERNUSCO LOMBARDONE - CORNATE D'ADDA -IMBERSAGO - LOMAGNA - MERATE – MONTEVECCHIA -OLGIATE MOLGORA - OLGINATE – OSNAGO -PADERNO D'ADDA - ROBBIATE - RONCO BRIANTINO -SULBIATE - USMATE – VERDERIO.

Solo in pochi hanno risposto. I Sindaci di Paderno d’Adda, Cornate d’Adda, Imbersago, Merate, Robbiate, Solza e Verderio hanno inviato una missiva ufficiale in data 4 maggio in cui evidenziano di aver già contattato le ASL, chiedendo “l'applicazione delle linee guida per la componente della salute pubblica degli studi di impatto ambientale (delibera regionale n.XI/1266 del 24 gennaio 2014) documento predisposto allo scopo di garantire adeguato supporto ed accompagnamento alle autorità provinciali competenti in materia di VIA. (…) contenente indicazioni per la rilevazione ed il monitoraggio dei dati nonché l'approccio per la trattazione delle indagini epidemiologiche e tossicologiche”.

Corretta e encomiabile l’iniziativa dei Sindaci, ma essa NON COMPRENDE la richiesta di analisi epidemiologica, bensì un ben più generico “approccio” e “monitoraggio”.

Perché optare per un “monitoraggio “ e non su un’azione incisiva e sicuramente efficace quale un’analisi epidemiologica? Ma soprattutto perché i comitati richiedono con così tanta insistenza questo tipo di analisi ricercando con tanta veemenza la collaborazione dei propri Sindaci?

La ragione sta nel fatto che esperti del settore quali biologi, medici e tecnici sostengono e comprovano cheun’indagine epidemiologica impostata con il metodo e il controllo del Dott. Crosignani garantisce la completezza e veridicità dei dati statistico-scientifici raccolti e offre un quadro completo della reale situazione sanitaria in cui versa il territorio preso in esame rispetto alla fonte di inquinamento oggetto di indagine.
Altre metodologie, come quelle scelte e perseguite dai nostri Sindaci sono sì valide, ma non offrono dati certi e inequivocabili, portando quindi a un investimento di denaro, tempo ed energie in analisi parziali e che potrebbero essere facilmente messe in discussione.
Fatichiamo a capire perché non si voglia utilizzare uno strumento che si è rivelato significativo in altre occasioni, quali, ad esempio, il caso molto simile del cementificio di Mazzano Rezzato o quello della centrale termoelettrica di Vado Ligure.
Ricordiamo infine che le richieste dei comitati in merito alla questione della salute pubblica sono state recepite anche dalla Provincia di Bergamo in seguito alle Osservazioni depositate presso la stessa in data 1° aprile. La Provincia di Bergamo infatti, nella lettera con le richieste di integrazioni inviata a Italcementi il 10 aprile 2015, invita le ASL di Bergamo e Lecco a prendere in considerazione le modalità di valutazione della salute pubblica proposte dai comitati.

La raccolta firme per la petizione popolare continua anche questo week-end:

·         sabato 9 maggio, dalle 8 alle 13– OSNAGO (LC) presso Mercato Agricolo - Fiera S.Giuseppe Artigiano di Osnago - via Martiri della Liberazione 1

·         domenica 10 maggio, dalle 14 alle 19 – BRIVIO (LC) presso Piazza Frigerio (lungofiume)

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