Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Thursday, April 14, 2005

OSSERVAZIONI CGIL

Spett. Italcementi Bg Spett.le Italcementi Calusco
e p.c. alle Istituzioni preposte ai compiti di vigilanza in materia di prevenzione, salute e sicurezza Ai Signori Sindaci dei Comuni cointeressati
Alle associazioni ambientaliste
Agli interlocutori sindacali
Ai mezzi di informazione locali


Abbiamo ricevuto e letto con attenzione la Vostra lettera del 5 gennaio scorso relativa all'avvio di due pratiche riguardanti procedure per l'utilizzo di CDR (Combustibile Derivato da Rifiuti) e valutazione di impatto ambientale a seguito di utilizzo di rifiuti liquidi pericolosi (Ecofluid e RASF); abbiamo poi partecipato, il 15 gennaio scorso, all'incontro informativo da voi organizzato sul tema " la Cementeria di Calusco d'Adda e lo sviluppo sostenibile - progetti di coincenerimento di combustibili alternativi".
La consapevolezza dell'importanza dei temi trattati ha spinto la CGIL di Bergamo, unitamente alla FILLEA Lombardia e alla FILLEA di Bergamo, ad organizzare, nei giorni scorsi, un Forum per affrontare e dibattere, con il contributo di esperti, medici, consulenti ambientali e i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, le problematiche che inevitabilmente si evidenziano all'atto di valutare il rischio o la pericolosità di processi di incenerimento di rifiuti quali il CDR o liquidi speciali.
Desideriamo innanzitutto sottolineare la necessità, soprattutto a fronte di materie tanto delicate e fonte di accresciuta preoccupazione fra i cittadini e i lavoratori, che ogni parte coinvolta, dall'Azienda, alle Istituzioni, agli Enti Locali interessati, agisca, coerentemente al proprio ruolo, con il massimo senso di responsabilità.
Per quanto ci riguarda sottolineiamo che la CGIL valuterà l'evolversi della situazione in piena e totale autonomia adottando comportamenti e scelte nell'esclusivo interesse dei cittadini e dei lavoratori coinvolti. Eserciterà sui temi sollevati una parte attiva formulando pubblicamente richieste e proposte: a partire, oggi, dalla rappresentazione della necessità di trasparenza e di massima conoscenza di ogni rischio per la salute dei cittadini e dei lavoratori, di confronto su ogni possibile intervento per l'annullamento del rischio, di verifica dei risultati di eventuali controlli che dovessero essere concordati e predisposti.
La CGIL non esprime quindi oggi un assenso preventivo o una preventiva posizione contraria alle proposte di Italcementi di utilizzo dei combustibili sopra citati, ma rivendica il massimo rigore nell'acquisizione delle conoscenze e delle valutazioni scientifiche necessarie alla effettuazione di scelte tanto delicate.
La CGIL propone in questa prima fase all'azienda e agli interlocutori pubblici interessati una serie di azioni sul terreno della trasparenza, della conoscenza, della prevenzione e in particolare: 1. per quanto riguarda la salvaguardia della salute dei lavoratori direttamente coinvolti:

