Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Thursday, April 22, 2004

VIRGILIONEWS 21 04 04

ITALCEMENTI/ CARLO PESENTI: INTERESSATI A MERCATO NORD-AFRICANO
21/04/2004 - 10:00
Escluse acquisizioni in Italia, siamo già a 30% mercato

Roma, 21 apr. (Apcom) - Italcementi guarda ai mercati dell'area mediterranea, non potendo, per motivi di Antitrust, crescere ancora in Italia. In una intervista a Mf, il condirettore generale e responsabile per l'Italia di Italcementi, Carlo Pesenti, spiega le strategie del gruppo a pochi giorni dall'inaugurazione di un nuovo impianto a Calusco d'Adda.

"Nell'area del Mediterraneo ci sono buone occasioni di privatizzazioni, stiamo valutando con attenzione le opportunità che si stanno aprendo, in particolare nei mercati nord-africani", dice Pesenti. Quanto ad eventuali nuove acquisizioni nel nostro Paese, "lo escludo per motivi di Antitrust, visto che abbiamo una quota di mercato del 30%. All'estero non ci sono molte offerte allettanti, vogliamo però rafforzare la nostra presenza in Egitto e in India".

Nel nuovo stabilimento di Calusco d'Adda sono stati investiti 150 milioni di euro, spiega Pesenti. Italcementi sta valutando possibili nuovi interventi, "uno nel centronord, e un altro nel centrosud, ognuno dei quali potrebbe avere un peso analogo a quello sostenuto per Calusco".

Le prospettive di crescita del mercato del cemento per il 2004 sono ancora buone, vicine al record di 45 milioni di tonnellate toccato nel 1992. In particolare, le prospettive per l'anno in corso, secondo Pesenti, sono stabili per il settore residenziale, mentre si assisterà ad un calo del settore non residenziale, con qualche eccezione nel settore servizi.

Quanto infine all'andamento del titolo, che da inizio anno è cresciuto solo del 2,2% nonostante le buone prospettive del mercato e la capacità di generare cash flow di Italcementi (780 mln nel 2003), Pesenti spiega che "Italcementi è da sempre ritenuto un titolo difensivo caratterizzato da una bassa rischiosità. Sconta però il fatto di essere un titolo poco liquido e di essere società poco contendibile, dal momento che il 58,7% è controllato da Italmobiliare".

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