Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Sunday, April 10, 2005


OSSERVAZIONI AL S.I.A. ITALCEMENTI




OGGETTO: Osservazioni al S.I.A. Italcementi S.p.A. relativo all’impianto di ricezione, stoccaggio ed alimentazione di rifiuti liquidi pericolosi per il coincenerimento nel forno della cementeria di Calusco D’Adda (BG).

Presa visione della documentazione relativa allo Studio d’Impatto Ambientale per la realizzazione di un impianto di ricezione, stoccaggio ed alimentazione di rifiuti liquidi pericolosi per il coincenerimento nel forno della cementeria di Calusco D’Adda (BG) della società Italcementi S.p.A.; si esprimono le seguenti Osservazioni :

A) Il S.I.A. è “formalmente” riferito alla combustione dei rifiuti denominati convenzionalmente “RASF” ed “ECOFLUID”. La Ditta Italcementi ha in corso (e forse già conclusa) una procedura ai sensi dell’art. 33 del D.Lgs. 22/97 per il recupero energetico di CDR nei forni di produzione di cemento. Lo Studio presentato non tiene di conto dell’impatto ambientale derivante dall’avvio di tale attività (modificazione della situazione descritta nel SIA come opzione 0) e nemmeno esamina l’effetto ambientale dell’alimentazione congiunta delle due tipologie di rifiuti combustibili. Riteniamo che la società proponente debba fornire una integrazione del S.I.A. in cui sia eseguita la valutazione dell’insieme delle attività con implicazioni ambientali che l’Azienda intende svolgere sul sito.
B) Il SIA deve essere integrato con una valutazione del rischio connesso al ribaltamento delle autobotti di Ecofluid e di RASF durante la fase di trasporto sulla viabilità locale.
C) Riteniamo indispensabile che nel SIA vengano fornite maggiori e più approfondite informazioni sulle quantità orarie di rifiuti che si intendono utilizzare nonché sulle caratteristiche dei rifiuti stessi, in particolare per la miscela denominata Ecofluid. Dovranno essere descritte le modalità adottate dal produttore per garantire il rispetto dei limiti di composizione (tenore di Cloro e altri alogeni; mercurio e altri metalli tossici e cancerogeni) e la non tossicità della miscela (anche ai fini della normativa sulle sostanze e preparati pericolosi e sulle attività a rischio di incidente rilevante) e le procedure adottate da Italcementi per verificare il rispetto degli standards. Si ritengono insufficienti le informazioni fornite in merito nel S.I.A. stante la potenziale variabilità qualitativa dei suddetti rifiuti.
D) Per quanto riguarda la qualità dell’aria, lo Studio non ha descritto il contesto in cui la proposta andrebbe ad inserirsi: oltre a mancare la piena descrizione del complesso delle fonti di emissioni dello stabilimento (viene considerata la sola emissione contenente i fumi di cottura e sono trascurate le decine di emissioni canalizzate e le emissioni diffuse), non vengono considerate nell’area vasta di indagine le importanti fonti di emissione che già contribuiscono all’inquinamento atmosferico quali l’acciaieria di Dalmine, gli inceneritori di RSU di Dalmine e Trezzo, gli inceneritori di rifiuti speciali pericolosi di Filago (DSM e Ecolombardia 4) e non ha considerato i dati disponibili derivati dalle campagne effettuate da ARPA per la misura degli inquinanti atmosferici sul territorio comunale.
E) Lo studio delle ricadute di polveri e in particolare delle polveri sottili PM10 è inadeguato in quanto: a) non tiene conto del particolato generato a seguito della trasformazione chimica degli Ossidi di Azoto; b) la stima delle concentrazioni di polveri al suolo si basano su una portata di polveri emesse dal camino di gran lunga inferiore al valore limite (circa 35 volte inferiore; c) non viene considerato il contributo dovuto alle emissioni diffuse sia dall’interno dello stabilimento che all’esterno connesse con gli automezzi che trasportano il cemento.
F) Nel SIA non sono valutati gli effetti di accumulo ambientale degli inquinanti ecopersistenti emessi dal camino, ed in particolare i microinquinanti (metalli tossici e organoalogenati).
G) Si propone che vengano assegnati fin d’ora i limiti alle emissioni consentiti dalle migliori tecnologie disponibili e comunque non superiori a quelli previsti dalla direttiva europea 2000/76/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 4/12/2000 sull’incenerimento dei rifiuti (art. 7 e art. 11), con particolare riferimento alle disposizioni speciali relative ai Nuovi forni di cemento che coinceneriscono rifiuti.
H) Per l’emissione di polveri si propone che venga assegnato il limite di concentrazione giornaliera di 5mg/Nm3 nonché un limite di concentrazione oraria pari a 10 mg/Nm3 . I valori limite si intendono per gas secchi normalizzati con un tenore di O2 all’10% 273 K e 101,3 kPa.
