Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Monday, May 07, 2007

Italcementi: il libro per i 140 anni

giovedì, 15 marzo 2007
Italcementi: il libro per i 140 anni
di Vercingetorix
copertina-libro-italcementiIn giro per le librerie di Bologna, si capita in quella del Mulino e ci si imbatte in un titolo che non conoscevamo e che non è stato pubblicizzato: “Italcementi. Dalla leadership nazionale all’ iternazionalizzazione” di Vera Zamagni, Società editrice il Mulino, Bologna, Novembre 2006, 25 euro. La prima cosa interessante da notare per chi abita nell’Isola Bergamasca è che in copertina è riprodotta la fotografia del nuovo cementificio di Calusco d’Adda (cosa che si può verificare nella pagina dedicata al nuovo cementificio, qui, sul sito Italcementi, dove c’è la stessa immagine e sono indicate le caratteristiche tecniche dell’impianto dove si dice che le due teleferiche sono già state disattivate).
Il libro è stato realizzato, in collaborazione con Italcementi che ha aperto gli archivi alla ricercatrice curatice del libro a partire dal 2004 anno in cui ricorreva il 140esimo anniversario di fondazione della Ditta, costituitasi inizialmente nel lontano 1864 come “Società Bergamasca per la fabbricazione del Cemento e della Calce Idraulica” a cui segui nel 1878 la "Ditta Fratelli Pesenti fu Antonio" che nel 1906 si fusero nella "Società Italiana dei cementi e delle calci idrauliche" che nel 1927 prenderà l’attuale nome Italcementi.
E’ un libro interessane che ripercorre tutta la storia dell’Italcementi, raccontandone tutte le vicende economiche (Italmobiliare, Lancia, ecc.) attraverso i decenni, di come un’azienda bergamasca sia divenuta un colosso mondiale nel settore del cemento. Nell'introduzione si rimarca una cosa importante, di come nonostante l’evoluzione Italcementi sia rimasta un’azienda familiare, perché a gestirla e possederla è sempre una famiglia, quella dei Pesenti, e perché il rapporto con i dipendenti sia per certi versi familiare, con una forte fidelizzazione; un caso raro in cui i dipendenti restano fedeli all’azienda spesso per tutta la vista, e per intere generazioni, una cosa che ha riscontro solo in alcune realtà giapponesi.
veduta-caluscoCi sono alcune pagine dedicate espressamente alla nostra realtà dell’Isola: il capitolo (da pag. 206) dedicato al cementificio di Calusco d’Adda che è una delle più grandi installazioni del suo genere in Italia. Nato nel 1907 come Società Anonima Cementi Portland e Calci di Calusco, dall’unione di 27 soci tra i quali alcuni grandi proprietari terrieri dell’Isola (tra cui il conte Stanislao Medolago Albani e il cavalier Alfredo Albini). Nel 1920 la società venne ceduta Alla Società Italiana cementi. Nel 1939 con 340mila tonnellate Calusco era già la più grande cementeria dell’Italcementi. Nel 1959 arrivò a produrre 711.000 tonnellate di clinker con 450 addetti, nel 1.225.000 tonnellate di clinker che arrivarono a 1.400.000 tonnellate negli anni '90. C’è il racconto della costruzione della nuova cementeria, dove si dice della costruzione della galleria Calusco - Col Pedrino “con conseguente dismissione delle due teleferiche e con eliminazione del trasporto del calcare a mezzo autotreni” (la seconda delle cose – eliminazione autotreni - è avvenuta, la teleferica è dismessa, ma non sappiamo né se, né come, né quando verrà mai smantellata, vedi in proposito cosa abbiamo scritto qui)
L’atro episodio che riguarda l’Isola (pag. 300) è la costruzione e donazione di un asilo per bambini a Sotto il Monte “per solennizzare l’elezione di un bergamasco al soglio pontificio”. Con tanto di commossa lettera del Papa Giovanni XXIII.
Un libro di cui consigliamo la lettura a Caluschesi (e loro amministratori soprattutto) e non.

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