Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Saturday, June 12, 2004

Visita-lampo di Casini al Donizetti per i 140 anni dell'Italcementi

L'ECO DI BERGAMO 11 06 04

Visita-lampo di Casini al Donizetti per i 140 anni dell'Italcementi



Una serata indimenticabile per la Bergamo dell'alta finanza ieri sera al teatro Donizetti per i 140 anni dell'Italcementi. Tantissimi i capitani d'industria e, a sorpresa, l'ospite più illustre: il presidente della Camera Pierferdinando Casini.
Dopo il magistrale concerto di Uto Ughi e dell'orchestra del Festival pianistico, il presidente Casini ha parlato di Bergamo: «È una città dove il rapporto con l'industria si salda in maniera sana, costruttiva: è il caso di Italcementi e della famiglia Pesenti, dinastia che affonda le sue radici nella tradizione del capitalismo italiano, la cui serietà e professionalità hanno permesso oggi di tagliare un traguardo così importante come i 140 anni».
Ricca la galleria di personaggi che rappresentavano il Gotha dell'impresa nazionale: Cesare e Maurizio Romiti, Giovanni Bazoli, Gabriele Galateri, Salvatore Ligresti, Miro Radici, Giorgio Fossa, Guido Roberto Vitale, Luigi Lucchini, Emilio Zanetti, Edoardo Garrone, Domenico Bosatelli, Fabrizio Palenzona e altri. A fare gli onori di casa Giampiero e Carlo Pesenti, presidente e consigliere delegato Italcementi. Carlo, all'esordio mondano dopo la nomina a responsabile operativo, ha scherzato: «Non trovate che sia un bel team? Mio padre e io abbiamo trovato uno straordinario equilibrio per lavorare in squadra».

Impresa e cultura, binomio vincente
«Una ricchezza per tutti». «La nostra società è internazionale, ma abbiamo il cuore a Bergamo»
Un riconoscimento unanime del ruolo e dell'importanza dell'Italcementi per lo sviluppo del nostro Paese, una serata di festa per celebrare i 140 anni di un'azienda che ha saputo affrontare le sfide di un mercato sempre più globale e crescere sia sul piano locale che internazionale: il concerto straordinario del Festival pianistico di Brescia e Bergamo, tenutosi ieri sera al teatro Donizetti, è stata l'occasione per festeggiare la lunga storia di successo della società.
Numerosi gli esponenti del mondo economico e politico locale e nazionale che, con la loro presenza, hanno voluto esprimere il proprio apprezzamento e la propria gratitudine ad una delle imprese bergamasche che ha positivamente segnato la crescita del nostro Paese.
A fare gli onori di casa Gianpiero Pesenti, presidente della società. Giunto con largo anticipo rispetto all'ora d' inizio del concerto; in attesa di ricevere le numerose personalità, delinea così il significato e lo spirito della manifestazione: «I 140 anni di storia di un'azienda sono un avvenimento importante e che deve essere celebrato in modo adeguato». «Abbiamo preparato una serie di avvenimenti che possano ricordare questo evento soprattutto a Bergamo – rimarca il presidente –, perché, è vero, noi siamo internazionali, ma il nostro cuore è in questa città. L'inaugurazione dello stabilimento di Calusco nella primavera scorsa è stata la prima iniziativa. Questa sera (ieri, per chi legge, ndr) continuiamo con un avvenimento di alto livello culturale».
«A fine anno – anticipa Pesenti – presenteremo il secondo volume della storia dell'Italcementi: il primo era stato presentato in occasione dei cento anni e comprendeva il periodo dagli inizi sino al 1927; il secondo proporrà la storia della società sino agli Anni Novanta. Credo che questa unione tra cultura e impresa sia una ricchezza per Bergamo».
Giorgio Fossa, presidente della compagnia aerea Volare group, sottolinea che «140 anni sono una data importante per un'azienda: in questo caso la storia del gruppo coincide positivamente con la storia del nostro Paese». Cesare Romiti, presidente di Rcs, sottolinea l'importanza del connubio tra cultura e impresa: «È un rapporto nel quale ho sempre creduto e messo in pratica anche nelle mie scelte: è molto importante».
Andrea Moltrasio, presidente dell'Unione industriali di Bergamo, sottolinea che «avere una grande azienda con 140 anni di storia con un profilo familiare e una grandissima professionalità è il massimo che si possa ottenere nel panorama economico italiano». Salvatore Ligresti, del gruppo Premafin-Sai, pone l'accento sulla storia della società che «fa onore all'industria italiana e alla famiglia Pesenti che dal piccolo ha saputo creare una grande azienda».
Miro Radici, amministratore delegato della Promatech, sottolinea come la «società Italcementi sia la più importante di Bergamo: è uno stimolo per tutti, non certo per stare alla pari, perché è impossibile, ma per seguirne le tracce». Riguardo alla serata, Radici ha posto l'accento sul «livello elevato del concerto, caratterizzato da una componente tecnica importante. Credo sia altrettanto fondamentale l'intreccio tra impresa e cultura: alla base del progresso della finanza c'è il dovere di sostenere la cultura». Emilio Zanetti, presidente di Bpu, osserva: «Italcementi è azienda leader del nostro territorio: è importante dare atto della bravura di chi la guida e di quanti si sono avvicendati alla guida. Cultura e impresa rappresentano un matrimonio importante: è giusto che le imprese si preoccupino della diffusione di altri valori e questa serata ne è una testimonianza».
Oggi Italcementi è a capo di un gruppo con 60 cementerie, 547 impianti di calcestruzzo e 155 cave di inerti. Con un fatturato di oltre quattro miliardi di euro e più di 17 mila dipendenti in 19 Paesi, è tra i leader mondiali nella produzione e distribuzione di cemento.
Gianluigi Ravasio


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