Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Thursday, April 14, 2005

CONTRIBUTO COMITATO DELL' ISOLA

Spett.le ECOPOLIS
Egr.Arch. Fortini

p.c. COMUNE DI CALUSCO D’ADDA
Egr. Sig. Sindaco

ITALCEMENTI SpA
Via G. Camozzi n 124
20124 Bergamo
Egr. Ing. Stefano Gardi


OGGETTO: CONTRIBUTO ALLA DISCUSSIONE SULL’UTILIZZO DI RIFIUTI PERICOLOSI COME COMBUSTIBILE PRESSO LA CEMENTERIA ITALCEMENTI DI CALUSCO D’ADDA

L’Italcementi di Calusco d’Adda ha richiesto al Ministero dell’Ambiente l’autorizzazione all’impiego di rifiuti classificati pericolosi per l’alimentazione del nuovo forno di cottura del clincker.
I rifiuti in oggetto derivano da processi industriali (principalmente di tipo chimico), e sono per la precisione l’Ecofluid (liquido,miscela di solventi non clorurati – Cloro <1,5%)>1) Installazione da parte di Italcementi e gestione da parte dell’ARPA, di una centralina di controllo della qualità dell’aria a Calusco o aree limitrofe (posizionata ad esempio tra Calusco centro e Baccanello). La centralina permetterà di valutare le ricadute al suolo di inquinanti derivanti dall’attività della cementeria oltre a quelli esistenti e servirà inoltre a verificare più in generale lo stato dell’aria nell’area nord-ovest dell’ Isola. E’ indispensabile che la centralina sia dotata di rilevatori degli inquinanti classici quali ossidi di azoto, biossido di zolfo, monossido di carbonio, ozono, ma anche di inquinanti particolari come polveri PM10 e benzene-toluene –xilene (BTX). Riguardo ai BTX, sostanze chimiche diffuse da attività industriali e dal traffico veicolare, si rammenta che recenti campagne analitiche hanno evidenziato proprio nella zona di Calusco e paesi limitrofi, su ambedue le sponde dell’Adda, concentrazioni di benzene (cancerogeno per l’uomo) mediamente elevate, spesso superiori al limite di 5 microgrammi/mc stabilito dal DM 60/2002; si rammenta che il limite di 5 microgrammi /mc è entrato in vigore dal 1 gennaio 2005.
2) In caso l’uso dei rifiuti sia autorizzato, dovranno essere messi in atto adeguati controlli analitici al camino del forno oltre a quelli di normale routine, per la determinazione di inquinanti che possono derivare dai rifiuti pericolosi utilizzati; si pensa in particolare alle diossine, IPA, acido cloridrico, benzene. In verità questi controlli sono già previsti nel SIA Italcementi, saranno comunque i tecnici degli Enti responsabili al controllo a stabilire la tipologia e frequenza degli stessi.
3) Prevedere al più presto l’adozione della tecnologia che permette di contenere l’emissione di Ossidi di Azoto mediante l’impiego di soluzione di urea. A questa tecnologia, considerata la migliore disponibile al momento, fa riferimento Italcementi nel SIA presentato al Ministero dell’Ambiente; la previsione è quella di ridurre del 30% l’emissione di ossidi di azoto che sono il principale inquinante prodotto dalla cementeria.
4) L’adozione da parte di Italcementi delle migliori tecnologie impiantistiche disponibili per il contenimento di tutti gli impatti ambientali (tra i principali si citano acqua, aria, rumore, rifiuti, consumo energetico) così come previsto nel regime autorizzativo AIA (autorizzazione integrata ambientale) stabilito dal DLgs 372/99. Si rammenta al riguardo che la domanda di autorizzazione AIA con relativa relazione tecnica deve essere presentata da Italcementi entro giugno 2005 alla Regione e per conoscenza al comune di Calusco e alla provincia di Bergamo.
5) Una delle criticità riconducibili all’impiego di Ecofluid e Rasf è il loro trasporto su strada mediante autobotti, con il rischio di sversamenti nell’ambiente ed anche di incendio in caso di incidente. Per ridurre al minimo questi rischi deve essere valutata la possibilità di approvvigionare questi prodotti mediante ferrovia. Più in generale il trasporto su ferro di materiali in entrata e uscita dallo stabilimento, consentirebbe indubbi benefici ambientali e viabilistici. Ci si rende conto che al momento questa soluzione è difficilmente attuabile vista la limitata capacità di trasporto della attuale ferrovia. Però è risolvibile e l’Italcementi SpA nota società a livello mondiale, può contribuire con tutto il peso e la forza della sua prestigiosa immagine.
La soluzione, facente parte della strategia dei sistema dei trasporti, merci e passeggeri lombardo di medio e lungo raggio, da tempo abbozzata studiata e pianificata, è sotto gli occhi di tutti.
Si tratta della realizzazione del nuovo ponte sul fiuma Adda (progetto Miranda del 1997, dotato di tutte le autorizzazioni e depositato in Comune di Calusco dal 1998) che consente di sciogliere l’ultimo nodo di criticità sulla tratta Carnate – Rovato della cosidetta Pedegronda Nord Ferroviaria, allegata allo studio del “ sistema viabilistico pedemontano” della Regione Lombardia. Il Comitato dell’Isola propone che a questo problema di trasporto su ferro sia data la massima attenzione e sia affrontato con la consapevolezza di conseguire un obiettivo di interesse nazionale oltre che regionale.


Il Presidente
Comitato dell’Isola per la Difesa dell’Ambiente e della Salute
( Sig.ra Lidia Biffi )

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