Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Saturday, June 12, 2004

Bergamo festeggia i 140 anni di Italcementi

CORRIERE DELLA SERA 11 06 04

Bergamo festeggia i 140 anni di Italcementi

Al Donizetti la cerimonia per il gruppo di Pesenti. Concerto di Uto Ughi, in platea Casini e i grandi dell’economia


DAL NOSTRO INVIATO
BERGAMO - Una sola famiglia, un solo gruppo. Dalla «Società Bergamasca per la fabbricazione del cemento» nata nel 1864 a Scanzo, alle porte del capoluogo, divenuta agli inizi ’900 la «Fabbrica cementi e calci idrauliche Fratelli Pesenti fu Antonio», all’attuale «Italcementi», uno dei cinque giganti mondiali del settore, l’impronta di un’azienda «dinastica» è sempre stata gelosamente conservata anche ora che siamo alla quinta generazione.
Così ieri sera, la festa per il 140° compleanno della società al Teatro Donizetti - il violinista Uto Ughi e l’Orchestra del Festival pianistico diretta da Pier Carlo Orizio hanno eseguito l’ottava sinfonia di Beethoven, il concerto K 219 di Mozart - è stata celebrata nel segno della continuità. Ricco il parterre presente alla cerimonia: oltre Giampiero e Carlo Pesenti, anche il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, Cesare e Maurizio Romiti (rispettivamente presidente di Rcs Quotidiani e amministratore delegato di Rcs MediaGroup), Luigi Lucchini (presidente del Patto di sindacato Rcs) e Guido Roberto Vitale (presidente Rcs), Giovanni Bazoli (presidente di Banca Intesa), Gabriele Galateri di Genola (presidente di Mediobanca), Salvatore e Jonella Ligresti (a capo del gruppo Premafin), Gerardo Bragiotti (partner della Banca Lazard), Fabrizio Palenzana (vicepresidente Unicredit) e Giorgio Fossa (presidente di Volare Group). Appena un mese fa il timone dell’Italcementi - sedi in 19 Paesi di quattro continenti, oltre 17 mila dipendenti, una produzione di 45,6 milioni di tonnellate di cemento e 20,9 milioni di metri cubi di calcestruzzo e un fatturato di 4 miliardi di euro - è passato al giovane Carlo Pesenti che porta lo stesso nome del nonno, colui che aveva introdotto la solida azienda familiare in tanti salotti buoni dell’imprenditoria e della finanza. Papà Giampiero, a sua volta, è salito alla presidenza del gruppo: un impero le cui partecipazioni corrono dal mondo bancario (Unicredit, Mediobanca, Intesa) a quello editoriale, compresa Rcs MediaGroup.
La spinta verso la globalizzazione e la diversificazione dei prodotti però deve fare i conti con le «radici» della società. È stato proprio Giampiero Pesenti a ridimensionare il raggio di certe avventure «fuori casa», non tutte fortunate, riportando saldamente il baricentro produttivo nel cemento con l’acquisto, nel ’92, del pacchetto di maggioranza di Ciment Français, creando le fondamenta dell’attuale colosso.
I «festeggiamenti» del compleanno erano però stati anticipati il 24 aprile a Calusco d’Adda, l’Isola bergamasca, dove è stata inaugurata una cementeria da 150 milioni di euro. Un ritorno alle origini anche se nei discorsi di presentazione i vertici dell’azienda hanno sottolineato l’attenzione ai Paesi dove cresce la fame del cemento per costruire case, strade e altre infrastrutture indispensabili: l’India, l’Africa, la Cina. Giampiero Pesenti ha anche ricordato che il criterio di questo piano di internazionalizzazione è quello «di ottenere un’integrazione migliore fra le aziende del gruppo per diffondere le conoscenze tra aziende di vari Paesi e abituare le persone a sentirsi appartenenti a un solo gruppo». Lo spirito insomma dei «Fratelli Pesenti fu Antonio».
Globalizzazione e difesa delle «radici», la old economy del cemento, che scopre nel Terzo Mondo vasti mercati, e la new economy voluta da Carlo jr con la nascita della Bravosolution, presto diventate leader nell e-procurement (l’acquisto online dei materiali): dimensioni che bisogna riuscire a far convivere. Questa la sfida che attende l’attuale dirigenza della società.


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