Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Friday, June 18, 2004

Rivierasca, il traffico non frena

L'ECO DI BERGAMO 17 06 04

Rivierasca, il traffico non frena


L'allarme dei Comuni: 23% di veicoli in più in sei anni
Nell'arco di soli sei anni, il traffico giornaliero medio sulla provinciale Rivierasca, che collega Calusco d'Adda con Capriate San Gervasio, è aumentato del 23%. Un aumento eclatante che, secondo gli esperti, lascia intravedere un «rischio paralisi da traffico» per l'Isola.
L'allarme, perché di questo si tratta, è contenuto nella Relazione sullo stato dell'ambiente redatto dai 16 Comuni dell'area Isola e Zingonia che hanno aderito al progetto «Agenda 21», nato per poter affrontare e risolvere insieme problematiche ambientali e per migliorare la qualità della vita nella zona.
Un progetto, in estrema sintesi, finalizzato a uno sviluppo ecocompatibile del territorio, al quale aderiscono Boltiere, Bonate Sotto, Bottanuco, Calusco, Carvico, Ciserano, Dalmine, Filago, Levate, Madone, Osio Sopra, Osio Sotto, Presezzo, Solza, Verdello, Verdellino.
L'incremento di traffico rilevato sulla Rivierasca, nel periodo 1992-1998, è il più elevato tra quelli riscontrati nell'area in esame, ben superiore alla media del 13%. In termini assoluti, sulla provinciale 170 transitano 1.032 veicoli per ora: un «fiume di traffico» impressionate, ma ancora compatibile con le caratteristiche della strada, in quanto il coefficiente di utilizzo, ovvero il rapporto tra il traffico orario medio e la capacità stradale teorica, è pari al 52%. Esiste quindi ancora un margine di riserva per assorbire ulteriori aumenti di traffico. Ma fino a quando?
Nei 16 Comuni dell'area «Agenda 21», l'indice di motorizzazione medio (rapporto tra il numero di veicoli circolanti e la popolazione residente) è pari a 0,70 veicoli per abitante, superiore alla media provinciale e in linea con i valori molto elevati della Provincia di Milano. Un parco circolante in continua crescita, anche per il perdurante forte sviluppo urbanistico che interessa la zona, con sempre nuove aree artigianali e residenziali.
Quale sarà quindi il futuro della mobilità automobilistica dell'Isola? Stiamo andando incontro a una graduale paralisi viabilistica, con fiumi di auto che percorreranno le strade a passo d'uomo? Certo, alcune opere sono in dirittura d'arrivo - l'asse interurbano, la variante di Carvico e Villa d'Adda - mentre altre sono in progetto, come la cosiddetta dorsale dell'Isola. Ma saranno sufficienti? Non rischiano di essere inaugurate già vecchie?
Domande a cui non è facile dare una risposta. Commenta l'ex sindaco di Solza, Pierangelo Manzoni: «Purtroppo, il problema del traffico nell'Isola è di difficile soluzione, e nel breve periodo non vedo significative possibilità di miglioramento. Il completamento della variante di Carvico e Villa d'Adda e dell'asse interurbano porterà benefici locali, ma non a livello globale dell'Isola. Anche perché la gran parte del traffico che ci soffoca è a carattere locale, a servizio della miriade di industrie e laboratori artigianali presenti. In altri termini, il traffico "di passaggio" è modesto, e in prospettiva, anche la Pedemontana porterà ben pochi benefici. Sicuramente più utile potrà essere la dorsale dell'Isola, la cui realizzazione è però subordinata alla Pedemontana, quindi destinata a verificarsi in un periodo di tempo molto lungo».
Secondo l'ex primo cittadino - che fino al 13 giugno è stato alla guida di uno dei paesi che, vedendo la Rivierasca attraversare il proprio territorio, risente maggiormente del problema del traffico - è necessario attuare interventi mirati, capaci di dare soluzioni concrete ed immediate al problema, soprattutto in un'ottica di rispetto ambientale.
«Da subito - prosegue Pierangelo Manzoni - penso invece si debba partire "dal poco", cercando di potenziare i servizi pubblici, oggi fortemente sottoutilizzati, e sviluppare una mobilità "intelligente", ad esempio con le "auto condivise", grazie anche all'istituzione del mobility manager. A una condizione: che si interrompa la crescita industriale. Ormai, non abbiamo più bisogno di capannoni, l'Isola è industrializzata a sufficienza. Nuove industrie porteranno solo più traffico, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti».
Renzo Zonca

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