Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Saturday, December 04, 2004

Sostenibilità, non solo ambiente

L'ECO DI BERGAMO 03 DICEMBRE2004

Sostenibilità, non solo ambiente


Progetto per unire finanza, ecologia e impatto sociale in un unico bilancio Sestini: incoraggiamo questa sensibilità. L'esempio del «rapporto Italcementi»

Oltre che alla riduzione dell'inquinamento la sostenibilità ambientale punta a un nuovo rapporto azienda-territorio
Il tema della sostenibilità interessa sempre di più le imprese che si stanno lanciando alla ricerca di nuovi strumenti specifici che le supportino in una gestione aziendale capace di mettere d'accordo gli aspetti economici con quelli ambientali e sociali.
A distanza di oltre vent'anni dalle prime prese di posizione a livello mondiale su questo argomento, la necessità adesso è quella di disegnare un percorso reale: l'impresa favorevole alle strategie di sviluppo sostenibile deve rendersi pienamente consapevole del proprio ruolo sociale e tradurre la propria politica in programmi e azioni concrete, basate non più solo su teorie e buoni propositi ma su indicatori condivisi e «target» misurabili.
Un passo avanti nella storia delle imprese, dunque, che adesso è possibile compiere grazie ad un nuovo strumento che affianca il bilancio economico-finanziario e che risulta molto più ampio rispetto al report ambientale e a quello sociale. La sostenibilità, quindi, adesso è indipendente, staccata dal tema ambientale, da sempre considerato una specie di suo alter ego, comincia a camminare con le proprie gambe, rendendosi misurabile con il «report sviluppo sostenibile» che riunisce in un unico mezzo di comunicazione strategica i bilanci economico-finanziario, ambientale e sociale.
«Da tempo - ha spiegato Cristina Rapisarda Sassoni, coordinatrice del Network Sviluppo sostenibile nel corso di un incontro organizzato ieri dall'Unioncamere Lombardia e dalle Camere di Commercio di Bergamo e Milano sul tema dello sviluppo sostenibile - le aziende utilizzano con successo strumenti specifici per la gestione ambientale d'impresa quali il sistema Emas, l'Iso 14001 e l'Ecolabel, ma questi strumenti esauriscono solo la questione ambientale mentre adesso c'è bisogno di sistemi che considerino tutti e tre gli aspetti che caratterizzano la sostenibilità». L'impresa, quindi, deve diventare attore che non solo tutela l'ambiente ma che esprime anche un principio di responsabilità sociale e una produzione di valore diffuso per la comunità: «Anche la parte di produzione economica dell'azienda viene rivisitata - ha continuato Rapisarda Sassoni - in funzione della sua capacità di garantire valore alla comunità di riferimento in cui l'impresa è insediata».
E la sostenibilità è diventata anche un indice importante per le aziende che vogliono ottenere finanziamenti dai sistemi bancari; esiste infatti un Dow Jones Sustainability Index che valuta le imprese in termini di sviluppo sostenibile: «Oggi più che mai la banca per concedere un finanziamento deve capire chi ha di fronte - ha sottolineato Cristina Rapisarda Sassoni - e non valuta più soltanto in termini di pura consistenza economica finanziaria ma anche in termini di responsabilità ambientale e sociale. È interessante notare che sono escluse dalla possibilità di applicare il Dow Jones "sostenibile" industrie come quella del tabacco».
Anche nella nostra provincia l'attenzione a questo tema è alta, la Camera di commercio da sempre sostiene la crescita delle imprese orobiche in questo senso: «Da anni puntiamo a sensibilizzare le imprese su questo tema - ha spiegato Roberto Sestini, presidente della Camera di commercio di Bergamo - abbiamo promosso numerose iniziative che vanno in questa direzione nella speranza che l'importanza della sostenibilità venga percepita non solo dal settore industriale ma anche da quello sociale e dall'artigianato». Un esempio concreto di azienda bergamasca che ha fatto della sostenibilità un punto di forza è l'Italcementi Group, che nel 2000 è diventato membro del World Business Council for Sustainable Development (Wbcsd), organismo al quale aderiscono 170 gruppi internazionali che condividono gli stessi principi in merito allo sviluppo sostenibile e che nel luglio 2002 ha sottoscritto con le principali società produttrici di cemento un protocollo d'intesa, l'Agenda for Action, con l'obiettivo di coniugare lo sviluppo industriale con la tutela degli interessi collettivi.
Inoltre, l'Italcementi Group ai primi di settembre ha pubblicato il suo primo Rapporto sullo Sviluppo sostenibile relativo al 2003: «Il rapporto illustra i risultati delle azioni economiche, ambientali e sociali intraprese nel mondo - ha sottolineato Rodolfo Danielli, direttore generale di Italcementi Group - e rappresenta un passo importante nell'attuazione del concetto di sviluppo sostenibile».

Valentina Zenoni

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