a) La realizzazione di una campagna di indagini specifica sulla pericolosità (in particolare tossicità ed ecotossicità) dei due tipi di rifiuti liquidi che si intendono impiegare come combustibili; ricerca da affidare ad un Istituto di adeguata capacità e affidabilità capace di assicurare la classificazione dei suddetti rifiuti in relazione alla normativa europea sulla classificazione ed etichettatura delle sostanze e preparati pericolosi. Il numero dei campioni sui quali eseguire le indagini e il loro prelievo sarà oggetto di apposito protocollo da concertare con l'Istituto incaricato delle indagini. Sulla base dei risultati delle indagini e della classificazione stabilita, sarà verificata anche la applicazione della normativa sulle attività a rischio di incidenti rilevanti.
b) L'esecuzione di una campagna di indagine analitica sul CDR presso il/i produttore/i - fornitore/i al fine di stabilire la composizione elementare media e l'intervallo di variabilità dei parametri (in particolare dei parametri critici ai fini della gestione del processo e delle emissioni).
c) L'esecuzione di una campagna di analisi chimica e di caratterizzazione tossicologica sugli additivi, in particolare quelli contenenti sostanze tossiche (es. le ceneri volanti e/o ceneri di pirite) utilizzati nel ciclo di produzione del cemento.
d) La ripetizione delle indagini di cui alle lettere precedenti su un congruo numero di campioni per ogni anno di esercizio, campioni prelevati dall'Ente di controllo (o dalla Commissione di controllo di cui alla lettera l);
e) La definizione di procedure aziendali di controllo qualità per la scelta dei fornitori e l'accettazione delle singole partite dei rifiuti, ed esplicitazione del sistema dei controlli interni previsto per garantire e documentare l'applicazione delle procedure.
f) La definizione con la RLS/RSU di un adeguato percorso di formazione per tutto il personale che direttamente o indirettamente si prevede venga a contatto con i nuovi combustibili indipendentemente dal profilo, dalla mansione o dal rapporto di lavoro esistente.
g) L'informazione, la discussione, il confronto con la RLS/RSU costante nel periodo di eventuale avviamento delle nuove procedure su tutti gli aspetti relativi alla sicurezza e alla salute dei lavoratori. 2. Per quanto riguarda la tutela della popolazione e dell'ambiente:
h) La realizzazione di una campagna di analisi alle emissioni, affidato a un laboratorio di riconosciuta esperienza e affidabilità, che consenta di confrontare le emissioni derivanti dall'utilizzo di combustibili solidi convenzionali con le emissioni conseguenti all'uso dei rifiuti solidi e liquidi. Le modalità di esecuzione dell'indagine e di valutazione dei risultati saranno analoghe a quelle già applicate per l'uso di Ecofluid nella cementeria di Calusco e per l'uso di CDR nella cementeria di Rezzato. L'indagine analitica dovrà comprendere anche un bilancio di massa dei microinquinanti (organici alogenati e metalli pesanti) entranti e uscenti dal forno, nonché una indagine analitica di caratterizzazione dei suddetti inquinanti presenti nel cemento (inteso come miscela di clinker e di additivi e cariche varie).
i) L'accettazione della condizione vincolante della sospensione dell'uso dei rifiuti in qualità di combustibile nel caso l'indagine di cui alla lettera precedente evidenzi un peggioramento nelle emissioni di inquinanti, ivi compresi i gas serra, a seguito dell'uso dei rifiuti.
j) L'accettazione di un abbassamento (da quantificare) dei limiti previsti dalla Direttiva europea 2000/76/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 4 dicembre 2000 sull'incenerimento dei rifiuti, con particolare riferimento alle disposizioni speciali relative ai forni per cemento nuovi che coinceneriscono rifiuti. Accettazione inoltre del limite dei 10 mg/Nm3 per l'emissione di polveri e di 0,001 mg/Nm3 per l'emissione di IPA. I limiti vincolanti stabiliti dovranno essere incorporati nel testo degli atti autorizzativi e della convenzione, con le necessarie sanzioni in caso di inosservanza.
k) L'accessibilità alla popolazione dei dati relativi alle rilevazioni effettuate sulle emissioni. Nella fase attuale la realizzazione di momenti istituzionali di informazione e di dibattito sugli esiti delle ricerche suggerite nei punti precedenti.
l) La costituzione di una Commissione tecnica di controllo, con la presenza di tutti gli organismi istituzionali interessati, che verifichi i dati sulle emissioni determinati dai sistemi di analisi in continuo installati al camino nonché i risultati dei monitoraggi periodici, e in generale verifichi l'applicazione della Convenzione.








CGIL Bergamo
FILLEA - CGIL Bergamo
FILLEA - CGIL Lombardia

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