I) Per l’emissione di IPA si propone che venga assegnato il limite massimo di 1µg/Nm3. I valori limite si intendono per gas secchi normalizzati con un tenore di O2 all’10% 273 K e 101,3 kPa.
J) I limiti di cui ai precedenti punti G), H), I) dovranno essere incorporati nel testo degli atti autorizzativi e della convenzione; in caso contrario essi dovranno essere oggetto di una apposita convenzione fra Italcementi e l’Amministrazione Comunale, con le necessarie sanzioni in caso d’inosservanza.
K) Si propone l'installazione presso la cementeria di un sistema automatico per l’invio in tempo reale al Comune di Calusco d’Adda, dell’insieme dei parametri così come letti dal sistema di analisi in continuo delle emissioni (comprensivi di tenore di H2O, di O2 e di Portata fumi), unitamente ai valori dei più significativi parametri funzionali dell’impianto (portata di farina cruda alimentata al forno, portata dei vari combustibili e rifiuti alimentati, le temperature e i tenori di Ossigeno rilevati nelle varie sezioni del forno, il tenore di polveri a monte del sistema di depolverazione. I dati analitici dovranno essere quelli originari acquisiti dal sistema, prima che vengano soggetti ad elaborazione, espressi in codice ASCII (secondo il formato previsto dal D.d.u.o. 1024 Regione Lombardia sui sistemi di monitoraggio delle emissioni). Il Comune di Calusco, ed eventualmente gli altri Enti locali interessati, dovranno essere dotati da Italcementi di un sistema di ricezione, elaborazione e registrazione dei dati.
L) Si ritiene che la capacità della cementeria di utilizzare senza danno ambientale le rilevanti quantità di rifiuti come combustibili alternativi in sostituzione dei combustibili convenzionali debba essere dimostrata tramite l’esecuzione di una campagna di analisi alle emissioni, affidata ad un laboratorio di riconosciuta esperienza ed affidabilità, che consenta di confrontare le emissioni derivanti dall’utilizzo dei soli combustibili solidi convenzionali (olio combustibile e/o Petcoke) con le emissioni derivanti dall’impiego alla massima capacità richiesta dei rifiuti liquidi e/o del CDR. L’indagine dovrà comprendere anche un bilancio di massa dei microinquinanti (organici alogenati e metalli pesanti) entranti ed uscenti dal forno, nonché un’indagine analitica di caratterizzazione dei suddetti inquinanti presenti nel cemento (inteso come miscela di clinker e di additivi e cariche varie).
M) Si propone di inserire come condizione vincolante la sospensione dell’uso dei rifiuti nel caso l’indagine di cui alla lettera precedente, evidenzi un peggioramento nelle emissioni di inquinanti seguito dell’uso dei rifiuti, ivi compresi i gas serra. Per la verifica di tale clausola si propone di applicare il criterio già applicato in una simile indagine eseguita presso il cementificio Italcementi di Rezzato (BS) e che si allega alla presente, o altro criterio più efficace nel frattempo elaborato.
N) Nella succitata convenzione stipulata tra Azienda e pubblica amministrazione dovrà essere prevista la costituzione di un osservatorio tecnico scientifico di controllo sui dati delle emissioni determinati dai sistemi determinati dai sistemi di analisi in continuo installati a camino, nonché i risultati dei monitoraggi periodici. Le modalità di costituzione e di funzionamento di tale organismo saranno fissate in accordo tra le Pubbliche amministrazioni e l’azienda. Tale organismo dovrà anche sorvegliare la corretta e integrale applicazione delle clausole indicate alle lettere precedenti .
O) Visti i problemi critici di mobilità nel territorio del Comune di Calusco d’Adda e della zona dell’Isola, riteniamo necessario un intervento per la riduzione dell’impatto della cementeria sulla viabilità ordinaria; a tal fine nel SIA dovrà essere inserita la verifica di fattibilità per l’utilizzo della rete ferroviaria sia per la movimentazione dei rifiuti – il trasporto del RASF in particolare può avvenire senza grossi problemi con il mezzo ferroviario - che per i combustibili convenzionali ed il prodotto finito.
P) Per quanto Si propone l’individuazione, in accordo con le amministrazione pubbliche (Calusco e comuni limitrofi), di una serie di aspetti di beneficio di tutta la zona consistenti in riqualificazioni ambientali, naturalistiche del fiume adda o di finanziamenti di progetti di riqualificazione dell’area a PLIS del torrente grandone o più in generale di aumento delle aree boschive protette, attraverso programmi pluriennali con la partecipazione economica d’Italcementi.

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