Giorni dalla firma tra Italcementi ed i Comuni

NON HANNO FIRMATO I SINDACI DI : Paderno d'Adda e Solza . HANNO FIRMATO : Calusco d'Adda, Cornate d'Adda, Imbersago, Medolago, Parco Adda Nord, Robbiate, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Villa d'Adda, Dopo più di 1.000 giorni dalla firma ,il 4 Maggio 2012 non si hanno notizie sulla ferrovia . Solo ombre su questo accordo fantasma , polvere , puzza, inquinamento . http://calusco.blogspot.it/2012/05/comunicato-stampa-tavolo-italcementi.html

Countdown alla ferrovia

il tempo e' finito del collegamento ferroviario nessuna notizia ,Piu' di 1.000 giorni TRE ANNI e nulla di fatto, meditate .

Wednesday, September 19, 2007

Italcementi, per Jp Morgan vale 22,4 euro

Italcementi, per Jp Morgan vale 22,4 euro
di Sarah Piglia
18-09-07



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Secondo gli esperti di Jp Morgan, eventuali investimenti in Italcementi sarebbero "sensati", anche se gli analisti si domandano se la società sia sufficientemente aggressiva, specialmente sul terreno delle acquisizioni. Il giudizio resta "Hold".


La società
Il gruppo Italcementi è tra i primi produttori di cemento a livello mondiale, il principale operatore nel bacino del Mediterraneo, quinto produttore mondiale di cemento.
L'attività del gruppo è focalizzata sul cemento, che si integra con la produzione di calcestruzzo e inerti.
L'azienda è stata fondata nel 1864 e al 1927 svolge le proprie attività con il nome di Italcementi Spa. In Italia la società si è sviluppata grazie ad un attento piano di investimenti ed incorporazioni di altre aziende cementiere raggiungendo rapidamente una forte posizione sul mercato, fino a diventare il primo produttore di cemento del paese.
A partire dalla seconda metà degli anni 90 il gruppo ha rilanciato il processo di diversificazione geografica attraverso una serie di acquisizioni in Paesi emergenti come Bulgaria, Marocco, Kazakhstan, Tailandia, India oltre a operazioni condotte in Nord America.

I conti del primo semestre
Conti dei primi sei mesi 2007. I ricavi sono stati pari a 3,07 miliardi di euro e in crescita del 5,6% rispetto al 1° semestre 2006. Il margine operativo lordo si è attestato a 720 milioni di euro e ha registrato una leggera flessione (-1,7%) rispetto allo stesso periodo di un anno fa mentre il risultato operativo ha subito un calo del 5,1% a 508 milioni di euro. Il risultato del semestre ha registrato, dopo le imposte, una flessione del 7,6% attestandosi a 313,7 milioni di euro (339,7 milioni di euro nel 1° semestre 2006). Infine al 30 giugno 2007 l'indebitamento finanziario netto è stato pari a 2,3 miliardi di euro.

L'analisi di Jp Morgan
La società ha presentato il 14 settembre agli investitori i tre principali driver della crescita di lungo periodo di Italcementi:
· Crescita organica e efficienza industriale: la compagnia ha intenzione di aumentare la sua capacità produttiva a 17 milioni di tonnellate entro il 2012 e di integrare verticalmente anche la produzione di calcestruzzo.
· Aumento della presenza: la nuova strategia di Italcementi pone il focus su Asia, Medio Oriente e bacino del Mediterraneo.
· Innovazione: entro il 2012 i nuovi prodotti (non più vecchi di cinque anni) contribuiranno al 5% circa del fatturato.
La compagnia ha poi in programma di investire tra i 650 e i 700 milioni di euro l'anno per investimenti tra il 2008 e il 2012.
Secondo gli esperti di Jp Morgan, in un'analisi datata 17 settembre, eventuali investimenti in Italcementi sarebbero 'sensati', anche se gli analisti si domandano se la società sia sufficientemente aggressiva, specialmente sul terreno delle acquisizioni.
Negli ultimi anni, infatti, il colosso del cemento ha perso terreno rispetto ai suoi principali competitors, che si sono ampliati molto più velocemente in mercati emergenti e sono diventati maggiormente integrati verticalmente nei paesi sviluppati: a Jp Morgan pensano pure che ci sia la possibilità che Italcementi non sia più uno dei cinque player più grandi per il settore della produzione cementifera a livello internazionale. La cinese Anhui, per esempio, ha venduto più cemento di Italcementi sia nel 2005 e nel 2006 e l'egiziana Orascom sta facendo enormi passi avanti. Nonostante gli esperti ritengano che l'utile sia più importante della stazza, essere una grande compagnia permette alle società di sviluppare prodotti innovativi, che diventano di primaria importanza per la redditività di lungo termine. Gli analisti di Jp Morgan hanno confermato il rating 'neutral' (neutrale) con un prezzo obiettivo di 22,4 euro per azione.

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